Per la prima volta a Roma una controcultura, ormai diventata ampiamente mainstream, entra di diritto al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, fino all’1 ottobre 2017.
Il progetto nasce da alcuni concetti fondamentali della ricerca di Paulo Lucas von Vacano sulla controcultura Street e tutte le sue declinazioni. Come scrive nel catalogo “La strada osserva. La strada governa […] Scegliere la creatività a discapito della criminalità è una posizione che incentiva l’arte, la musica e lo sport. La rivoluzione avviene quando la strada entra nel museo e il museo si trasferisce nella strada. Chi sopravvive alla strada governa il mondo!”
OBEY E IL KEITH CANCELLATO – La sezione dal titolo “Street Art Stories” ospita una selezione di artisti e opere che – riuniti sotto la stessa visione – permettono allo spettatore di avere una panoramica più chiara possibile della nascita e dell’evoluzione del fenomeno della Street Art. Appena entrati si viene colpiti dall’installazione site specific dell’artista franco americano WK Interact che, con il suo lavoro di ben 14 metri di ampiezza, ha dato vita a una scena simbolo della sua ricerca dinamica. Poi, oltre ai rinomati mosaici dell’artista francese Invader che hanno invaso le strade di Roma nel 2010, si può osservare Middle East Mural, una maxi tela grande più di 10 metri di Shepard Fairey aka Obey the Giant che viene esposta per la prima volta in Europa, accompagnata da più di trenta pezzi mai esposti a Roma in grado di dare una visione tout court sul lavoro di uno dei più famosi artisti americani. Si prosegue poi con Keith Haring Deleted, una testimonianza fotografica di Stefano Fontebasso De Martino a cura di Claudio Crescentini, con in mostra una serie di foto, presenti nella collezione del MACRO – CRDAV, relative all’intervento di Keith Haring sul Palazzo delle Esposizioni (1984), successivamente “cancellato” in occasione dell’arrivo del Presidente Gorbaciov nella Capitale.
Consigliamo di vedere questa mostra perché è un passo importante nel cambiamento della considerazione del mondo dei graffiti. L’allestimento di Cross the Streets porta fin dentro il museo il linguaggio della Street Art: per l’occasione il MACRO viene contaminato da elementi leggeri e temporanei, dalla segnaletica orizzontale che dalla strada entra direttamente nella sala grande.
MACRO, MACRO Via Nizza – ROMA
Chiuso lunedì