Ha scelto un cuore e la pop art Giorgia, la cantante con la voce più bella nel panorama italiano da 25 anni a questa parte, per il suo ritorno natalizio. Son rifacimenti delle sue canzoni del cuore, ovviamente, ma anche tante indicazioni che “per cantare bene bisogna dimenticare la mente, non pensare”. Ecco il suo segreto, infatti degli anni 90 in questa raccolta di ricordi (Giorgia ha fatto lunga gavetta nei piano bar col padre prima di arrivare a Sanremo 93) c’è ben poco. “Solo Whitney perché poi dopo ho iniziato ad ascoltare musica da musicista e mi mancava l’ascolto istintivo”.
C’è però un pezzo di vita (probabilmente di tutti gli ascoltatori potenziali del disco) perché si ritrovano classici come “I feel love” di Donna Summer “che quando venne in Italia e mi vide a un Sanremo ebbe parole belle su di me”.
Ci sono poi gli italiani contemporanei. “A Elisa ho chiesto di fare Ligabue – racconta Giorgia per “Gli ostacoli del cuore “ – mi sembrava matematica come cosa, quando siamo assieme non si capisce chi è chi”. Con Eros Ramazzotti invece “volevo un colore e ho cambiato tonalità di Una storia importante e a lui è piaciuta come cosa. Zucchero non l’ha voluta sentire nemmeno Dune Mosse fatta da me, dicendo che si fidava quindi non so”.
Operazione soave e complicata questa di Pop Heart perché la cantante fa cover di molti artisti di cui è amica o perlomeno collega dello stesso campionato. “Poter dire agli artisti quelli che faccio cambia la prospettiva ma non mi sono fatta molto influenzare dal fatto che conoscevo gli autori… mi ha influenzato più la canzone e come affrontarla”.
Tra gli idoli dei giovani presenti nel disco che esce il 16 novembre, Marco Mengoni: “Non è cambiato con me riusciamo a scherzare molto e abbiamo un passato in comune come se fossimo parenti. Anzi, ora lui mi prende in giro per la mia età e io quando ho interpretato L’Essenziale gli ho scritto “sembro te che sembri me”. A volte risentendoci non sappiamo distinguerci sugli alti, lui dice che sembro lui con molto più collagene”.
Un passo importante questo disco di cover perché potrebbe rimettere in gioco canzoni che sfuggono ai ripescaggi e dare nuove vite. Giorgia dice: “La musica è un conforto faticoso, suscita emozioni belle ma meglio se evoca tempi belli”.
Assente per motivi di compatibilità canora la contemporanea più famosa della generazione di Giorgia: “Ho provato a rifare In assenza di te della Pausini c’era nella lista iniziale di questo disco ma non mi è venuta bene”.