Dal 6 al 9 dicembre Sanlorenzo, eccellenza della nautica a livello internazionale, ha partecipato in qualità di partner ad Art Basel Miami Beach 2018. L’azienda che nel corso degli anni ha spinto sempre più in là i propri confini, abbracciando linguaggi e forme espressive di realtà affini come il design e l’arte, ha infatti recentemente firmato un accordo di global partnership con Art Basel, la fiera d’arte moderna e contemporanea più significativa sulla scena internazionale, che la vedrà partecipare come partner esclusivo, nel proprio settore, agli appuntamenti annuali di Hong Kong a marzo, Basilea nel mese di giugno e Miami Beach a dicembre.
In occasione di Art Basel Miami Beach 2018, Sanlorenzo ha scelto così di presentarsi all’interno della Collector Lounge omaggiando un noto artista italiano, Alberto Biasi, tra i principali esponenti dell’arte ottico cinetica, con una coinvolgente installazione realizzata dall’art director dell’azienda Piero Lissoni in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte.
Rae Hicks è nato a Brixton, Londra 1988, ed è cresciuto a Bath, nel Somerset. Nel 2012 ha conseguito la laurea in Belle Arti presso Goldsmiths, durante il quale ha rinviato a trascorrere un anno alla HFBK di Amburgo, in Germania, con il prof. Anselm Reyle. Si è laureato al MA Painting Program al Royal College of Art nel 2018. È stato in precedenza selezionato per il Griffin Art Prize (2013) ed è stato premiato al John Mere’s Painting Prize (2014). Ad Art Basel a Miami è stato esposto presso AucArt (www.aucart.com).
Le prossime mostre saranno alla ThreeWorks di Scarborough insieme a James Collins e Sungeo Jeong in primavera, e una presentazione personale ai Marvin Gardens, New York, il prossimo ottobre.
A proposito del suo lavoro:
“Attualmente sono attratto da forme che ritengo siano state abusate nella creazione di immagini, comprese le materie pittoriche tradizionali o cliché come la natura morta o lo skyline così come i fenomeni quotidiani come finestre, pianeti e automobili. per dare loro una certa fondatezza, è attraverso questo processo di raddoppiamento e intensificazione del processo di esame che spero di raggiungere varie trasformazioni delle forme e delle loro interrelazioni, dando a questi soggetti nuovi contesti e più complessi insiemi di suggestioni.
Tuttavia, non è solo questo che mi interessa, ma anche l’idea di una risposta diretta e non complicata ad ambienti immediati, dove queste forme si trovano principalmente. È forse in questo approccio che un rapporto meno ovvio con l’esperienza viene portato alla luce, al di fuori delle parentele della critica stabilita e della percezione ereditata”.