Bugo, definito dal The Guardian “l’inafferrabile rivoluzionario della canzone italiana” sarà impegnato questa sera nella finale del Festival di Sanremo con il brano È invece sì che è una canzone che lo rappresenta in tutte le sue sfaccettature con richiami a personaggi che hanno segnato il suo percorso di artista e uomo: da Celentano, a Ronaldo fino a Ringo Starr, attraverso l’autocitazione “Cristian cresci, stai su dritto”. La melodia che sposa l’attitudine rock che Bugo si porta addosso come una seconda pelle dagli esordi, lontani ma sempre attuali, caratterizzano la canzone. Ma non c’è solo Bugo con le sue doti caratteriali, c’è anche il mondo che circonda lui e noi e che potrà riconoscersi nel cuore della canzone: a qualsiasi età, in qualsiasi momento, sempre e comunque non si possono lasciare andare i sogni; bisogna tenerli stretti e crederci.
Proprio sulla sua partecipazione al festival di Sanremo ci ha raccontato che:
«Io voglio cantare con il mio modo di essere, se vogliamo anche con il mio modo di essere impreciso e voglio soltanto cantare la mia canzone, che Bugo piaccia o no. Avendo fatto tre esibizioni, la prima è stata più un prendere confidenza con lo spazio visto che stiamo giornate intere chiusi in questi box che seppur magnifici siamo comunque sempre chiusi e poi andiamo sul palco senza pubblico, poi la seconda volta con i Pinguini è andata meglio e ieri sono cresciuto ed ho fatto sicuramente meglio.»
Anche in questo festival non sono mancati i riferimenti a quanto successo lo scorso Sanremo con Morgan, infatti lo stesso Bugo ha pubblicato un post nel quale ha detto:
“Ciao ragazzi, parto dalla fine dicendo che mi sono rotto. Lo dico perché è da un anno che leggo qualsiasi cosa su di me che nulla c’entra con la musica e non ho mai replicato. Capisco la libertà di parola, è un diritto sacro e la rispetto, ma quando i giornalisti musicali usano come scusa una cosa accaduta più di un anno fa per schernirmi, allora siamo oltre all’ambito delle chiacchiere da bar. Sono qui al Festival per parlare di musica. Lo so che è un anno difficile per tutti e fare un disco è un lavoro delicato, soprattutto ora. Mi dispiace che non si parli di questo e che invece ci si continui a chiedere dove sia Bugo. Bugo è qui, io sono qui, non sono mai andato via. Mi sono solo allontanato dalla pazzia e dall’opportunismo. Forse questo non fa notizia, né click, ma questo sono io. Non sono il più intonato di tutti, ma di certo sono più sincero di molti. Bugo è qui”.
Proprio su questo suo post Bugo ha precisato che:
«Il post è venuto dopo un pò di stanchezza essendo qui da un pò di giorni, in una situazione particolare e tornare dopo un anno e vedevo che i primi articoli nei quali io parlavo di musica riportavano sempre quell’episodio. Va bene che è stato un avvenimento che ha cambiato la mia vita, va bene parlarne per due mesi dopo il festival ma ancora dopo un anno vuol dire che la mia musica, per alcuni, non è stata importante ed ho sofferto tanto e quel post è stato uno sfogo e credo che la mia musica quest’anno sia stata un pò offuscata da quell’episodio e per un artista è un pò pesante.»
E invece sì è incluso in Bugatti Cristian, uscito Venerdì 5 Marzo su etichetta Mescal, distribuito Sony: https://smi.lnk.to/BugattiCristian contiene cinque nuove canzoni – E Invece Sì, Meglio, Come Si Fa, Videogame, O Che Cosa – oltre alle nove incluse in Cristian Bugatti.
Nell’album è contenuta anche Sincero, nella versione con Morgan e lo stesso Bugo ci ha tenuto a precisare che:
«Ho lasciato Sincero nella versione con Morgan perchè è bellissima così, originariamente la canzone era cantata solo da me, avendola scritto io, ma la stessa cosa vale per il pezzo che ho fatto con Ermal Meta e i Pinguini tattici Nucleari che sono in questo re pack. Non ho mai pensato di non inserire Morgan perchè artisticamente è bellissima. Questo mio nuovo progetto si ricollega a quelli precedenti per i produttori che sono Simone Bertolotti e Andrea Bonomo con i quali ho iniziato questo percorso nel 2018 e quindi mi sembrava sensato tornare al festival e continuare con loro un percorso fantastico sia per quanto riguarda la scrittura che per gli arrangiamenti e anche di scelte delle canzoni»
Nell’album, Meglio vi avvale del fet. dei Pinguini Tattici Nucleari che hanno affiancato Bugo durante la serata delle cover, nell’interpretazione di Un’Avventura di Lucio Battisti.
Proprio sui Pinguini Bugo ci ha detto che
«Con i Pinguini tattici nucleari è nata una bella amicizia già dallo scorso festival, poi con Riccardo abbiamo giocato con la nazionale cantanti ed abbiamo fatto i giudici alla finale di Castrocaro e quando ho scritto Meglio ho pensato che la sua poetica fosse perfetta per quello che racconto nella canzone e l’ho fatta sentire. Gli è piaciuta molto e l’abbiamo incisa insieme. Poi in questo Festival, quando ho scelto Battisti per la serata delle cover, mi è venuto naturale chiamare loro che sono grandissimi fan di Lucio Battisti»
Su Videogame e O che cosa, altre due canzoni contenute nell’album Bugo ci ha detto:
«Videogame vede l’uso del vocoder diversamente dalle altre canzoni dell’album che sono molto pulite. Ho voluto fare un disco dove la mia voce fosse più limpida possibile, infatti in tutte le altre canzoni compresa “È invece si” è molto chiara. Invece Videogame essendo una canzone molto particolare, se vogliamo vicina a Sincero come sonorità, ho voluto usare il vocoder per inserirla nel mondo dei videogame, quasi un tributo a quel mondo analogico del commodore o Mario Bros per esempio. “O che cosa” invece è molto vicina a “È invece sì” e “Fuori dal mondo” che sono le canzoni più classiche . In “O che cosa” c’è questa presenza del sax che la connota subito nel Vasco anni ‘80 ed è voluto essendo io un grande fan di Vasco. Per quello che dico è forse la canzone che preferisco di queste cinque nuove perché come struttura è diversa dalle altre non avendo i tre ritornelli. Non vuole essere un singolo classico perchè ho voluto dare un pò di aria al disco rimanendo sempre coerente con quello che dico nelle altre canzoni. Io non faccio concept album ma cerco con la mia sensibilità di lanciare un messaggio all’ascoltatore e questo album è come se mi presentassi e quindi contiene la mia visione sul mondo su diversi argomenti quali l’amore, i desideri o la forza della nostalgia. Quindi un disco dove si racconta anche la complessità del vivere di questi anni»
In contemporanea con l’uscita di E invece sì è stato pubblicato anche il video, realizzato da Francesco Lagi a Villa dei Quintili, all’interno del Parco archeologico dell’Appia Antica.
Testo a cura di Nicola Di Dio