Una nuova installazione site specific pensata per il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è stata inaugurata da poco. Si tratta di (Specchi Angelici) di Matteo Fato.
Artista pescarese di grande inventiva, Fato ha posizionato nell’incantevole paesaggio del Parco tre riproduzioni di un cavalletto antico da pittore, seconda operadel primo “museo”a cielo aperto ospitato nelle Foreste Vetuste.
Dopo il successo della prima opera realizzata nel 2018 dall’artista-designer Marcantonio, il protagonista di questa nuova edizione è l’artista Matteo Fato, invitato a confrontarsi con uno dei luoghi naturalistici più antichi e suggestivi d’Italia: le Foreste Vetuste del Parco, riconosciute Patrimonio dell’Unesco nel 2017.
ARTEPARCO progetto che nasce con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha inaugurato l’iniziativa la settomana scorsa, realizzata da PARCO1923, con il supporto di BMW Italia, azienda che si distingue per il suo consolidato impegno rivolto alla sostenibilità e alla protezione ambientalee Sky Arte, il primo canale televisivo dedicato all’arte in tutte le sue forme.
Come lo scorso anno, partecipano al progetto anche l’Ente Parco e il Comune di Pescasseroli.
Per l’occasione, Roberto Olivi, direttore relazioniiIstituzionali e comunicazione di BMW Italia dichiara: “Da quasi 50 anni, il BMW Group ha avviato oltre 100 collaborazioni culturali in tutto il mondo con le istituzioni più rilevanti. Nel 1972, tredipinti di grandi dimensioni sono stati creati dall’artista Gerhard Richter appositamente per il foyer del quartier generale di Monaco del BMW Group. Da allora, artisti come Andy Warhol, Jeff Koons, Jenny Holzer, Sandro Chia e più recentemente Cao Fei e John Baldessari hanno collaborato con BMW. ARTEPARCO incarna proprio questa comunanza di vedute in cui arte e sostenibilità dialogano per aprire una finestra sul futuro ed è per questo che dallo scorso anno BMW Italia è partner di questo percorso culturale nel verde di uno dei luoghi più incantevoli del nostro Paese”.
“(specchi angelici) è un dono al Parco Nazionale, alla natura della mia terra – afferma Matteo Fato – Le parole che Gianni Garrera (filosofo con cui collaboro da diversi annie di cui un suo Assunto sarà parte integrante dell’opera presentata) ha dedicato a questo lavoro, esprimono, come mai io potrei fare, questa utopia pittorica:…Come tutto il mondo in un angelo è totalmente angelico, così tutto il mondo in un dipinto è totalmente pittorico…Creare è stato per Dio ritirarsi e rinunciare a essere tutto. Come Dio si è ritirato per far essere il mondo, così il pittore partecipa alla creazione del mondo decreando se stesso. Il pittore di paesaggio opera in questa maniera, ritirando il proprio io per far posto nel quadro alla Natura. Ogni vero quadro di Natura implica la decreazione dell’io…”.
L’opera di Matteo Fato è visibile nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Pescasseroli (AQ), Sentieri C1 e C2