Dal tacchino vegano al purificante viso che non inquina. Tutto si trova a SANA–Salone internazionale del biologico e del naturale, da 31 anni manifestazione di riferimento in Italia per il comparto,che espone esclusivamente prodotti certificati bio.
In programmaa Bologna dal 6 al 9 settembre 2019, la manifestazione è organizzata da BolognaFiere, in collaborazione con FederBio a AssoBio, il supporto di ITA -‐Italian Trade Agency e con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
COSA PIACE – Il biologico italiano piace. Piace all’estero –l’Italia è il primo esportatore dell’Unione europea con più di 2 miliardi di fatturato annuilegati all’export di prodotti bio –e piace al mercato interno, che si posiziona al quinto posto nel mondo e al terzo in Europa per consumi nazionali. L’Italia è leader globale per numero di aziende che trasformano i prodotti bio (18.000 imprese, 3.000 in più di Francia e Germania) ed è ai verticieuropeiper numero di imprese agricole biologiche(75.000).Dati che si associano alla crescentesensibilità nei confronti delle tematiche ambientalitra i consumatori, tanto che nel 2019 la spesa per i prodotti bio potrebbe abbondantemente superare il 4% della spesa alimentare complessiva.L’attenzione alla sostenibilità trova riscontri in forteaumentoanche nel settore cosmetico–orientato verso prodotti ecologicitanto nelleformulazioniquanto nel packaging –come pure in altre sfere della quotidianità–dal lavoro al tempo libero, dall’abbigliamento agli accessori, dal turismo alla mobilità–dove le scelte dei consumatori si fanno,di anno in anno, più responsabili.
STRUTTURA – La manifestazione è aperta al pubblico e agli operatori del settore La 31esima edizione di Sana si apre con un importante momento di confronto che rappresenta la naturale conclusione degli Stati Generali del Bio a Bologna, due giorni di riflessioni sul ruolo del biologico per l’agricoltura italiana e sulla sua correlazione con fattori essenziali in chiave prospettica come la biodiversità, la protezione delle acque e il climate change.
Il 6 settembre ci sarà dibattito darà un importante contributo adelineare le scelte strategiche per il futuro dell’agricoltura e ad ambiti fondamentali come la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente e il corretto utilizzo delle risorsee si completerà con la presentazione del Manifesto del bio 2030.
Decine di appuntamenti per formazione, aggiornamento e presentazione novità organizzati da SANA, enti, associazioni e aziende.
Si segnalano:-‐OsservatorioSANA “Il posizionamento competitivo del Bio Made in Italy sui mercati esteri” (6 settembre, ore 15.00-‐Sala Notturno, Centro Servizi)-‐SANA Academy: 3 appuntamenti culturali in programma in Sala Bolero al Centro Servizi su intolleranze e allergie alimentari (7 settembre, ore 10.00), integratori e botanicals (7 settembre, ore 14.00) e sui possibili usi dei sottoprodotti della filiera agro-‐alimentare (8 settembre, ore 10.30);-‐“La sostenibilità ambientale: best practices a compendio dell’agricoltura biologica”, convegno a cura di SANA sugli interventi che, con la conversione al biologico, contribuiscono alla protezione dell’ambiente e alla significativa riduzione delle emissioni di CO2 (9 settembre, ore 10.00 -‐Sala Bolero, Centro Servizi).
I CONSUMATORI – Da una recente indagine Nielsen è emerso che il 73% dei consumatori, a livello globale, afferma di essere disposto a cambiare le proprie abitudini di consumo, pur di ridurre il proprio impatto sull’ambiente e chiede alimenti più sani per sé, ma anche per il pianeta. Tra i temi in evidenza a SANA, da sempre, la sostenibilità e le azioni che, in ogni ambito (dall’agricoltura alla produzione,dalla distribuzione allo smaltimento dei rifiuti) possono incidere in termini di tutela ambientale. Un primo contestoimportante è quello agricolo, in cui l’applicazione di scelte biologiche assume un peso sempre più decisivo. L’agricoltura biologica, con l’impiego di concimi organici e il divieto di impiegare pesticidi e fertilizzanti sintetici, incrementa la biodiversità del suolo, aumentando così la concentrazione di microorganismi. Metodologie che generano -insieme ad altre scelte come la rotazione delle colture e la difesa delle piante a varietà locale -benefici significativi ambientali rispetto all’applicazione disistemi agricoli convenzionali.