Ha individuato le centraline dove si misura l’inquinamento di Milano e ci ha portato la sua arte. The Way Magazine ha seguito Michele Penna nelle sue ultime inziative artistiche in Lombardia, ma questa di “Oxygen” è davvero una performance-installazione unica nel suo genere. Il progetto di street art a tutti gli effetti prevede l’applicazione di scatolette al verde cittadino, dove si trova una valvola per “rilasciare ossigeno”, una provocazione per sensibilizzare i passanti sull’irrisolto fenomeno dell’inquinamento.
Sul profilo Instagram di Michele Penna anche l’evidenza (in video) delle installazioni nascoste nel verde di queste aree cittadine (per ora a Milano) dove sono state installate le scatolette, con il QR code che rimanda al video di YouTube dove l’artista descrive il progetto.
Ci racconta Michele Penna: “L’idea è nata con l’intento di voler far capire che non bisogna dare per scontato tutto ciò che ci fa sopravvivere, come l’ossigeno. Purtroppo il progresso ci ha portato a non tener conto dei danni che l’inquinamento sta facendo sull’ambiente. Solamente nell’ultimo decennio si sta sensibilizzando l’opinione pubblica sul serio ma ancora molto dobbiamo fare. Gas di scarico delle macchine, industrie, raffinerie e altro ancora stanno avvelenando l’aria che respiriamo. Questa mia installazione è una provocazione: per poter ottenere più ossigeno dagli alberi basta semplicemente premere un pulsante, magari fosse così”.
Le scatolette, per ora applicate al verde cittadino solo a Milano, sono state sistemate nei pressi delle centraline dove l’Arpa, l’agenzia territoriale della protezione ambientale, misura costantemente i livelli di inquinamento.
Le opere Oxygen si trovano in viale Liguria, Porta Venezia e bastioni, Città Studi e parco adiacente, NoLo (Nord Loreto) in piazza Morbegno e viale Marche.
Michele racconta: “In primavera verranno rimosse e messe all’asta, il ricavato andrà ad una associazione che si occupa di problemi ambientali di cui comunicherò presto il nome”.
Riccardo Gaffuri e Pascal Locatelli hanno aiutato l’artista che la settimana scorsa in una notte ha applicato le centraline self-made in giro per la città.
“Mi piace con questa iniziativa – dice Michele Penna – chiudere il cerchio sul mio vero intento di sensibilizzazione, che sin dall’inizio del mio percorso artistico ha sempre coinvolto temi cari all’ambiente. Le mie prime opere erano tutte in materiale riciclato e questo tipo di installazione mi permette di accostare anche alla street art il mio pensiero. Che è sempre quello del rispetto per ciò che ci circonda”.