4 Febbraio 2019

Giorgio Bevignani, il seme illuminato di EosEco

Sospeso in un cortile rinascimentale, la dimensione mistica e la luce suscitano suggestioni forti a Bologna.

4 Febbraio 2019

Giorgio Bevignani, il seme illuminato di EosEco

Sospeso in un cortile rinascimentale, la dimensione mistica e la luce suscitano suggestioni forti a Bologna.

4 Febbraio 2019

Giorgio Bevignani, il seme illuminato di EosEco

Sospeso in un cortile rinascimentale, la dimensione mistica e la luce suscitano suggestioni forti a Bologna.

Il grande seme che accoglie i visitatori nel cortile di Palazzo Zambeccari è l’opera nuova dello scultore Giorgio Bevignani, che in concomitanza con Bologna Art City è uno dei punti più suggestivi di questa kermesse d’arte contemporanea.

Il seme appare però ormai libero dalla terra in cui è stato messo a germinare; è sospeso alla ricerca di quella luce del sole che lo farà crescere e come un globo di materiale organico trasmette ai visitatori anche il suo intrinseco “rumore”. L’opera in silicone e nylon, gonfiata d’aria compressa è, infatti, sospesa con un solo gancio che ruotando crea un movimento e, di conseguenza, l’aria al suo interno genera micro suoni amplificati e diffusi attraverso un sistema tridimensionale che miscela le frequenze sonore emesse dalla frizione dei diversi materiali nelle fasi della costruzione della scultura.

Nell’ambito di ART CITY Segnala 2019 in occasione di Arte Fiera, Palazzo Zambeccari fino al 28 febbraio 2019 ospita l’imponente e inedita installazione site-specific dell’artista Giorgio Bevignani dal titolo EosEco (Nulla esiste senza ombra), a cura di Silvia Grandi, un intervento urbano di forte impatto visivo grazie all’allestimento di quattro opere, di cui due inedite, in una delle location più prestigiose del centro storico di Bologna.

Nel suggestivo cortile rinascimentale di Palazzo Zambeccari si potrà ammirare l’opera inedita EosEco, una grande scultura sferoidale in silicone e nylon gonfiata d’aria compressa incentrata sul tema della luce, in cui la texture del rivestimento appare piena di protuberanze, di rilievi e di villi simil-organici che catturano e rifrangono la luce, mostrandosi come una grande goccia luminescente. L’opera, ruotando, crea un movimento e, l’aria al suo interno genera, grazie a un sistema di sound design, micro-suoni amplificati e diffusi che interagiscono con il pubblico, riuscendo a dar vita a quel binomio “Luce-Suono” altrimenti impossibile.
Piazza de’ Calderini, inoltre, farà da contenitore al monumentale allestimento di due lavori molto noti di Giorgio Bevignani: I’m ready to live – vincitore del Premio Spotlight 2015 della Royal British Society of Sculptor e Soul of the dawn (2016). Le due grandi reti in filato di fibra sintetica intrecciata a maglia dall’artista, scendendo parallele dall’alto, si porranno quasi come due figure totemiche, due emblemi di un fare e di un sentire che, catturando lo sguardo dei passanti, li trasporterà simbolicamente in una dimensione straniante e quasi mistica, per prepararli alle atmosfere eteree e immateriali della luce che li accoglierà all’interno di Palazzo Zambeccari.

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