Un progetto di scoperta partecipata. Un percorso che ci rende orgogliosi, perché il made in Italy è fatto soprattutto di moda, tessuti, e sapienti mani che li creano. La dedizione del lavoro artigianale è alla base della proposta, gratuita, di Apriti Moda, l’evento che per due giorni mette in rete molte location di lavoro del mondo della moda e le rende fruibili dai visitatori.
In Italia c’è l’80% della moda di lusso del mondo. Quindi la manifattura è molto importante e quest’anno la manifestazione spazia dal Biellesese a Milano, passando per tutta la filiera che c’è dietro gli oggetti di moda ammiratissimi e fotografati nel mondo. Il lavoro manuale, la grande maestria che c’è dietro diventa per una volta protagonista assoluto dell’esperienza.
L’attenzione al lavoro manuale “è diventata molto di moda – dice Cinzia Grassi, ideatrice da 8 anni della manifestazione – e sono d’accordo nel ritenere che in Italia siamo fortunati. Da noi c’è sia creatività ma anche la giusta maestria nel saperla realizzare”.
PROGRAMMA – I poli più numerosi sono Lombardia, Veneto, Toscana e Campania. Le tappe sono dislocate in tutta Italia (elenco completo qui) e mettono a servizio dei visitatori uno sguardo inedito sulle realtà aziendali di moda locali.
Il tutto avviene in una grande stagione di interesse come ha insegnato il successo della mostra di Dolce e Gabbana a Palazzo Reale a Milano.
La prima volta di ApritiModa è stata a Milano, ed era l’ottobre del 2017. Nel 2018 è stata a Firenze, la città della prima sfilata di haute-couture. Nel 2019 di nuovo a Milano, con ventimila persone in fila per vivere un’esperienza. E dal 2020 l’Italia intera e le sue ricchezze nascoste.
ApritiModa racconterà, una per una, cento storie. Di luoghi, di persone, di imprese.