Si parla dei primi anni del 1600 ma è come vivere in un film, tra thriller e horror, con accenni splatter. Caravaggio, o meglio, Michelangelo da Merrisi detto il Caravaggio, ha come tutti sappiamo una biografia fitta di delitti, trionfi e misteri. E la mostra che apre oggi alla Permanente di Milano gli esplora tutti questi abissi, e questi picchi. Ma non è una mostra sulla sua arte, ma sulla sua vita.
Con il collaudato metodo dell’esperienza immersiva, ma questa volta si è più catturati dalle avventure che dalle tele (rispetto a Chagall di qualche mese fa), la voce narrante procede nell’avventuroso mondo di Caravaggio tra Cinquecento e Seicento, quando morte e miracoli andavano di pari passo nelle città italiane.
Il merito artistico del genio lombardo scappato a Roma, Napoli e Malta è ben messo in rilievo nelle 4 ambientazioni cronologiche che le guide audio vi inviteranno a visitare. Bello il passaggio in cui è svelato finalmente in modo chiaro il suo famigerato tocco magico del “chiaro-scuro” (partiva dalla tela dipinta di nero, semplicemente) e molto avventuroso e romanzato risulta tutto il percorso.
Una nuova esperienza multimediale di altissima tecnologia e spettacolarità in cui si potrà ripercorrere, in 45 minuti con l’ausilio di 16 video proiettori, filmati originali e speciali cuffie fanno il resto per l'”esperienza” ideata da MondoMostre Skira, prodotta da NSPRD per Experience Exhibitions con la consulenza scientifica di Rossella Vodret e il Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali.
Gli organizzatori dicono che questa tappa è ideale proseguimento della grande mostra Dentro Caravaggio (Palazzo Reale ottobre 207 – febbraio 2018), risultato di un lavoro interdisciplinare che ha visto oltre 50 professionisti di 5 nazionalità diverse mettersi assieme. Ci sono intuizioni ed espedienti di curatori, registi, architetti, scenografi, sceneggiatori, attori, musicisti, performers, effettisti, maghi del 3D mapping, cineasti, che hanno escogitato tutte le tecniche più realistiche per portare sugli schermi contemporaneamente atmosfera, arte e vivacità storica.
Si vedono anche opere di privati o raramente ammirate, disseminate in giro per musei e collezioni. Bello anche il ripercorrere con immagini reali i luoghi di vita del maestro, che poi finì in povertà, morto su una spiaggia. Ce n’è abbastanza per appassionarsi al romanzo. Ma per capire la sua arte, i metodi d’accesso restano altri. Qui si parla di vita, e va bene così.
la campagna di Caravaggio in Lombardia, lo studio d’artista di una Milano flagellata dalla peste, la Roma dei vicoli di Piazza Navona, del Palazzo nobiliare dove viene accolto dal suo mecenate Cardinal Del Monte, dei postriboli che frequentava, fino alla fuga verso Napoli, sempre protetto dai Marchesi Colonna e al viaggio a Malta, poi alla nuova fuga in Sicilia dove lascia tracce indelebili di capolavori per ritornare a Napoli, diretto a Roma, dove non arriverà mai.
Caravaggio Oltre La Tela
Museo La Permanente Milano (MM TURATI), fino al 27 gennaio 2019.