15 Settembre 2022

Gragnano 2022, i mondi possibili della pasta

Alimento popolare, arte secolare e cultura da preservare. Alla festa sui Monti Lattari tradizione e innovazione nella kermesse dove il cibo è arte.

15 Settembre 2022

Gragnano 2022, i mondi possibili della pasta

Alimento popolare, arte secolare e cultura da preservare. Alla festa sui Monti Lattari tradizione e innovazione nella kermesse dove il cibo è arte.

15 Settembre 2022

Gragnano 2022, i mondi possibili della pasta

Alimento popolare, arte secolare e cultura da preservare. Alla festa sui Monti Lattari tradizione e innovazione nella kermesse dove il cibo è arte.

Una declinazione culturale e multidisciplinare ha reso Gragnano capitale della pasta in Europa. Il piccolo comune in provincia di Napoli, arroccato sui Monti Lattari che godono di uno dei climi più invidiabili della penisola italiana, è diventato il centro dell’interesse culinario e gastronomico per Gragnano 2022, la festa della pasta, con un programma di tre giorni di workshop, convegni, incontri culturali e, ovviamente, showcooking animati da chef del territorio. Molti chef stellati italiani arrivano da questa terra, e adesso si sta procedendo, giustamente, al consolidamento di un’associazione di produttori della Penisola Sorrentina DOP che ne possa stabilire un solido legame. Qui si coltivano i prodotti, qui si trasforma il grano con una lavorazione antica e meticolosa, e qui si dà vita a ricette della tradizione e piatti di avanguardia.

La manifestazione diffusa ha avuto come fulcro la centralissima via Roma, un luogo mitico al centro città, dove una volta venivano “stese” le paste ad asciugare. Gli antichi abitanti del luogo conoscevano bene la direzione del vento del golfo di Castellammare, idonea a fornire il giusto microclima per questa funzione.

Per tre giorni, a settembre 2022, Gragnano si è trasformata in un enorme palcoscenico devoto alla pasta. Performance e allestimenti richiamavano l’alimento principe della tradizione partenopea.
L’ingresso suggestivo dell’antico pastificio Gerardo Di Nola. Un palazzo è diventato set per una performance di cantanti vestite di grano. Al Pastificio Cuomo, grazie alla conservazione dei cimeli della lavorazione della pasta di un tempo, è possibile visitare un piccolo museo.

Per la festa della pasta 2022, a completare le proposte a base di Pasta di Gragnano IGP ci sono stati anche i prodotti di alcuni dei più importanti Consorzi italiani quali Grana Padano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Ricotta di Bufala Campana Dop, Gorgonzola Dop, Provolone del Monaco Dop, Asti Docg, Associazione Colatura di Alici di Cetara Dop e Associazione Produttori Dop Penisola Sorrentina. Presenza di rilievo è stata quella di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche.

Riconosciuta da sempre nel mondo, ma negli ultimi anni con un appeal crescente, la pasta di Gragnano è comunque indissolubilmente legata al territorio, da qui la concessione del marchio IGP. Le condizioni indispensabili nella lavorazione, la pura acqua sorgiva del luogo e la semola di grano duro, sono gli ingredienti che i gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta fin dall’antichità: l’arte molitoria che ne è alle origini è documentata dall’epoca romana, ma è nel XVI secolo che nascono i primi pastifici a conduzione familiare. Nel 1845 Ferdinando II di Borbone concede ai Gragnanesi l’alto privilegio di fornire la Corte di tutte le paste lunghe. L’atto sancisce formalmente l’investitura di Gragnano a “Città della Pasta”, che a metà del XIX secolo impegnava il 75% della popolazione nella lavorazione dei “maccheroni”.

Dopo essere stati fornitori della casa reale e delle maggiori cariche della repubblica italiana, ora i pastifici locali commerciano il pregevole prodotto con i ricchi (e i poveri, dopotutto l’alimento è popolare) di tutto il mondo.

I creativi amano la pasta. Due stilisti hanno creato abiti che ricordano i maccheroni (il ricamatore e costumista teatrale Ciro Bianchi e Miriam Vingiani, con la mamma che li indossa). Nei cortili della città tutto era addobbato a festa con pasta ovunque si potesse appendere.
Dalla collezione di Pasquale Donnarumma emergono foto che sembrano mitiche degli antichi “mangiamaccheroni” (esistevano davvero!). A Gragnano si inizia a prendere la storia dei pastifici in maniera seria e le collezioni di etichette ora sono mostrate con orgoglio. Una foto di inizio Novecento invece svela come nella centrale via Roma ci fossero davvero le “distese” di pasta da asciugare all’aria naturale. Il manto stradale di basalto rovente e la corrente del golfo di Castellammare costituivano un essiccatoio naturale per i preziosi spaghetti dell’epoca.

Grazie al Consorzio, nel 2013 la Pasta di Gragnano ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta, particolarmente significativo perché costituisce il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. L’Indicazione Geografica Protetta garantisce la provenienza e la qualità del prodotto e, nel caso della pasta di Gragnano, testimonia una tradizione secolare. L’impegno dei 16 Soci che costituiscono oggi il Consorzio ha raggiunto una nuova tappa il 18 gennaio 2019 con il riconoscimento ufficiale anche della funzione della Tutela. Ci sono anche delle regole tecniche per far parte del consorzio: ad esempio il livello minimo di valore proteico di questi maccheroni non può scendere al di sotto del 13%.

Sfilata di celebrità a Gragnano 2022, la festa della pasta che da quest’anno ha avuto una declinazione anche culturale. Alla location dei convegni si sono visti Erri De Luca (in conversazione col presentatore tv Federico Quaranta), che ha scritto “Spizzichi e Bocconi” per Feltrinelli; Veronica Maya che ha condotto i workshop, il presidente del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, Massimo Menna, già amministratore delegato del Pastificio Lucio Garofalo, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (foto di The Way Magazine).
Chef Domenico Iavarone in posa davanti all’unica ciminiera rimasta degli antichi pastifici gragnagnesi. Apparteneva allo stabilimento in centro dei Garofalo, ormai abbandonato e in attesa di urgente riqualificazione. Nel frattempo, il talentuoso fotografo locale Gianni Cesariello, negli antichi cortili ha allestito la sua mostra di ritratti a chef, imprenditori e addetti ai molini di Gragnano.
La fantasia dei napoletani non ha confini. Un presepe di pasta, una decorazione sospesa in strada a Gragnano e un estemporaneo allestimento che richiama alla civiltà del grano davanti al piccolo pastificio D’Aniello in centro città.
Alcune glorie locali a Gragnano: la “maccheroneria” Afeltra, il pastificio Giuseppe Inserra allestito a festa e le proiezioni di film che parlano di pasta sui palazzi del centro città.
Tutti i negozi di Gragnano, per la festa della pasta, preparano vetrine ad hoc, perfino quelli di abbigliamento.

Unanimi i consensi registrati da parte di migliaia di visitatori, anche esteri, in questa edizione della kermesse dedicata al prodotto simbolo di Gragnano. Il divulgatore e presentatore Federico Quaranta è arrivato a dire che “in Campania si respira un umanesimo forte, vivo e rispettoso“. Aniello D’Auria, sindaco di Gragnano ricorda che il successo è merito “di un’ancora alla tradizione e al saper fare frutto del tramandarsi di quest’arte attraverso l’instancabile lavoro dei produttori. Qui il prodotto identifica una terra e aspiriamo a diventare capitale enogastronomia della regione”.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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