Grazie alla Galerie Pact di Parigi (70 rue des Gravilliers, galeriepact.com, info@galeriepact.com +33 (0)1 77 17 23 08) al MiArt 2018 ancora in corso abbiamo scoperto nella sezione emergenti due artisti davvero interessanti.

Parigino di nascita (1986) ma americano d’adozione, Dorian Gaudin ha studiato arte all’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, poi a quella des Beaux-Arts, e infine a Le Fresnoy, Studio National des Arts Contemporains, a Tourcoing.
Fin dal 2012, i suoi lavori sono stati in diverse mostre collettive come il C.L.E.A.R.I.N.G (New York e Brussel, 2012 e 2013) e alla Balice Hertling Gallery (2013).
Alla Pact Galerie nel settembre 2016 a Parigi c’è stato il suo debutto personale con la mostra Second Offense, e da lì ha iniziato a esporre presso Art Centre al Palais de Tokyo, nel marzo del 2017 (« Rites and aftermath ») con il curatore Julien Fronsacq. Ha anche partecipato a « Your memories are our future », organizzato da Palais de Tokyo a Zurigo durante Manifesta nel 2016, poi a « What’s up New York » a New York nel 2017 con il curatore Lawrence Van Hagen. Il suo stile di installazioni prevede l’utilizzo di materiali diversi e posizionamenti allegorici dirompenti.

Ethan Greenbaum vive e lavora a Brooklyn, NY. L’artista, classe 1979, si è formato alla Yale’s Master of Fine Art, USA e ha esposto presso KANSAS, New York Derek Eller Gallery, New York; Hauser and Wirth, New York; Marlborough Chelsea, New York, Higher Pictures, New York; Marianne Boesky, New York, Circus Gallery, Los Angeles; Steve Turner, Los Angeles; The Suburban, Chicago; Michael Jon & Alan, Miami, The Aldrich Museum, Connecticut; and Socrates Sculpture Park in Long Island City.
La sua caratteristica è la ricerca di bellezza nei materiali più insoliti, come il cemento o anche i pezzi di decadenza urbana. Greenbaum è capace di creare strutture artistiche che superano la concezione classica di sculture e includono i materiali da costruzione nobilitati a pezzi di interesse estetico.