Alla direzione del Museo Internazionale delle Donne Artiste in provincia di Cuneo, arriverà il curatore di fama internazionale Vincenzo Sanfo. Il 21 aprile 2023 nasce MIDA, museo per mettere in risalto alcune tra le più interessanti personalità artistiche femminili, italiane e straniere, con l’esposizione di opere provenienti anche da collezioni private a Ceresole d’Alba, nelle Langhe piemontesi.
La permanent collection si comporrà di dipinti, disegni, sculture, ceramiche, installazioni, video, fotografie, acqueforti e opere grafiche, volte ad esprimere comlpessi universi creativi. Tra le artiste esposte troviamo:
Berthe Morisot, una delle fondatrici dell’impressionismo francese; Susanne Valadon,pittrice e circense francese, modella di Renoir e Toulouse Lautrec; Sonia Delaunay che fuse l’arte con la moda; l’artista concettuale Marina Abramovic, che nelle sue performance ha spesso esplorato le relazioni tra l’artista e il pubblico, e il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente; l’americana Jenny Holzer, che prese parte alla branca femminista della generazione degli artisti che emersero nel 1980; la cilena Carmen Gloria Morales, protagonista con la sua pittura analitica del documentario ‘Entierro’; Beverly Pepper, conosciuta per le sue opere monumentali e architettoniche e interventi di land art e di connective art; Rabarama, artista italiana autrice di sculture di uomini, donne e creature ibride spesso in pose eccentriche; Zhang Hongmei, giovane artista cinese autrice di ‘Human condition’; Xiao Lu, che lavora con installazioni artistiche e video art.
In mostra, la complessità del mondo creativo femminile: ospitato all’interno della Chiesa della Madonna dei Prati, l’intento del MIDA è quello di esaltare l’arte femminile e di rivalutare l’operato delle donne in un ambiente che spesso le vede, nella storia dell’arte, all’ombra del “maschile”.
Il MIDA coinvolgerà anche il centro cittadino con un percorso di alto profilo artistico e culturale fatto di installazioni e sculture e la collocazione ogni anno di piastrelle e elementi indicativi che raccontano la storia di artiste non esposte nello spazio museale ma le cui storie meritano di essere conosciute mediante un apposito QR code, come Evangelina Alciati; Orsola Maddalena Caccia, monaca pittrice molto apprezzata dalla Prima Madama Reale Cristina di Francia; Maria Giovanna Clementi detta ‘la Clementina’, pittrice di Corte e unica donna ammessa alla Compagnia di San Luc.
L’iniziativa pioniera, piemontese e internazionale, lancia un messaggio inclusivo: ridare lo spazio sottratto a tutte le donne artiste che hanno contribuito, spesso lottando contro limitazioni e osteggiamenti, all’arte antica e contemporanea.
Testo a cura di Martina Michelotti
In foto di apertura: Human condition, opera di Zhang Hongmei