Il museo è la narrazione di un lungo viaggio artistico e sentimentale, unico nel suo genere, avvincente, drammatico e ricco di aneddoti curiosi; di una vita vissuta come un melodramma al tempo stesso serio e comico, doloroso e amoroso, con fiaschi e successi furiosi, a cavallo tra rivoluzioni, restaurazioni politiche, teatri, salotti, grandi personaggi e rivolgimenti intellettuali, tra illuminismo, neoclassicismo e romanticismo. Un’epopea che attraversa i movimenti culturali dell’Europa tra settecento e ottocento e si perpetua nell’attualità.

Protagonista lui, il grande divo figlio di un’epoca che ha generato la prima pop star ante litteram della storia musicale europea: Gioachino Rossini.

Il museo ospita eventi e mostre temporanee dedicate alla musica di tutti i tempi, alla sua storia e al suono.

Il Museo Nazionale Rossini ha sede nel piano nobile di Palazzo Montani Antaldi, edificio di pregio in centro storico, e costituisce la punta di diamante del grande percorso rossiniano di Pesaro, Città della Musica, che comprende altresì il Teatro Rossini, Casa Rossini, Palazzo Mosca – Musei Civici, il Tempietto Rossiniano, Palazzo Olivieri e la Biblioteca della Fondazione Rossini (situata al piano terra dell’edificio).

In occasione dell’apertura al pubblico del Museo Nazionale Rossini, intitolato al celebre compositore Gioacchino Rossini, la città di Pesaro dedica un ulteriore omaggio al mondo della musica attraverso la mostra di Guido Harari, uno dei massimi fotografi contemporanei di musica, autore di celebri ritratti e notissime copertine di dischi di artisti che spaziano dal rock, al jazz, alla musica classica.

L’esposizione Wall of Sound (fino all’8 settembre) è curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e organizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma.