3 Marzo 2021

“Entropy” di Matan Portnoy: le relazioni da ricordare

Il regista israeliano racconta storie che si immergono nell'esperienza umana. Fa anche il videomaker per le news del suo Paese.

3 Marzo 2021

“Entropy” di Matan Portnoy: le relazioni da ricordare

Il regista israeliano racconta storie che si immergono nell'esperienza umana. Fa anche il videomaker per le news del suo Paese.

3 Marzo 2021

“Entropy” di Matan Portnoy: le relazioni da ricordare

Il regista israeliano racconta storie che si immergono nell'esperienza umana. Fa anche il videomaker per le news del suo Paese.

Matan Portnoy, un regista e fotografo israeliano di 28 anni di Tel Aviv, sta avendo parecchi riscontri con un suo cortometraggio sulle relazioni complesse, dal titolo “Entropy”. Matan, che ha realizzato il suo primo film a 17 anni e si è innamorato del mestiere con la fotocamera perchè gli ha permesso “di esprimere idee in un modo unico che non avevo ancora sperimentato e che oggi posso fare grazie alla narrazione visiva”.

Entropy, scritto e diretto da Matan Portnoy, ha due attori Eran Ivgy e Inbal Erez su musiche originali di Soof Nikritin e l’art direction di Maayan Ladani.

Entropia indica, secondo il regista israeliano, il grado di disordine delle particelle durante una reazione chimica. Qui è narrata la relazione appassionata e dolorosa nella retrospettiva caotica di un ricordo sbiadito:
quando tutto è finito, siamo lasciati soli con i ricordi dei nostri cari o è che quegli stessi ricordi sono ciò che ci impedisce di essere soli?

Matan Portnoy ha scritto e diretto diversi cortometraggi, documentari e video musicali, insieme ad altri progetti. Alcuni sono stati realizzati durante gli studi al Psagot Film and Television College di Karmiel, in Israele, altri durante il servizio militare del regista tra gli anni 2013-2016 come fotografo di combattimento e alcuni sono stati prodotti in modo indipendente. Portnoy si è anche diplomato al Programma per sceneggiatori della Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme nel 2020.

Portnoy racconta del suo coinvolgimento anche nell’ambito della cronaca: “Ho lavorato negli ultimi 3 anni come regista e videografo freelance per il dipartimento digitale di Globes, uno dei giornali finanziari e economici più influenti di Israele. Oltre al mio lavoro nel reparto video, ho anche lavorato come fotografo per il quotidiano Globes e G Magazine. Il mio lavoro in Globes ha contribuito alla mia familiarità ed esperienza nel campo dei documentari, avendo lavorato lì su progetti versatili, servizi fotografici di riviste e produzioni in studio“.

Da questo impegno il regista si “ciba” per la sua attività creativa: “Creo con passione, racconto storie che si immergono nell’esperienza umana e desidero visualizzare cose altrimenti impossibili da tradurre in parole. Sono uno scrittore e regista, infatti i miei primi corti erano narrativi: “In The Orchard” , 27 minuti, e “Down Side Up” , 14 minuti nel 2013“.

Matan Portnoy, 28 anni, fotografo e regista israeliano. Amo catturare l’umorismo e gli umili momenti magici della nostra vita quotidiana


La sua doppia anima è a volte contaminata dalle esperienze. Dopo aver terminato il servizio militare come fotografo di combattimento ha viaggiato con lo zaino in spalla per l’Asia per un anno. Durante il viaggio ha creato il video musicale “Getting Older” per “Hayelala” insieme al suo compagno Roy Maayan. Il video è stato selezionato e proiettato in vari festival cinematografici in tutto il mondo, tra cui la selezione ufficiale dell’Austin Spotlight Film Festival di Austin, in Texas, l’International Music Underground Film Festival di Parigi e il Buenos Aires Film Festival.

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