Una settimana ricchissima di eventi a MARE CULTURALE URBANO, il centro di produzione artistica in via G. Gabetti 15 a Milano che ha ospitato gli eventi di JAZZMI. All’interno della cascina del ‘600 di zona San Siro sono arrivati i maestri del contrabbasso ATTILIO ZANCHI, ARES TAVOLAZZI e MASSIMO MORICONI.



Il duo composto dalla cantante Emilia Zamuner e dal contrabbassista Massimo Moriconi è in tour dal vivo per presentare il progetto “Duets… dalla canzone al jazz” con un repertorio fatto di standard, famose canzoni italiane e brani originali.
Emilia Zamuner, napoletana di 26 anni, ha già collezionato collaborazioni importanti e un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. È stata selezionata, come unica artista italiana, tra le finaliste del prestigioso “Ella Fitzgerald Competition” di Washington, aggiudicandosi il secondo premio. Nel 2016 si è classificata al primo posto del prestigioso “Premio Internazionale Massimo Urbani” e nello stesso anno ha aperto il concerto di Diana Krall all’Arena Flegrea a Napoli, che l’ha presentata sul palco come “a wonderful voice”. Massimo Moriconi, celebre bassista di Mina, ha registrato oltre 350 dischi e ha collaborato con i mostri sacri del jazz, tra cui Chet Baker, Billy Cobham, Phil Woods, Lee Konitz, Armando Trovajoli, LelioLuttazzi e con i grandi nomi della canzone d’autore, da Fabio Concato a Fiorella Mannoia.
Sul palco del locale milanese anche il trio formato da Roberto Olzer (pianoforte), Attilio Zanchi (contrabbasso) e Francesco D’Auria (batteria e percussioni). I tre musicisti, protagonisti di produzioni e collaborazioni di altissimo livello, hanno dato vita a questa formazione mettendosi in gioco come strumentisti, compositori e arrangiatori ispirati dalle sonorità del romanticismo di Chopin e Schumann e attingendo alla musica popolare e a standard di grande immediatezza e verve ritmica.


Roberto Olzer è pianista e organista di livello internazionale. La rivista giapponese Jazz Critique Magazine ha conferito al suo disco «Steppin’ Out» il primo posto assoluto per la qualità della produzione nella categoria jazz strumentale. Attilio Zanchi è uno dei maestri del jazz italiano e internazionale. Ha studiato e suonato con artisti del calibro di Dave Holland Sam Rivers, Jimmy Giuffré, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Jack de Johnette, John Abercrombie, Franco D’Andrea, Paolo Fresu e Tino Tracanna. Ha registrato oltre 100 dischi (di cui 7 con progetti a suonome), ha tenuto più di mille concerti e si esibisce nei festival più importanti in tutto il mondo. Francesco D’Auria è batterista, percussionista e compositore. Suona con musicisti come Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Tony Scott, Garrison Fewell, Uri Caine, Gabriele Mirabassi, Michel Godard, Andrea Dulbecco e tanti altri.
Sempre in duo si sono esibiti il giovane e già affermato pianista Leo Caligiuri e il leggendario contrabbassista Ares Tavolazzi, con un concerto fatto di sonorità raffinate affidate all’interplay creato dalla complementarità di contrabbasso e pianoforte.

Leo Caligiuri, parmense, è un giovane talento che ha già al proprio attivo una serie di collaborazioni prestigiose: da Flavio Boltro a Stefano Di Battista, da Enrico Rava a Mario Biondi. Ares Tavolazzi, storico membro degli Area, è da anni protagonista di alcuni tra i più importanti progetti musicali della scena italiana (Francesco Guccini, Mina, Paolo Conte, Vinicio Capossela). Ha suonato con jazzisti del calibro di Lee Konitz, Enrico Rava, Stefano Bollani, Franco D’Andrea, Enrico Pierannunzi e Roberto Gatto.


Tommaso Starace Trio feat. Ares Tavolazzi è invece una formazione, guidata dal sassofonista italo-australiano Tommaso Starace, attivo da anni sulla scena jazzistica londinese ed europea come band leader e sideman, rivisiterà composizioni di Thelonious Monk, John Coltrane, Nat Adderley e Bobby Timmons, oltre a proporre alcuni brani originali del leader. A comporre la line-up, Tommaso Starace (sassofoni), Ares Tavolazzi (contrabbasso) e il batterista Tommy Bradascio.

La pianista e compositrice slovena Kaja Draksler, accompagnata dal NovaraJazz Collective si esibisce in composizioni libere e improvvisative, lavorando su differenti strutture e logiche musicali. Il NovaraJazz Collective interviene con improvvisazioni legate al mondo del free jazz e a tutta l’arte libera degli anni ’60 e ’70, con uno sguardo sempre attento alla tradizione musicale del jazz, rielaborandola e riproponendola secondo i canoni moderni. Draksler porta sul palco austerità, finezza e tenacia grazie al suo piano fluido, che trasmette la musica in trame ricche e luminose.