Fabrizio Tiribilli, disegni intimi per arte inclusiva

Al Soho Project Space di New York, l'arte del creativo toscano che si muove tra inclusività e introspezione.

Fabrizio Tiribilli, disegni intimi per arte inclusiva

Al Soho Project Space di New York, l'arte del creativo toscano che si muove tra inclusività e introspezione.

Fabrizio Tiribilli, disegni intimi per arte inclusiva

Al Soho Project Space di New York, l'arte del creativo toscano che si muove tra inclusività e introspezione.

Fabrizio Tiribilli, il poliedrico artista toscano partecipa con una selezione di disegni, al “Dirty Little Drawings” presso la storica “SoHo Project Space” di New York dal 4 a domenica 13 ottobre 2024. Una mostra assolutamente provocatoria con una selezione d’artisti internazionali. I soggetti di Tiribilli evidenziano in una tecnica spesso monocroma, soggetti colti nella sfera intima tutta declinata al maschile colti a volte in gesti tratti dal quotidiano come il maschio che si rade, o l’altro che stringe delicatamente il suo capezzolo, quasi ad irridere il celeberrimo capezzolo pizzicato nel dipinto di Gabrielle d’Estrées, esposto al Louvre.

Fabrizio Tribilli, nato a Firenze nel 1963, artista multidisciplinare che si muove tra pittura, design e attività nel campo di eventi culturali e arti inclusive. Per 20 anni ceramista e designer, ha progettato tessuti, borse, la livrea di un elicottero, curato eventi e mostre, accumulando nel tempo manualità e competenze trasversali nel fare arte. Frabrizio Tribilli racconta: “La creatività è per me un tempo di immersiva concentrazione, ma sereno e colmo di gratitudine. Credo fermamente che l’Arte offra a tutti noi un modo per scoprirci e guardarci intorno con consapevolezza. Vorrei, col mio fare arte, offrire a tutti la possibilità di guardarsi intorno abbattendo i preconcetti e aprirsi uno spazio di felicità possibile”.

Altri disegni sono connotati da accademiche pose in cui l’accento è sulla potenza dei corpi e sulla luce che esaltano le ombre e la fisicità plastica. SoHo Project Space è l’iconica galleria creata da Charles Leslie e il suo partner Fritz Lohman che ha sede ancora nel seminterrato del palazzo dove Charles Leslie tuttora vive. Charles Leslie è il fondatore del Leslie-Lohmann Museum, ha inoltre protetto artisti del calibro di Andy Warhol. Quest’anno ricorre l’anniversario della prima mostra di Gay Art che avvenne nello stesso mese della rivolta di Stonewall in cui ci furono scontri tra la comunità omosessuale e la polizia newyorkese.

Opening venerdì 4 ott. 2024 h 18-20 fino a domenica 13 ottobre 2024

SoHo Project Space, 127b Prince st. New York City 10012

Sohoprojectspace.com

Testo di Teobaldo Fortunato foto dei disegni, courtesy dell’artista Fabrizio Tiribilli

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