Come nel 2007 al Sanremo di Pippo Baudo e Michelle Hunziker, due artisti romani si ritrovano in gara al Festival della canzone italiana. Sono Daniele Silvestri e Simone Cristicchi. 12 anni fa Cristicchi vinse con “Ti regalerò una rosa” e Silvestri portò “La Paranza”, due successi che il pubblico ricorda ancora oggi.
SIMONE – “ABBI CURA DI ME”, la prima raccolta dei più grandi successi di Simone Cristicchi in uscita il prossimo 8 febbraio (Sony Music / Legacy Recordings / Dueffel Music Srl). È possibile pre ordinare il disco al seguente link: https://lnk.to/abbicuradime.
L’album, oltre a racchiudere le canzoni più celebri del cantautore romano, conterrà anche due inediti tra cui “Abbi cura di me”, il brano con cui Simone Cristicchi sarà in gara al 69° Festival di Sanremo diretto dal Maestro Roberto Rossi.
«Nei versi della canzone, ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio – racconta Simone Cristicchi – Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto».
Il brano che dà il titolo al disco e che Simone Cristicchi porterà sul palco dell’Ariston è stato scritto dall’artista con Nicola Brunialti e Gabriele Ortenzi con la produzione artistica di Francesco Musacco ed esecutiva di Francesco Migliacci.
Questa sarà la quinta volta di Simone Cristicchi al Festival di Sanremo. La prima partecipazione nel 2006 quando il cantautore, al suo esordio, gareggiò nella sezione Giovani con il brano “Che bella gente”. L’anno successivo tornò da Campione con “Ti regalerò una rosa”, vincendo la kermesse e aggiudicandosi anche il “Premio della Critica Mia Martini” e il Premio Sala Stampa Radio-Tv. Nel 2010 si presentò a Sanremo con “Meno Male” e nel 2013 con “La prima volta (che sono morto)” e “Mi manchi”.
Oltre ai successi presentati negli anni al Festival di Sanremo, il nuovo progetto discografico di Simone Cristicchi ripercorrerà tutta la sua straordinaria carriera partendo dai giorni nostri fino ad arrivare agli esordi nel 2005 con il tormentone “Vorrei cantare come Biagio”. Un viaggio alla scoperta e alla riscoperta del mondo versatile e dalle mille sfaccettature di questo eclettico artista, che ha fatto della sottile ironia unita alla riflessione profonda la sua cifra stilistica.
Questa la tracklist di “ABBI CURA DI ME”: “Abbi cura di me”, “Lo chiederemo agli alberi”, “Ti regalerò una rosa”, “Studentessa universitaria”, “L’ultimo valzer”, “La vita all’incontrario”, “La prima volta (che sono morto)”, “Meno male”, “Vorrei cantare come Biagio”, “La cosa più bella del mondo”, “Laura”, “Magazzino 18”, “Angelo custode”, “L’Italia di Piero”, “Fabbricante di canzoni”, “I matti de Roma”, “Genova brucia”, “Che bella gente”, “Cellulare e carta sim”, “Mi manchi”, “Insegnami”.
Proseguono, inoltre, le riprese di “Happy Next – alla ricerca della felicità”, il nuovo documentario di Simone Cristicchi per la regia di Andrea Cocchi. In questo suo nuovo lavoro, il cantautore cerca di rispondere in maniera personale e originale alla domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: “che cosa è veramente la felicità?”, attraverso i racconti di diversi personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, ma anche di gente comune.
Da sempre attivo anche sulla scena teatrale, Simone Cristicchi (anche direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2017) tornerà dopo 6 anni di assenza al Festival 2019 con in dote oltre 600 repliche teatrali, registrando frequenti sold out da “Magazzino 18” all’attuale “Manuale di volo per uomo“. Nel monologo, diretto da Antonio Calenda, Simone Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza. Per maggiori informazioni su date e altri spettacoli che vedono protagonista Simone Cristicchi: www.simonecristicchi.it.
DANIELE – Daniele Silvestri sarà sul palco della 69esima edizione del Festival di Sanremo con “Argento Vivo”. Uno dei più apprezzati artisti che la musica italiana ha saputo proporre negli ultimi anni, torna all’Ariston a distanza di 24 anni esatti dalla sua prima memorabile apparizione, quando, poco più che ventenne, munito di cartelli nel 1995 cantava tra le Nuove Proposte “L’uomo col megafono” seduto su uno sgabello (l’anno precedente era stato a Sanremo Giovani con “Voglia di Gridare”).
Un segno indelebile lasciato poi in tutte le sue successive esibizioni, che hanno sempre scosso la rassicurante atmosfera del Teatro Ariston ora per i testi (nel 1999 con “Aria” Daniele cantava di un ergastolano, come se fosse normale parlare di carcere a Sanremo), ora per l’estro (nel 2002 “Salirò”, sull’archetipo di toccare il fondo e poi risalire, ha fatto la storia anche per il balletto di Fabio Ferri), ora per l’ironia (nel 2007 “La Paranza” aveva nel testo apparentemente spensierato riferimenti alla cronaca del periodo, dall’arresto del boss Provenzano al delitto di Cogne), ora per l’impegno (2013 “A bocca chiusa” raccontava di manifestazioni e diritti).
E proprio giochi di parole e poesia, ironia e impegno sono i punti di forza della musica di Daniele Silvestri che torna a Sanremo tra batteria e orchestra con “Argento Vivo”. Silvestri è attualmente a lavoro sul suo nono album e in partenza in autunno per il suo primo tour nei palasport.