Con Alfredo Rodriguez, pianista da lui lanciato al Montreaux Jazz Festival, Quincy Jones si è reso protagonista di una performance improvvisata che ha fatto il giro dei media mondiali. Appena atterrato in Italia, qualcuno lo ha fatto accomodare al piano. “Suono tutto perché arrivo dal jazz” dice il grande maestro americano, classe 1933, che oltre ad aver prodotto il disco più venduto di tutti i tempi, Thriller di Michael Jackson, è davvero una delle ultime leggende viventi.
Negli anni 60 ha lavorato con i più grandi artisti dell’epoca, come Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Peggy Lee, e successivamente ha scoperto Will Smith e creato USA For Africa, la superband di We Are The World.
Questa settimana, la 45esima edizione di Umbria Jazz, il festival italiano di jazz più leggendario, ha premiato una leggenda di 85 anni attribuendole il primo Umbria Jazz Award. Brani della sua storia sono stati suonati dall’Umbria Jazz Orchestra davanti a 4mila persone all’Arena Santa Giuliana di Perugia mentre il titolo è stato consegnato alla leggenda di Chicago direttamente dalle mani di Tony Renis, uno dei più famosi compositori italiani residenti in USA, e il patron della manifestazione, Carlo Pagnotta.
A esibirsi: Noa, Dee Dee Bridgewater, Ivan Lins, Paolo Fresu, Pedrito Martinez, Alberto Rodriguez, Patti Austin e il gruppo gospel Take 6.
Foto tratta dal sito ufficiale di Umbria Jazz 2018.