Non ci addentreremo in analisi post-ricostruzione del dopoterremoto dell’Abruzzo. Purtroppo, dopo 10 anni, ancora molto deve essere fatto e non sono bastati i vertici con Obama e le campagne di ricostruzione con donazioni eccellenti (celebre quella non commovente di Madonna, 500mila dollari).
Il brano fu in origine composto e inciso da Mauro Pagani nel 2003 e contenuto nell’album dell’ex PFM dello stesso titolo. Poi Cherubini e Sangiorgi (Negramaro) si batterono per averlo in esecuzione corale e in un mese dal terremoto dell’Aquila lanciarono il singolo che vendette mezzo milione di copie, di cui 450mila in cd, uno dei record della classifica italiana.
Eppure, con 12 settimane al numero uno, la canzone non è passata alla storia e non è manco rievocata spesso. Vediamo come furono scelti gli artisti e cosa hanno fatto nel frattempo.
I RAPPER – Prima di tutto, il rap è presente nel pezzo ma i volti oggi (e le voci) di quelli che si vedono nel video sono davvero storici. Niente di quello che popola le classifiche del genere attualmente è lontanamente ipotizzabile. Certo che vedere Fabri Fibra, Jovanotti, J-Ax, Caparezza nello stesso video fa effetto. Tutti ancora, c’è da dire al picco di carriera.
EVERGREEN – Appassionati da tutto il mondo pop riconosceranno nelle immagini (e nei cori) Al Bano, Massimo Ranieri, Caterina Caselli, Antonello Venditti e Franco Battiato. Di questi, Caselli e Battiato non cantano più in pubblico. Tutti gli altri ancora in pista, con tour e album e nel caso dei primi due, tanti passaggi tv.
MORGAN E MANUEL – Chi l’avrebbe mai detto? Morgan, chiamato coi Bluvertigo, prende parte al brano dove canta anche Manuel Agnelli degli Afterhours. I due si sono avvicendati dietro al banco dei giudici di X Factor dopo questa partecipazione.
LE DONNE – Peculiarità italiana, quando l’emergenza chiama ci si divide. Nel caso della catastrofe del 2009, Laura Pausini volle tutte le donne del rock e pop italiano a San Siro, operazione riuscitissima. Mancò Raffaella Carrà. In un concerto per il terremoto dell’Emilia, nel 2012, la Raffa nazionale partecipò e ci fu anche la corregionale Caterina Caselli, sul palco per la prima volta da cantante dopo il suo ultimo Sanremo (1990). In “Domani”, molte delle donne che parteciparono all’evento live milanese del giugno 2009, e anche una giovanissima Malika Ayane. Curiosamente, solo Giusy Ferreri in rappresentanza delle cantanti donne uscite dai talent show.
ITALIANI FAMOSI NEL MONDO – Senza Bocelli, l’appeal del pezzo presso il pubblico nel resto del mondo poteva essere solo nelle mani di pochi altri nomi. Che però sono di peso tuttora: Laura Pausini, Tiziano Ferro, Nek e Zucchero. Un trio che non si è mai più rivisto.
ASSENTI – Qualcuno si stupirà leggendo del rifiuto di partecipare al progetto da parte di Marco Carta. Vi starete chiedendo, perché l’hanno invitato? Perché aveva vinto il Festival di Sanremo qualche mese prima ma il giovane cantante sardo amato dalle teenager di 10 anni fa aveva rifiutato. Si disse che l’assenza di Vasco Rossi fosse dovuta alla presenza di Ligabue. Ma di iniziative corali così il Blasco non ne ha mai fatte. E Pino Daniele? Dopo la querelle di Live 8 nel 2005, il compianto artista napoletano giurò di non voler fare mai più concerti o iniziative di beneficenza. Molto rumore fece l’assenza di Eros Ramazzotti. Ancora oggi uno dei cantanti italiani più amati all’estero, non si mise d’accordo con Jovanotti e la partecipazione sfumò.
Non prevenuti nemmeno Biagio Antonacci, che a 10 anni invece si appresta a fare un tour con Laura Pausini, e Renato Zero, che invece organizzò quello stesso anno un concerto a Roma per la stessa causa.
TROPPO PRESTO – I giovanissimi si chiederanno perché non furono contattati Emma, Alessandra Amoroso, Marco Mengoni, Il Volo, Fedez: tecnicamente tutti erano già in attività all’epoca ma facevano parte della folta schiera di debuttanti nel panorama pop italiano e non avevano uno “status” tale da poter rientrare nel coro di “Domani”. Complimenti a loro e a cosa sono diventati oggi.