Habitat-Abitazioni d’artista è riuscito in tre edizioni di successo a scardinare uno dei più radicati pregiudizi nei confronti della città di Milano: che sia un posto difficile per la socialità. L’atmosfera che si respira nei weekend di “open house” è davvero unica, cordiale, in un solo concetto: di vera mescolanza. Quest’anno Habitat, sostenuto come sempre da The Way Magazine, allarga i confini e ripropone la stessa modalità, anche se le new entry sono tante.
Ci si presenta a casa degli artisti, seguendo la mappa creata da Drogheria Studio, e si ascolta e si vive l’arte dove viene creata. Alcuni sono nidi modesti, altri veri atelier con grossi spazi, altri dei semplici appartamenti con studi dove l’artista è lieto di mostrare il procedimento creativo. La quarta edizione del percorso di case d’artista ideato da Studio Pace10 è in programma sabato 10 e domenica 11 giugno 2023 per le strade di NoLo, il quartiere a nord di piazzale Loreto. Grossomodo sono tutte location comprese tra Viale Monza, via Padova e Naviglio Martesana. Con due luoghi a pochi metri più a est ancora, quello di Simon The Graphic (via Agordat, 4) e quello di Giovanni Manzoni Piazzalunga (Studio Manzoni di via Derna, 23 dove l’artista espone con Sara Meliti).
“Abbiamo aperto una call sulla nostra pagina Instagram come tutte le altre volte – ci racconta Gianfranco Maggio, che con Monica Scardecchia organizza per la quarta volta Habitat – anche se poi tanti arrivano a noi tramite il passaparola“.
La cosa più gratificante per gli organizzatori è osservare gli occhi e la risposta del pubblico. Ogni anno una scoperta nuova, ogni volta una sorpresa per luoghi che spesso vengono descritti come inaccessibili. Soprattutto osservare la meraviglia di chi davanti a quelle porte ci passa ogni giorno, magari ignorando che il vicino è un artista nel vero senso del termine.
“Andare a trovare gli artisti nelle loro abitazioni – racconta Maggio – è sempre una sorpresa perché entri in uno spazio personale dove si stratificano le memorie e il vissuto. Dove ci sono i lavori abbozzati che forse non verranno mai finiti, e dove si può instaurare un dialogo più intimo e personale con l’artista rispetto ad un vernissage”.
Habitat è anche un modo per segnare il tempo a NoLo, quartiere in grande cambiamento, ampiamente raccontato dai media ma che necessita di un’esperienza di prima mano per essere percepito. Giafranco Maggio dice: “L’area è cambiata moltissimo, dal 2019, anno della prima edizione di Habitat- abitazioni d’artista , ma non so dire se in meglio o in peggio. Sicuramente si è perso un certo entusiasmo iniziale, quella voglia di riscatto da parte di chi vive il quartiere. Ora ci sono tanti eventi strutturati con budget importanti, e Habitat credo sia rimasto uno dei pochi momenti di incontri nati dal basso, che vive del piccolo contributo del commerciante di zona che basta appena a coprire le spese, e del sostegno di cari amici”.
Quest’anno a sostenere Habitat sono tre realtà: Bici&Radici, negozio di piante, noleggio e riparazioni bici e bar, con Nolo.So, famoso locale gay friendly della zona, J&P – Da Nord a Sud, bar e birreria. Maggio conclude: “Studio Pace10 con Habitat ha voluto semplicemente mettere in rete le realtà creative del territorio, siamo noi stessi artisti. Ci piace l’idea di portare il pubblico negli spazi privati e offrire un’esperienza diversa. Ci fa piacere essere arrivati alla quarta edizione, finché ci saranno artisti che hanno voglia di mettersi in gioco continueremo”.
Per essere aggiornati sul progetto Habitat-abitazioni d’artista qui
Habitat cade nell’ultimo weekend della Biennolo 2023 (per info qui)
Partner di Habitat sono The Way Magazine e @NoLoMilano