Ascoltando in anteprima le nuove canzoni di Giovanni Truppi la domanda sorge spontanea: la canzone italiana sta tornando indietro? Scavando in un passato glorioso come quello degli ’70? Forse si o forse no. Eppure dalle canzoni tratte da “Poesia e civiltà” che lui stesso, al Teatro Verdi di Milano, ci ha fatto sentire in anteprima pare che la direzione sia proprio questa.
Una scelta particolare, una scelta di rottura rispetto al mercato musicale che oggi impone. Non ha intonato tutti i suoi nuovi brani in versione originale, li ha eseguiti solo con la sua voce ed il suo pianoforte, facendoci entrare nella sua malinconica e poetica atmosfera. Sì, poetica. Questo secondo termine compone il titolo del suo nuovo lavoro, disponibile da venerdì 22 marzo in tutti i negozi tradizionali (in versione CD e Vinile) e negli store digitali.
L’artista nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco e lo scorso anno Truppi è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017).
Questo nuovo lavoro, il primo in uscita per Virgin Records (Universal Music Italia), contiene 11 brani inediti scritti da Giovanni Truppi tra cui il primo estratto “L’unica oltre l’amore” e il singolo da venerdì in radio “Borghesia”, brano che prende spunto dal romanzo di Edoardo Albinati “La scuola cattolica”.
Questa la tracklist completa: “Borghesia”, “Quando ridi”, “Conoscersi in una situazione di difficoltà”, “I miei primi sei mesi da rockstar”, “L’unica oltre l’amore”, “Mia”, “Adamo”, “Due segreti”, “Le elezioni politiche del 2018”, “Ragazzi”.
A chiudere questo nuovo lavoro “Ancient Society”, musica di Giovanni Truppi su un testo preso interamente dal libro del 1877 dell’antropologo americano Lewis H. Morgan da cui il brano prende il titolo.
Undici brani, undici testi da cui emergono messaggi scritti in maniera semplice ed un po’ criptici che lo faranno percepire in toto dal pubblico in un lasso di tempo più lungo. In fondo Giovanni Truppi, nato a Napoli nel 1981, non proviene dai reality. La sua gavetta richiama, appunti, tempi andati dell’epoca d’oro della musica. Quando i talenti venivano scovati dai talent scout nei vari locali delle singole città.
‘Poesie e Civiltà’ non è il suo primo album di inediti. Il suo esordio risale a 10 anni fa con ‘C’è un me dentro di me’; seguito poi dal tri tre cd: ‘Il mondo è come te lo metti in testa’ del 2013, ‘Giovanni Truppi’ del 2015 e ‘Solopiano’ del 2017.
Tra il 2013 ed il 2016 è stato protagonista di un tour di circa 300 date. C’è attesa nei confronti del suo nuovo disco: “Dal punto di vista scaramantico cerco di non pensarci molto. Ho solo pensato a lavorare”, dice lui cercando di proseguire in normalità una luminosa carriera, che l’ha portato a realizzare il quindo album negli Usa.
La major che gli ha concesso questa ghiotta opportunità è la Virgin Records, ovvero la Universal Music Italia. Tale esperienza la definisce ‘estremamente positiva, ho avuto delle possibilità che fino adesso non avevo mai avuto. Ho lavorato con una libertà che non mi aspettavo di ottenere. Soprattutto per le leggende che ho avuto la fortuna d’incontrare, temendo da subito di venir influenzato artisticamente’.
“Ho cercato di basare questo disco su quello che è più importante per me in questo momento ovvero l’identità, la vita adulta, la bellezza, il modo in cui scegliamo di porci nei confronti degli altri e quindi il rapporto con la società. Tutti concetti che mi appassionano anche per via della grande fase di ridefinizione che stanno attraversando in questo momento storico”.
“La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo lavoro (gli argomenti delle canzoni, il lessico, gli arrangiamenti e la produzione), la scelta del titolo scaturisce da qui” – racconta il cantautore campano che prosegue aggiungendo: “Nel mettermi al servizio di questi due principi ispiratori ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa”.
Parlando del rimando al cantautorato degli anni ’70, Truppi ha spiegato che: “Mi è venuto naturale fare riferimento ai dischi ed agli arrangiamenti della canzone d’autore degli anni ’70 e di cercare un punto di unione tra quel mondo e le suggestioni più forti che ho avuto negli ultimi anni – Sun Kill Moon, Sufjan Stevens, Father John Misty – per creare un linguaggio che fosse allo stesso tempo classico e contemporaneo – aggiungendo poi – registrare la maggior parte del disco negli Stati Uniti ed avere l’opportunità di confrontarmi con professionisti provenienti da un contesto musicale altro dal mio (come Marco Buccelli, produttore di Xenia Rubinos oltre che mio collaboratore storico, o Rob Moose, che ha scritto per artisti come Alabama Shakes, Bon Iver, Sufjan Stevens e Paul Simon) ha contribuito non poco al lavoro di sintesi.
La tracklist del disco: Borghesia (già uscito nelle radio); Quando ridi; Conoscersi in una situazione di difficoltà; I miei primi sei mesi da rockstar; L’unica oltre l’amore; Mia; Adamo; Due Segreti; Le elezioni Politiche del 2018; Ragazzi; Ancient Society.
Testo a cura di Vincenzo Pepe.
Giovanni Truppi inizierà la sua nuova tourneé dal prossimo 4 aprile da Terni e proseguirà fino a maggio. Frattanto incontrerà il pubblico nei vari store Feltrinelli a partire dal 22 marzo, a Torino, fino al 28 marzo a Roma.
Ad accompagnare sul palco Giovanni Truppi (chitarre, piano, synth, voce) ci saranno: Paolo Mongardi (batteria), Giovanni Pallotti (basso), Daniele Fiaschi (chitarra), Duilio Galioto (tastiere) e Nicoletta Nardi (voce e tastiere).
Questo il calendario completo:
04 Aprile Terni Sala dell’Orologio DATA ZERO
05 Aprile Caserta Smav Factory
06 Aprile Bari Garage Sound
11 Aprile Roma Monk
12 Aprile Pisa Lumiere
13 Aprile Bologna Locomotiv
17 Aprile Milano Santeria Social Club
20 Aprile Prato Capanno Blackout
9 Maggio Torino Hiroshima Mon Amour