Fendi prova con successo l’estensione dalla moda all’arte. Al Palazzo della Civiltà a Roma Giuseppe Penone, celebrato artista italiano, è stato chiamato dalla maison per esporre 15 opere realizzate negli ultimi 50 anni: si tratta di sculture che combinano materiali come legno, cera, pelle, marmo e bronzo e celebrano il fascino delle forze trasformative della natura.
La connessione e la tensione tra la natura e l’umanità pervadono i suoi lavori, evocando tematiche legate all’ecologia e alla conservazione dell’ambiente. Il tutto è visibile in grande evidenza nell’allestimento d’avanguardia di Matrice, il titolo della mostra evento di Penone.
La griffe resa celebre dalle sorelle Fendi, che ha intrapreso di recente anche altre iniziative di mecenatismo, come il restauro della fontana di Trevi, in questo spazio farà molto altro per l’arte in futuro, anche se questa è la prima installazione di arte contemporanea.
Giuseppe Penone ha esposto in alcuni dei musei più prestigiosi del mondo, tra cui la Tate Gallery di Londra, il Museo d’Arte Moderna di New York, il Museo d’Arte Moderna di Parigi, il Museo d’Arte Contemporanea di Los Angeles, il Centro Georges Pompidou di Parigi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il Maxxi di Roma. Di questa inedita installazione (visibile fino al 18 luglio 2017) dice: “Gli alberi ci appaiono solidi, ma se li osserviamo attraverso il tempo, nella loro crescita, diventano una materia fluida e plasmabile. Un albero è un essere che memorizza la sua forma e la sua forma è necessaria alla sua vita, quindi è una struttura scultorea perfetta, perché ha la necessità dell’esistenza,” spiega Giuseppe Penone.
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