7 Dicembre 2024

Grazia Varisco torna a esporre a Milano

La leggenda vivente dell'arte milanese protagonista di una mostra site-specific alla centralissima BABS Art Gallery.

7 Dicembre 2024

Grazia Varisco torna a esporre a Milano

La leggenda vivente dell'arte milanese protagonista di una mostra site-specific alla centralissima BABS Art Gallery.

7 Dicembre 2024

Grazia Varisco torna a esporre a Milano

La leggenda vivente dell'arte milanese protagonista di una mostra site-specific alla centralissima BABS Art Gallery.

Una galleria milanese, un unicum in Italia, si è specializzata nelle mostre di gioielli d’artista. E va oltre: dopo un ciclo di presenze di prestigio, ora arriva al piatto forte con Grazia Varisco, la celeberrima artista co-fondatrice negli anni Sessanta del Gruppo T di Milano. BABS Art Gallery infatti ha fino al 25 febbraio 2025 un’occasione unica per far ammirare le creazioni dell’artista in tiratura limitata.

Dei gioielli di wearable art esposti alla BABS Art Gallery a Milano a firma Grazia Varisco sono stati realizzati solo 9 pezzi per tipo.

GRAZIA VARISCO. A NODO MIO

Dal 5 dicembre al 25 febbraio, in mostra alla Babs Art Gallery la collezione di gioielli d’artista disegnata da una protagonista dell’arte contemporanea italiana.

L’esposizione raccoglie una dozzina di sculture da indossare tra prototipi storici e creazioni appositamente realizzate per la mostra. Si tratta di un evento eccezionale perché Grazia Varisco non aveva mai reso fruibili i suoi pezzi storici, fino ad oggi conservati nel suo archivio, né tantomeno realizzato – aiutata da un orafo – gioielli per il pubblico.

I gioielli di Grazia Varisco richiamano materie e ombre delle mirabili opere alle pareti della BABS Art Gallery, sempre opera dell’artista.

Questi pezzi raccontano il rigore formale dell’artista, che ha esordito alla fine degli anni Cinquanta nel contesto dell’Arte cinetica e programmata, perseguendo una poetica limpida e coerente, incentrata sull’analisi delle relazioni spazio-tempo, forma e pensiero.

Nella sua lunga carriera ha raccolto riconoscimenti importanti: tre volte invitata alla Biennale di Venezia (1964; 1986; 2022), ha esposto al MoMA di New York, al Centre Pompidou e a Documenta, ricevendo i premi dell’Accademia Nazionale di San Luca (2007) e Antonio Feltrinelli (2018).

Grazia Varisco si è dedicata alla produzione di gioielli, in modo sperimentale, fin dagli anni Ottanta, provando materiali inconsueti come ad esempio le lamine di alluminio per lampade. Ne sono nati pezzi in cui emerge il suo gusto per il gioco e per il caso, tradotto in forme inattese e ammalianti.

Il gioiello, spiega l’artista, “deve essere motivo di “gioia”, di compiacimento del pensiero libero che sceglie il bello da esibire e lo esplicita in un oggetto da indossare: direi, più correttamente, un ornamento della mente”.  Per questo Varisco impiega argento, oro, brillanti, ma anche alluminio e rutenio, dando vita a forme in apparente evoluzione continua.

Una dinamicità che si legge bene nei gioielli in mostra, frutto di un lungo lavoro: “A nodo mio” (2022-2024), da cui l’esposizione prende il nome, sono due collane d’argento e due orecchini d’oro (ciascuno in edizioni di 9 pezzi) che racchiudono tutta la sofisticata semplicità del suo pensiero. Le lamine metalliche sono tagliate e ripiegate in un’alternanza di sospensione e leggerezza che richiama i segni puliti e precisi delle sue sculture Meridiane (1974). Lo stesso principio di Penta (2024), in argento satinato che ha forme geometriche e rigorose. Qui si ammira il processo di creazione che esalta il ritmo, la perfezione degli incastri, le vibrazioni di luce, in un’armonia quasi musicale.

Come spiega l’artista “i miei progetti sono fortemente interconnessi tra loro, spesso uno ha in sé l’idea germinativa del successivo: l’ispirazione nasce dal fare con le mani, l’approccio progettuale si fa gestuale, manuale e materico. Il pensiero certamente vince e determina tutti gli sviluppi, ma è il fare che permette l’elaborazione. Il tatto è un senso fondamentale, ho sempre invitato lo spettatore a “toccare” le opere con le mani”.

Come di consueto, in coerenza con la linea curatoriale di Babs Art Gallery, alle pareti dello spazio espositivo sarà possibile ammirare una selezione di lavori dell’artista che rendono ancora più leggibile la continuità di pensiero tra le sue opere e questa eccezionale collezione di gioielli scultura.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo con un testo critico della storica dell’arte e curatrice Paola Stroppiana.

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