BienNolo 2021: “Ora bisogna bere”, che vuol dire tornare alla vita, tornare al diletto e al cibo dell’anima. Questa l’esortazione di Orazio nella celebre locuzione (mutuata dal poeta greco Alcio) che tutti ricordano dagli studi classici (Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus – Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero) che è il tema della seconda edizione di Biennolo a Milano. L’ode di Orazio dopo la morte di Cleopatra è il punto di (ri)partenza della biennale d’arte contemporanea che tanto scalpore ha generato in città nel 2019, e che torna in questo 2021 della ripresa di tutte le attività, con immutata voglia di riflessione e stupore.
Come annunciato nel giardino di NoLo tra i più segreti e spiati del quartiere dei creativi, quello dell’agenzia di comunicazione di H+, gli interventi di Carlo Vanoni, Gianni Romano, Rossana Ciocca e Matteo Bergamini, i curatori dietro la biennale milanese, hanno riportato fiducia nella convinzione che l’arte è un mondo fatto di speranza e coesione, soprattutto se declinata in questo aspetto “pubblico”.
Nuovi spazi, nuove date e nuovi percorsi costituiranno le basi della seconda edizione della “biennale di quartiere” più innovativa e sperimentale di Milano. Vanoni e i curatori di Artcitylab hanno immaginato un percorso che si snoda dal centro del quartiere a nord di piazzale Loreto fino al Naviglio della zona est di Milano, la Martesana. Si parte con un’anteprima il 30 settembre e poi il percorso espositivo sarà aperto e fruibile da tutti dal 1 al 10 ottobre in modalità diffusa, vista la situazione pandemica.
La novità di quest’anno è che la manifestazione arriverà al quartiere Isola, quello alle spalle del celebre Bosco Verticale, in un nuovo spazio espositivo chiamato LoroMilano.
Carlo Vanoni, che ha annunciato di aver costituito l’associazione Biennolo, ha detto: “Ci piacerebbe ospitare un curatore esterno in futuro, ma al momento le scelte sono state operate da noi. Ci saranno 30 artisti che esporranno, con un’anticipazione dei temi e degli incontri fin da giugno in modi che verranno comunicati sui nostri social”.
Matteo Bergamini di Exibart, ha raccontato il processo di selezione degli artisti, i cui nomi verranno svelati a settembre, un mese prima dell’apertura della Biennolo: “Abbiamo voluto conservare il principio delle tre generazioni, ospitanto gli artisti affermati, quelli in mid-career e una importante rappresentanza degli artisti emergenti. Le location saranno la guida per la differenziazione. Il grande spazio a Isola in alcuni casi riprende alcuni temi della prima Biennolo che si era tenuta nei capannoni abbandonati della ditta di panettoni Cova. Per il resto scoprirete un percorso dentro NoLo molto significativo”.
Gianni Romano ha sottolineato l’idea di rapporto diretto col pubblico, che è stato uno degli aspetti vincenti della prima Biennolo: “Avevamo sempre immaginato di attirare quante più persone diverse possibili. E il vedere nella prima edizione arrivare cittadini con le borse della spesa ci aveva entusiasmato. Faremo degli incontri in quartiere tra pubblico e curatori per avvicinare i futuri fruitori di Biennolo al nostro mondo, sin dal mese di giugno. Io personalmente da editore ho pubblicato di recente un libro, ‘Become Curator’, che racconta un mestiere molto serio, da conoscere e in continua evoluzione. La mia lezione in pubblico riprenderà questi contenuti”.
Rossana Ciocca ha dato invece qualche anticipazione sulle modalità espositive: “Spazi pubblici, giardini, spazi privati senza affaccio saranno teatro dell’esposizione e molti di questi ospiteranno opere site specific, mentre altri artisti daranno il loro contributo con lavori già realizzati”.
Daniela Cattaneo di H+ racconta la scelta di appoggiare l’evento espositivo così: “La manifestazione è una vera connessione territoriale attraverso l’arte. Noi ci occupiamo di cultura, sociale, comunicazione e rigenerazione urbana, dal 2019 ci siamo spostati dal quartiere di Brera per arrivare in un posto molto interessante, che è NoLo. Un posto dove accadono cose in un momento storico cruciale, in modo sinergico”.
L’evento, che vedrà come alleati H+ e la seguitissima pagina Instagram NoLoMilano, ha avuto anche come battesimo le bottiglie personalizzate di @cantinaurbana.milano, uno degli sponsor.