27 Gennaio 2023

Giorgio Bisanti, uno scultore in caserma

Il viaggio dell'artista nella Polizia di Stato. Dal 3 al 25 febbraio 2023 alla Caserma Pietro Lungaro di Piazza Vittorio Emanuele II 13, Roma.

27 Gennaio 2023

Giorgio Bisanti, uno scultore in caserma

Il viaggio dell'artista nella Polizia di Stato. Dal 3 al 25 febbraio 2023 alla Caserma Pietro Lungaro di Piazza Vittorio Emanuele II 13, Roma.

27 Gennaio 2023

Giorgio Bisanti, uno scultore in caserma

Il viaggio dell'artista nella Polizia di Stato. Dal 3 al 25 febbraio 2023 alla Caserma Pietro Lungaro di Piazza Vittorio Emanuele II 13, Roma.

Anche i poliziotti creano. Il massimo che solitamente si pensa, in relazione al binomio arte-forze dell’ordine, è l’instancabile fatica che solitamente gli uomini di stato fanno per recuperare beni artistici sottratti illegalmente. A Roma, invece, ci sarà a febbraio la possibilità di vedere cosa è in grado di fare la creatività di un poliziotto. Si chiama Giorgio Bisanti, scultore, pittore, modellatore in terracotta, e proietta nei suoi lavori la volontà di avvicinare il mondo della Polizia di Stato ai cittadini. 

Attraverso 80 opere – tra sculture in marmo, terracotta, gesso e legno, dipinti ad olio, collage e acrilici – dal 3 al 25 febbraio 2023 la Caserma Pietro Lungaro di Roma, ospita il ventennale percorso artistico dello scultore, pittore e incisore romano.

Giorgio Bisanti è influenzato sin da ragazzo dall’incontro con i grandi dell’arte contemporanea come Emilio Greco e Venanzo Crocetti, ha frequentato in gioventù lo studio di Renato Guttuso e proprio quest’ultimo che lo invitò a iscriversi al liceo artistico. Negli anni accademici la frequentazione dello studio di Pericle Fazzini condizionò e costruì la sua personalità artistica.

Bisanti entra nella Polizia Stato nel 1986, appena terminata l’Accademia delle Belle Arti di Roma, e da subito si prodiga per portare la bellezza delle sue opere all’interno dell’istituzione.

L’arte di Bisanti (classe 1963) si è fatta spazio all’interno di luoghi ufficiali della Polizia di Stato, portando bellezza e visione, offrendo spunti di riflessione attraverso l’arte nei reparti di diverse città italiane come Roma, Asti, Lucca, Palermo, Foggia, Catania e Moena.

Giorgio Bisanti davanti all’opera ai caduti della Polizia ad Asti nel 2020. L’artista dice: “Da sempre, nel mio servizio nell’Amministrazione, ho avuto il desiderio , peraltro realizzato con ostinata determinazione, di contribuire ad abbellire con la mia capacità artistica le strutture degli Uffici, delle Scuole, delle Questure e dei Reparti della nostra Amministrazione in molte città italiane. Sono infatti oltre 100 le opere, sculture e dipinti, che lascio in eredità alla Polizia Stato come segno indelebile e duraturo della mia dedizione e del mio spirito di servizio”.


Sono infatti oltre 100 le opere che Bisanti lascia in eredità alla Polizia di Stato, come segno indelebile e duraturo della dedizione e dello spirito di servizio, ma anche come messaggio di apertura e dialogo, insiti dell’arte.

Nella produzione dell’artista romano alcuni colori e forme rimandano a lavori di stampo cubista; numerosi poi i collage e diverse le grandi sculture: soggetti e protagonisti non solo la Polizia di Stato nella quotidianità del servizio ma anche figure religiose, volti femminili e importanti omaggi a rilevanti fatti di cronaca che hanno segnato negli anni il nostro Paese.

Suo il monumento alla memoria di Pietro Lungaro, martire delle Fosse Ardeatine e medaglia d’Oro al Valor Militare, collocato nel cortile della sede della Direzione Centrale di Sanità a Roma, in Piazza Vittorio. L’opera è stata realizzata con un blocco di marmo delle cave Michelangelo.
Sempre suo il monumento dedicato alla memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, inaugurato a Catania e collocato proprio nel luogo dove il collega perse la vita, lo Stadio Angelo Massimino, già Stadio Cibali del capoluogo siciliano.
E ancora sua la statua dedicata a San Michele Arcangelo e collocata nella Chiesa di San Lorenzo in Panisperna a Roma e il bassorilievo scolpito in pietra e donato dalla Polizia di Stato a San Giovanni Paolo II a Piazza San Pietro.


Numerosi i dipinti disseminati nei tanti uffici realizzati dall’artista, come le grandi tavole pittoriche realizzate per la Direzione Centrale di Sanità, proprio nel complesso architettonico di Piazza Vittorio già compendio di Sant’ Eusebio

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