Sul suo profilo Instagram ha scritto come caption: Fitness is good. E questo è il credo sintetico di Frenck Mian, 26 anni, nato a Milano originario di Costa d’Avorio, un appassionato di fitness che sta traghettando i suoi seguaci dal buio delle palestre chiuse agli allenamenti semplici all’aperto .“Anche se c’è molto interesse di recente per l’allenamento del corpo – ci racconta – sono anche mesi cruciali per prendere delle decisioni serie per noi stessi. Inutile nascondersi dietro il ‘non si può fare’. Se si vuole si può iniziare anche con movimenti semplici, basta che sia un cambio di vita per chi non ha mai fatto nulla”.
Un racconto di body positivity, sport motivation e in parte sfida per un riscatto, quello di Frenck Mian, che inevitabilmente racconta delle sue rivincite necessarie per crescere. “Sono vissuto vicino Milano, in un contesto dove non era tanto comune avere un amico di banco delle mie origini. La cura che ho per il mio corpo, sono convinto, è anche una risposta a tante insicurezze che si sono annidate in me”. Oggi che veste Puma, che ha nel cv un’esperienza di successo con il marchio Adidas, sembra naturalmente avviato a un futuro di fitness modelling. “Ma vorrei precisare che i miei risultati non sono tutto frutto della genetica. Bisogna sempre allenarsi, è come nascere in una famiglia ricca: ti aiuta ma se fai male puoi tornare a diventare povero”.
Frenck ha un passato da velocista, faceva i 100 e gli 80 metri con staffette e prima di iniziare nel mondo del lavoro ha militato nella polisportiva a Cesano Boscone fino ai 21 anni. “Molto sacrificio – ricorda – e nel 2014 ho smesso, perché a quei livelli diventa una vita complicata e difficile senza sponsor. Per poter diventare campione investi il tuo tempo e anche i tuoi obiettivi fisici sono diversi. Quando ho fatto gare avevo fisico più magro. Ora sono 175 cm per un peso di 80 kg. Per mantenere quelle velocità non potevo permettermi di pesare tanto, a quei livelli di atletica molti entrano nella Guardia di Finanza che è una delle soluzioni per sostenersi, come ha fatto Filippo Tortu. Lui è velocista primatista nazionale dei 100 metri piani con il tempo di 9″99, primo italiano capace di scendere sotto i 10″ sulla distanza”.
Riflettendoci oggi, Frenck che si è dato al fitness e a ricostruirsi un corpo anche a beneficio del suo pubblico, avrebbe voluto più appoggio dai genitori. “Mi hanno preso come un appassionato e non come un atleta professionista, ho sempre pensato che una figura maschile più presente in casa mi avrebbe stimolato a fare di più. Così nel 2020 ho comprato un iPhone nuovo che mi permetteva di fare video di qualità e ho coronato un percorso che avevo iniziato da prima”.
Non che avesse abbandonato la cultura del fisico. Ma Frenck, come molti, nel primo lockdown della primavera 2020 aveva preso una piega sententaria nelle abitudini. “Mi vedevo fuori forma ero stato troppo fermo da aprile con un’alimentazione a base di sushi panini ed ero arrivato a pesare 87 chili. Intanto a lavoro facevamo le videoconferenze e gli obiettivi per l’anno mi ossessionavano. Così mi sono rimesso in forma e ho voluto aprire un canale Fitness is good, che è l’obiettivo della pagina che spero induca sempre più persone a seguirmi. Si collega alla mia indole timida e riservata da piccolo. Se oggi dico che il fitness è cosa buona, è anche perché mi ha aiutato a sentirmi più sicuro. Ho sempre notato che quando sono stato bene col mio corpo ho avuto più sicurezza e tranquillità mentale. Se non sei mentalmente stabile non riuscirai mai a fare quello che vuoi. Il corpo si abbina molto alla mente“.
Come tanti altri aspetti in Italia, Frenck dice che “l’educazione fisica è ancora snobbata e diventa una ricreazione a scuola, mentre gli altri paesi si punta molto di più sul lato sportivo. Per me allenarmi oltre che piacermi diventa un lavoro sulla mia sicurezza, diventa molto importante per me adesso farlo vedere agli altri, è un modo per far capire che l’attività fisica è più semplice di quello che sembra. Le situazioni che viviamo ci fanno capire che si può partire dai piegamenti in casa. A chi mi chiede consigli dico: prendi più consapevolezza e meno chiacchiere“.
Contrariamente a quanto si possa supporre, Frenck ci dice che anche la Costa d’Avorio punta molto sul calcio, e l’atletica non è favorita. “In verità sono andato lì due volte, una volta a due anni e dopo quando ho finito le scuole medie con mia madre e mia sorella a conoscere i parenti. È bellissimo, non è la realtà disastrata che si vede in tv. Vorrei tornarci e capire molto delle mie origini. Quando sono andato via l’ultima volta ero davvero triste”.
Se la presente attività dovesse prendere il sopravvento, Frenck ci racconta che è pronto a migliorarsi dal punto di vista nozionistico, oltre che fisico. “Volevo essere un esempio per gli altri, per questo ho aperto il canale con i video, per dimostrare che si può fare tanto anche con poco e con poco tempo. Ricomincerò a fare il percorso scolastico che avevo iniziato perché voglio dare spunti e non voglio condizionare gli altri senza avere qualifiche. Non mi permetto di dare altro che un consiglio, allo stato attuale. Ho studiato al primo grado di personal trainer da ISSA Europe e ho frequentato la scuola”.
In questo periodo l’interesse per il settore fitness è aumentato perché molti sportivi non agonistici si sono trovati a rimettersi in forma. “Nell’economia è stato un disastro ma è una rinascita per tante persone il saper trasformare sempre qualcosa di positivo dal negativo – racconta Frenck, che lavora da quando è maggiorenne e si definisce ‘maturato prima del tempo’ –. La passione per l’allenamento è anche un modo per ritrovarsi tra chi sente le stesse sensazioni. Quando ero piccolo giocavo ai videogame ed ero sempre chinato, ero stato un deficiente a non tener conto della postura, lo dico sempre a chi mi chiede consigli. Così da solo ho iniziato a documentarmi sui libri e pensavo a quante cose potevo evitare se avessi seguito le basi della ginnastica posturale. In ogni caso ho trovato sempre il lato positivo e mi sono assunto delle mie responsabilità per migliorarmi”.