La 41ª edizione della Dakar si correrà dal 7 al 17 gennaio 2019, in un circuito che inizierà e culminerà a Lima. L’edizione del 2019, progettata interamente attorno ai panorami peruviani, si annuncia come una delle più interessanti della storia di questa competizione, offrendo una gran varietà di terreni e paesaggi.
Auto in azione durante la Dakar 2018 © Frederic Le Floc’h / DPPI
Partirà a gennaio 2019 la più importante off-road del mondo che ospiterà 334 veicoli, sarà trasmessa in 190 paesi del mondo e permetterà al Perù, il quale dispone di una grande varietà naturale e culturale, di far conoscere alcuni dei suoi aspetti più inediti. Per la prima volta nella storia della competizione il percorso si svolgerà in un solo paese, precisamente nel Sud del Perù, dove si trovano meravigliosi deserti, impressionanti canyon, vulcani e vallate, incantevoli uliveti e vitigni, da cui si ricava la bevanda nazionale: il Pisco.
Il prossimo 7 gennaio tutti i veicoli lasceranno la capitale, Lima, per avviarsi verso la prima prova speciale della 41°edizione della Dakar. La prima tappa di 331 km sposterà tutta la carovana da Lima a Pisco, con un primo assaggio di sabbia e di dune. Successivamente, il rally proseguirà con la seconda tappa, in un tracciato che condurrà i piloti dagli aromi di Pisco a San Juan de Marcona, località sulla Panamericana meridionale, incastonata tra ampie spiagge e acque turchesi. Il tragitto prevede poi l’approdo dei piloti alla Città Bianca, Arequipa. Patria di eccellenti personalità e artisti peruviani, culla della storia e polo gastronomico circondato da una natura sorprendente. Si giungerà successivamente a Moquegua, affascinante combinazione di gole, zone desertiche, aree rocciose e fertili suoli, un luogo iconico sulla Ruta de Pisco, e infine a Tacna, una cittadina tra valli e deserti meglio conosciuta come la Città Eroica, grazie alla sua storia e all’attaccamento alla nazione dei suoi abitanti.
Il percorso su cui si svolgerà la competizione è stato concepito con le autorità locali, rispettando le zone più sensibili dal punto di vista del patrimonio naturale, culturale e archeologico. Inoltre si realizzerà una campagna di sensibilizzazione dedicata al pubblico, affinché si segua la competizione nelle apposite aree, in sicurezza e nel pieno rispetto l’ambiente circostante.