Nelle foto di Letizia Ragno Franesca Michielin appare nuova, radiosa, abbronzata e…donna. Ha soli 22 anni questa star del pop italiano, ma sembra davvero tanto da quando è uscita ancora minorenne trionfatrice di un’edizione di X Factor. Ora lancia 2640 (in riferimento all’altitudine di Bogotà), un disco pieno di elettronica raffinata e testi da “figlia del mondo”, prodotto dal sicuro Michele Canova. E dentro ci ha messo tutte le mani “famose” che ha conosciuto: Cosmo su “Tapioca”, un pezzo di world music elettronico, assieme a Calcutta (che firma anche La Serie B), Elisa come ispiratrice (la chiama “fata madrina”), Jovanotti come ispiratore, Tiziano Ferro (“mi ha aiutata nella tracklist”).
MELTIN POT – “Sono andata a scuola con tante persone di origini diverse, il sabato esco con la mia famiglia filippina, frequento la comunità ghanese, a casa a Bassano del Grappa ho varie famiglie. Non so che concetto c’è dell’italianità. Io mi sento un’italiana contaminata dal mondo, per me è stato sempre normale essere così”.
MUSICA – “Ho inciso questo disco in un anno, seguendo la mia filosofia del less is more. Anche se è denso, credo sia molto semplice e fatto con poche persone. Credo siano canzoni molto organiche, sono nate per amicizia e divertimento, davanti a un falafel. Ci siamo divertiti ed è nata la musica fluida. Faccio musica leggera, non voglio appesantire. Ascolto quello che mi piace e ne traggo le influenze. La mia cantante preferita è Bat For Lashes. Gli italiani che seguo sono Elisa, Jovanotti, a cui ho dedicato anche un pezzo che è l’ultimo che ho scritto, Comunicare. Perché è un omaggio al suo modo di scrivere negli anni 90, che è la musica con cui sono cresciuta. Cosmo e Calcutta? Ormai sono amici, mi mandano i dischi ancor prima che escano”.
SOCIAL – “Faccio musica e faccio l’artista, ma è qualcosa che sento io. I social servono per far capire quello che faccio e quello che voglio far arrivare. Per me è una dimensione bella se abbraccia la condivisione che per me è essenziale”.
INTERESSI – “Sono interessata alla geologia, e mi sono andata a cercare i vulcani. Sono stata a Napoli e in Sicilia. Mi piace convogliare tutte le energie insieme, e per questo nel logo del disco ci sono simboli legati al mare, la montagna e il vulcano. Sono giovane, non so cosa voglio ma so cosa non voglio e so cosa voglio dire. Nel disco ho messo dentro tutto quello che volevo come farò nel tour, sogniamo tutti un sacco di cose, perché è bello che ci siano tanti strumenti”.
SPORT – “Tutto il disco ruota intorno al concetto dello sport, ci sono riferimenti al calcio e ad Alonso, a cui dedico una canzone perché mi ispira molto il suo spirito combattivo. Anche la retrocessione del Vicenza in serie B ha avuto un impatto forte nella mia famiglia, ma è un modo per parlare delle persone che sono in serie B e lottano a testa alta. È un mio elogio alle cose e alle persone di serie B. Ce n’è un’altra che chiude il disco, Alonso. L’ho scritta ad aprile e poi in estate sono stata con lui un giorno intero. Lui è una leggenda perché lotta ed è sanguigno, un po’ come me, mi rivedo molto. Credo sia una persona molto dolce, tutti dicono che anche io sono dolce ma poi mi incazzo anche io”.
COMUNICARE – “C’è una ricerca della velocità esasperata nella comunicazione ma bisogna stare attenti perché è più facile fraintendersi. La comunicazione che intendo è legata molto al viaggio, la mia generazione può prendere un aereo a prezzi non esorbitanti e andare a scoprire. Però nella velocità abbiamo perso molto, e lo capisci quando vai fuori e incontri persone. Mi piace molto la contaminazione, la comunicazione è essere in connessione. Mi sono interrogata molto su questo e sul senso di appartenenza a un luogo”.