13 Gennaio 2020

Arte Fiera Bologna, il progetto Courtesy Emilia Romagna

Seconda edizione del ciclo di mostre. L'opera aperta a cura di Eva Brioschi al Padiglione 15 dal 24 al 26 gennaio 2020.

13 Gennaio 2020

Arte Fiera Bologna, il progetto Courtesy Emilia Romagna

Seconda edizione del ciclo di mostre. L'opera aperta a cura di Eva Brioschi al Padiglione 15 dal 24 al 26 gennaio 2020.

13 Gennaio 2020

Arte Fiera Bologna, il progetto Courtesy Emilia Romagna

Seconda edizione del ciclo di mostre. L'opera aperta a cura di Eva Brioschi al Padiglione 15 dal 24 al 26 gennaio 2020.

Arte Fiera Bologna presenta la seconda edizione di Courtesy Emilia-Romagna, ciclo di mostre che coinvolge le collezioni istituzionali d’arte moderna e contemporanea del territorio emiliano-romagnolo, sia pubbliche che private. Il format è lo stesso dell’anno passato: un curatore è invitato a esplorare le collezioni e, attingendo da esse, curare una mostra temporanea all’interno dei padiglioni fieristici. La mostra diventa così l’occasione di conoscere più da vicino il patrimonio artistico della regione, concepito come un “museo diffuso”.

 

La curatrice dell’edizione 2020 di Courtesy Emilia-Romagna è Eva Brioschi, storica e critica d’arte, curatrice della Collezione La Gaia di Busca (Cuneo). Per la sua mostra, che sarà allestita nel padiglione 15, Brioschi ha scelto il titolo L’opera aperta. Così la curatrice introduce l’esposizione:

 

“La mostra prende spunto dall’omonimo saggio di Umberto Eco, in cui il semiologo affronta il tema dell’indefinitezza dell’opera d’arte, intesa come un apparato che chiunque, persino il suo stesso autore, può “usare” come meglio crede. Le opere aperte sono opere che, seppure formalmente compiute dal loro esecutore, vengono “completate” dall’interprete nel momento stesso della loro fruizione estetica. Ogni fruizione diviene così un’interpretazione e un’esecuzione.

 

Il concetto di arte aperta è una metafora dell’impossibilità di dare lettura univoca di ogni creazione umana, in un’epoca in cui nozioni come discontinuità, fluidità, indeterminismo, entropia, contraddizione e complessità, manifestano la necessità di adattarsi (resilienza) alla realtà in cui viviamo, accettandola e integrandola alla nostra sensibilità. L’arte contemporanea è quasi per antonomasia un’arte bisognosa di contributo critico, ma anche di partecipazione. La sua ambiguità, plurivalenza, indeterminatezza, costituiscono la germinazione di infiniti protocolli di lettura, transazioni che mettono in relazione attiva il fruitore e l’autore, proiezioni inconsce e aggiunte continue.

 

In questo viaggio di scoperta delle collezioni presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna – da compiere con occhi e mente aperti – il visitatore incontrerà maestri del Novecento come Giorgio Morandi, Carla Accardi, Gerhard Richter, Gianni Colombo, Salvo, ma anche artisti che hanno fatto la storia dell’arte e meritano di essere riscoperti come Mattia Moreni, Alberto Sughi, Dino Pedriali; protagonisti del contemporaneo come Fischli & Weiss; esponenti delle nuove generazioni di rilevanza internazionale come Yang Fudong e Yuri Ancarani”.

Foto d’apertura: Dino Candelo, Venusia, 2010_Cineteca di Bologna.

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