Presentato in anteprima alla 37° edizione del Torino Film Festival (dal 22 al 30 novembre 2019) per poi essere distribuito nelle sale italiane da dicembre, “Lontano Lontano” è l’ultimo film di Gianni Di Gregorio, attore e regista che ha saputo portare sullo schermo, con i suoi lavori passati, ricordiamo tra tutti “Il pranzo di Ferragosto”, il suo personalissimo stile narrativo. Di Gregorio è a tratti surreale, a tratti grottesco e “Lontano Lontano”, diretto e interpretato dallo stesso Di Gregorio, è una commedia che racconta le storie di tre personaggi molto diversi tra loro, per professioni e mentalità, ma non nella sorte. Un racconto corale che tra i protagonisti oltre a Roberto Herlitzka, Giorgio Colangeli, Daphne Scoccia e Francesca Ventura, vede anche l’ultima toccante interpretazione dell’indimenticato Ennio Fantastichini.
Ne parliamo con Francesca Ventura, nota la grande pubblico per il suo esordio cinematografico con Alberto Sordi nel film “In viaggio con papà” e poi per aver dato carattere al personaggio di Tisini, la secchiona della serie tv “I ragazzi della 3° C”, oltre che ad aver lavorato con Carlo Lizzani, Nikita Michalkov, Peter Greenaway, e Liliana Cavani.
Cosa hai pensato subito dopo aver letto la sceneggiatura di “Lontano Lontano”?
Ho pensato che fosse un film poetico e nello stesso tempo divertente. Un film erede del grande neorealismo italiano, che parla della vita e che descrive l’Italia e gli italiani con pennellate color pastello. Qui si narrano le vicende di persone “normali” che nella loro normalità sono straordinarie, come vedremo nell’ultimo snodo della sceneggiatura, di cui, ovviamente, non dico nulla.
Qual è il tuo ruolo?
Come per tutti gli altri personaggi femminili di Lontano Lontano, il mio ruolo è quello che noi attori definiamo un cameo. Sono la moglie di Roberto Herlitzka, una signora borghese che gestisce, con polso sicuro, la propria vita, quella del marito e la grande villa. Una donna che tiene tutto sotto controllo, insomma.
Hai lavorato con tanti registi, italiani e stranieri, conoscevi Di Gregorio? Cosa ne pensi?
Penso che Gianni Di Gregorio sia un regista e una persona fantastica. Avevo “rischiato” di essere scelta da lui per “Pranzo di Ferragosto” ma, all’ultimo, scelse un’altra attrice. Sono contentissima che si sia ricordato di me e che mi abbia chiamata, dopo tanti anni, ad interpretare questo suo film.
Questo è anche l’ultimo film di Ennio Fantastichini che ci ha lascato nel dicembre dell’anno scorso, praticamente a fine riprese, cosa ci puoi raccontare di lui?
Conoscevo Ennio da moltissimi anni, essendo stata la compagna di suo fratello Piero, lo scultore. Sono una famiglia di persone affascinanti e geniali. Che si può dire Ennio? Che era un grandissimo attore, una personalità stupefacente e complessa….
Qual è il tuo pensiero sul cinema italiano oggi?
A partire da Matteo Garrone, che è un regista straordinario, inutile tesserne le lodi, il cinema italiano sta rinascendo e lo dimostrano autentici capolavori come, ad esempio, “Indivisibili” o ”Sicilian Ghost Story” giusto per citarne qualcuno.
A inizio carriera hai lavorato in Teatro, poi il cinema e la televisione con grande successo, alla tv non hai più voluto guardare?
Temo di dover dire che è la TV che non mi ha più voluto guardare me. Devo dire che anche io mi sono ritirata per crescere una figlia, per scrivere, per fare teatro… Mi piace sempre recitare, non importa in quale spazio. Un’ attrice è un’attrice, ovunque reciti.
Dopo questo film cosa c’è di lontano lontano nella vita di Francesca Ventura?
Nulla. Cosa dicono i saggi? Tutta la vita è qui, rinchiusa nello stesso attimo.