15 Ottobre 2021

DAP, spazio dinamico che contiene arte

all’interno del Business park di via dei Missaglia, nello storico quartiere Gratosoglio, in contemporanea alla Milano Art Week ha aperto THE DAP, Missaglia Art Park, un originale spazio espositivo “dinamico”di 110 mila mq che nei prossimi mesi sarà riqualificato in un un’ottica anche di sostenibilità ambientale.

15 Ottobre 2021

DAP, spazio dinamico che contiene arte

all’interno del Business park di via dei Missaglia, nello storico quartiere Gratosoglio, in contemporanea alla Milano Art Week ha aperto THE DAP, Missaglia Art Park, un originale spazio espositivo “dinamico”di 110 mila mq che nei prossimi mesi sarà riqualificato in un un’ottica anche di sostenibilità ambientale.

15 Ottobre 2021

DAP, spazio dinamico che contiene arte

all’interno del Business park di via dei Missaglia, nello storico quartiere Gratosoglio, in contemporanea alla Milano Art Week ha aperto THE DAP, Missaglia Art Park, un originale spazio espositivo “dinamico”di 110 mila mq che nei prossimi mesi sarà riqualificato in un un’ottica anche di sostenibilità ambientale.

Fino al 14 dicembre 2021 THE DAP dei Missaglia Art Park a Milano è aperto come un nuovo luogo straordinario dedicato all’arte ,

Chi conosce Milano ne ha colto gli aspetti “trasformisti”, una città dai molteplici volti, una metropoli in continuo divenire per cui inclusione e riqualificazione sono parole calzanti.

Così anche le periferie traggono beneficio da un pulsare di iniziative e nuove storie. 

Siamo qui a raccontarvene una

all’interno del Business park di via dei Missaglia, nello storico quartiere Gratosoglio, in contemporanea alla Milano Art Week ha aperto THE DAP, Missaglia Art Park, un originale spazio espositivo “dinamico”di 110 mila mq che nei prossimi mesi sarà riqualificato in un un’ottica anche di sostenibilità ambientale.

Arte, architettura, musica, sostenibilità pronti ad abbellire di contenuti un territorio dimenticato.

Opere e installazioni, eventi culturali ludici  e gastronomici si alterneranno fino al 14 dicembre 2021 dentro The DAP.

Lo spazio è di proprietà del Gruppo Unipol, che  nell’ambito del Progetto “Inoltre- Sharing The City” insieme a OverArt e Accademia di Belle Arti di Brera e con il Patrocinio del Comune di Milano ha avviato le iniziative, partendo con un percorso espositivo dedicato al tema del secolo Art & Humanities For Climate Change

“Attualmente e nei prossimi anni – ha sottolineato Massimiliano Morrone, Amministratore Delegato di UnipolSai Investimenti SGR – stiamo lavorando su progetti immobiliari che coinvolgono la riqualificazione di oltre 300.000 mq nel semicentro e nella periferia di Milano, in parallelo ai grandi cantieri in corso di completamento nella zona di Porta Nuova.  Un compito certamente complesso ma con un obiettivo ben chiaro: investimenti sostenibili con la creazione di nuove centralità e miglioramento del contesto urbano dove i singoli edifici sono collocati. A tale scopo sarà necessario non solo favorire processi partecipativi e incrementare l’inclusione sociale, ma anche progettare radicali cambiamenti negli edifici per creare nuove destinazioni funzionali. L’iniziativa THE DAP rappresenta un esempio concreto della nostra vision: portare in un business park, arte, cultura e occasioni di socialità”.

“Con grande entusiasmo – dichiara Roberta Guaineri, assessora alla Qualità della vita del Comune di Milano – come Amministrazione comunale abbiamo patrocinato questo progetto, per cui ringrazio di cuore UrbanUp | Unipol e tutte le maestranze, tra cui tanti giovani studenti, che hanno contribuito alla sua realizzazione. Questo Art Park, che dà nuova vita a uno spazio periferico della nostra città finora inutilizzato, rappresenta un esempio virtuoso di quella collaborazione tra pubblico e privato che da sempre caratterizza la capacità di cambiamento di Milano. Una riqualificazione del nostro territorio che diventa vettore di bellezza e arte all’insegna della sostenibilità ambientale”.

 “Milano negli ultimi anni – sottolinea invece l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha saputo apprezzare e valorizzare le forme di creatività contemporanea più fresche e innovative, che spesso abitano quartieri lontani dal centro e per questo risultano ancora più preziose e significative. La crescente presenza del segno artistico contemporaneo in spazi decentrati e non convenzionali è una tendenza sempre più evidente nello sviluppo urbano della città, e Milano ArtWeek accende un faro sulle molte iniziative che prendono vita nella settimana della Fiera internazionale Miart, dimostrando come la città sia consapevole, e si senta partecipe, di tutto ciò che caratterizza la sua programmazione culturale”.

“OverArt – dichiara il suo presidente Ugo Macola – condivide con il Gruppo Unipol l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione di contesti periferici cittadini anche attraverso interventi culturali ed artistici. L’apertura di THE DAP è per noi il momento e il luogo ideale per la mostra Rinascita realizzata dalla nostra associazione insieme all’Accademia di Brera. Con Rinascita intendiamo ancora una volta promuovere le Arti e i giovani Artisti oltre ad avvicinare all’Arte nuovi appassionati”.

THE DAP: OPERE E INSTALLAZIONI

Ad “ospitare” questa installazione il padiglione costruito con il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018 e progettato dagli studenti di Yacademy con la prestigiosa curatela dell’architetto Michele De Lucchi e dello Studio AMDL CIRCLE.

Every Bee is a sun

Tomáš Libertíny

Facciata: Illustrazione grafica

‘’Le api ci insegnano che costruire pensando e pensare costruendo è parte del nostro essere naturali abitanti del pianeta blu.  Non solo è urgente salvare le api. Dobbiamo agire come le api. Dobbiamo imparare dalle api’’

Gianluigi Ricuperati e Tomáš Libertíny

Tensione 300 

Carlo Ramous

In questa monumentale scultura (1978, ferro, cm 300x120x75) la tensione dinamica e la presenza plastica convivono; la spazialità geometrica è parzialmente esaltata e contraddetta da un sapiente gioco di equilibri in grado di sfidare la pesantezza e la rigidità del materiale utilizzato.

Forest God 

Tomas Libertiny

Questa monumentale opera d’arte è stata realizzata in collaborazione con 60.000 api, invitate dall’artista a costruire la loro struttura a favi di cera d’api intorno alla struttura fatta di rami di legno. Assistita dalle frequenti ispezioni e interventi dell’artista e apicultori, la colonia è stata impegnata a realizzare e interpretare questo ritratto del Dio della Foresta per un periodo di 6 mesi nel 2021. La scultura di cera d’api è fragile ma estremamente stabile su se’ stessa. La cera d’api naturale è uno dei materiali naturali più durevoli e potenzialmente in grado di durare migliaia di anni senza deteriorarsi. La struttura è integrata in un frigorifero per l’esposizione di cibo come riferimento ai cambiamenti ambientali e all’urgenza di un’azione.

Life on Mars?

Daniele Daminelli (fondatore di Studio2046)

Installazione site specific, Life On Mars? (omaggio a David Bowie) riflette sul processo di depauperamento delle risorse del nostro pianeta. Un’opera sociale e partecipativa, ambiente fiabesco che invita il visitatore a divenire protagonista dell’opera facendosi portavoce del suo messaggio. Il colore diventa veicolo di trasformazione inducendo il pubblico a riscoprire l’importanza di un rinnovato rapporto tra uomo e natura.

Materiale: 35 tonnellate di ghiaia Rockcolor Pink Rosa, pietre naturali sottoposte a colorazione con vernici e pigmenti eco sostenibili.

E-Totem

Dario Tironi

L’opera ( 2021, alluminio verniciato, cm 180x50x45), parte di una serie iniziata nel 2019, è una scultura che ci riporta agli elementi devozioni originari di culture arcaiche, re-interpretati in un’ottica contemporanea attraverso  il riferimento agli aspetti consumistici della nostra società.  E-totem è strutturata come una colonna composta da elettrodomestici e dispositivi elettronici sovrapposti ed assemblati seguendo un preciso ordine, una verticalità e una modulazione quasi anatomica delle parti, che ne evidenziano l’aspetto sacrale come oggetto divinatorio. Il modello di sviluppo capitalistico basato sulla produzione e il consumo sempre maggiore di merci assume infatti oggi la sembianza di un vero e proprio credo ideologico e i dispositivi che usiamo quotidianamente sono il simulacro di questa fede. I beni di consumo, creati con un design accattivante e con colori appariscenti, vengono visti non più come superflui ma come indispensabili per definire l’identità e per manifestare la nostra posizione nella società. Il materialismo entra nella sfera della spiritualità.

Bagnante Contaminata

Dario Tironi

 L’opera (2019, resina e oggetti, cm 50x180x60) è nata nell’ambito di un progetto commissionato da un’azienda operante nel settore delle terme, contestualmente alla trasformazione delle politiche riguardanti l’utilizzo delle plastiche nei centri termali e la loro sostituzione con materiali meno inquinanti. L’acqua, da sempre associata all’idea di purezza e di benessere, è l’elemento in cui è nata la vita ed è indispensabile per gli esseri viventi.  Alla luce dei cambiamenti climatici e delle crescenti problematiche ambientali è sempre più evidente come essa sia una preziosa risorsa da salvaguardare in quanto recettore di sostanze inquinanti che inevitabilmente poi vengono assorbite dagli organismi, tra i quali anche l’uomo. Una di queste materie è la plastica e in particolar modo i contenitori di liquidi che sono tutt’oggi molto utilizzati anche per il trasporto dell’acqua stessa. L’opera nasce dall’idea di mettere in relazione questo elemento con il corpo umano, che è anch’esso contenitore, un involucro vuoto che solo attraverso l’acqua può esistere e prendere forma. La purezza e la trasparenza sono tuttavia minate da elementi estranei che ne viziano la sostanza: oggetti, involucri, bicchieri e frammenti creano un micro-mondo cristallizzato all’interno del corpo. L’acqua è per natura mobile, si sposta con ciclicità passando anche attraverso gli esseri viventi e collega fisicamente tutta la biosfera come un unico organismo.

Soggiorno Climatico

Sara Marioli

Il lavoro (2021; legno di larice, metallo, cielo ; 200 x 100 x 80 cm) nasce dall’esigenza poetica di cambiare la visione delle cose: attraverso l’opera l’artista muta il punto di vista sul mondo. Modifica l’oggetto in funzione della fruizione della persona che si troverà coinvolta nell’esperienza. Il bianco sottolinea la deformazione surreale dell’oggetto che porta altrove, perdendo in parte la sua utilità prende vita e diventa un tutt’uno: oggetto, persona e paesaggio.

Rinascita

Mostra d’arte di 89 opere realizzate per THE DAP da 34 giovani studenti ed ex studenti diplomati all’Accademia di Belle Arti di Brera e selezionate da un Comitato scientifico composto dal professor Stefano Pizzi e dal professor Vittorio Corsini dell’Accademia e da esperti d’arte dell’associazione no profit OverArt. Perché “Rinascita”? la parola Rinascita, una delle più belle parole del vocabolario italiano, ha ispirato uno dei movimenti più importanti della ns storia plurimillenaria: il Rinascimento. L’Innovazione, la tecnologia non hanno coscienza, ma l’uomo si e gliele deve offrire.

QUANDO: fino al 14 dicembre 2021

DOVE: via dei Missaglia 97 Milano

ORARI: da martedì a venerdì 12.00 –  20.30 – sabato 10.30 –  19.00

Domenica e lunedì chiuso.

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Picture of Alessandra Fenyves

Alessandra Fenyves

Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Milano, Alessandra ha formazione cosmopolita. Milanese di origini ungheresi, ha vissuto due anni a Londra, per poi passare a Monaco di Baviera e a New York. Oggi vive e lavora in Italia come head hunter nei settori fashion, wellness & retail per i brand internazionali più prestigiosi. Da sempre interessata all’alta ristorazione, nel 2012 inizia a supportare eventi food e associazioni di cuochi stellati e a scrivere articoli sul mondo degli chef ma anche di moda e lifestyle, come potete vedere sul suo blog www.tastefollies.com. Mondana, viaggiatrice e attenta a tutti i trend dei suoi ambiti preferiti è l'inviata sul campo perfetta per The Way Magazine.
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