10 Aprile 2024

Andrea Kvas, il guano diventa arte in fieri

La pittura come mezzo per impostare dialogo. L'approccio istintivo e giocoso dell'artista che sta operando in una vetrina a Milano.

10 Aprile 2024

Andrea Kvas, il guano diventa arte in fieri

La pittura come mezzo per impostare dialogo. L'approccio istintivo e giocoso dell'artista che sta operando in una vetrina a Milano.

10 Aprile 2024

Andrea Kvas, il guano diventa arte in fieri

La pittura come mezzo per impostare dialogo. L'approccio istintivo e giocoso dell'artista che sta operando in una vetrina a Milano.

A dieci anni dal suo ultimo evento espositivoSpazio Morris torna in scena con A NEW GOLDEN AGE OF GUANO, personale dell’artista Andrea Kvas, ospitata dal 6 aprile al 12 maggio all’interno dello Studio Giovanni de Francesco a Milano. 

A NEW GOLDEN AGE OF GUANO è un’installazione site-specific immersiva realizzata da Kvas all’interno dello spazio espositivo nei sette giorni precedenti l’opening, durante i quali il pubblico potrà accedere liberamente al work in progess dell’opera. A partire da una forma astratta che ricorda il profilo di un uccello, riprodotta in un migliaio di esemplari, l’artista intende agire per stratificazione secondo una processualità estremamente organica, intuitiva e viscerale. Accompagna la mostra un testo dell’artista Valerio Nicolai.

Il lavoro di Andrea Kvas fonde un approccio istintivo e giocoso alla pittura con l’analisi dei codici che contraddistinguono questa disciplina, radicalizzando, decostruendo e ricostruendo in particolare il rapporto con i suoi supporti. 

Spazio Morris presenta
Andrea Kvas
A NEW GOLDEN AGE OF GUANOStudio Giovanni de Francesco via Francesco Ingegnoli 13, Milano. Fino al 12 maggio 2024.

A NEW GOLDEN AGE OF GUANO è un’installazione site-specific immersiva realizzata da Kvas all’interno dello spazio espositivo nei sette giorni precedenti l’opening, durante i quali il pubblico potrà accedere liberamente al work in progess dell’opera. A partire da una forma astratta che ricorda il profilo di un uccello, riprodotta in un migliaio di esemplari, l’artista intende agire per stratificazione secondo una processualità estremamente organica, intuitiva e viscerale: l’immagine diventa così materia prima capace di saturare lo spazio in varie forme e combinazioni, attraverso l’uso di resine sintetiche, pigmenti e impasti di cellulosa.

Il lavoro di Andrea Kvas fonde un approccio istintivo e giocoso alla pittura con l’analisi e la riconsiderazione dei codici che contraddistinguono questa disciplina. Radicalizzando, decostruendo e ricostruendo in particolare il rapporto tra la pittura e i suoi supporti, la sua ricerca pittorica richiede diversi schemi di fruizione; un atteggiamento che ha portato Kvas a trovare intersezioni con pratiche scultoree, performative e relazionali. La pittura non è intesa semplicemente come oggetto di contemplazione, ma come strumento per instaurare dialoghi attivi con altri oggetti, ambienti e pubblico, con l’obiettivo di enfatizzare la contingenza della materialità.

Andrea Kvas (1986) vive e lavora a Milano. Le mostre personali di Kvas includono: BLAC ILID, Fondazione Smart, Roma, 2020; Coppiette, Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna, 2020; Staring Contest, ErmesErmes, Vienna, 2015; Boy with bucket, Chert, Berlino, 2013; Campo, Museo Marino Marini, Firenze, 2012. Ha inoltre esposto in diverse mostre collettive, tra cui: #80 #90, Villa Medici, Roma, 2019; SUperHost, Like a Little Disaster + PaneProject, Polignano, 2019; Supervulcanos, Tarsia, Napoli, 2019; That’s IT!, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2018. Kvas ha inoltre preso parte a diversi progetti speciali: Project Room # 3, Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, Milano, 2019; Lo spavento della terra, Galleria Clima, Milano, 2018; Picchio verde e Dopapine, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, 2014; Laboratorio, MACRO, Roma, 2011, Laboratorio, Brown Project Space, 2010.

Spazio Morris è un laboratorio di ricerca fondato da Alessandra Pedrotti e Marta Pierobon, che ha operato dal 2010 al 2013 in un grande appartamento dismesso dagli anni Ottanta, nei pressi di Corso di Porta Romana a Milano. Nato come spazio no profit per dare visibilità – attraverso mostre site-specific, residenze e progetti speciali – prevalentemente ad artiste e artisti italiani, oltre quaranta nei tre anni di programmazione. Dopo dieci anni di fermo, riapre la sua attività con la prima mostra personale milanese di Andrea Kvas, nello Studio Giovanni de Francesco. 

Studio Giovanni de Francesco inaugura a Milano nel 2022 in un ex negozio, composto da due stanze gemelle, con vetrine su strada. Luogo doppio non solo nella sua conformazione ma anche nel suo uso: l’attività di atelier d’arte di Giovanni de Francesco si alterna, senza una precisa regola, a quella espositiva, che si suddivide ulteriormente in progetti esterni sempre diversi e mostre curate dall’artista, sotto il nome CAMERA DOPPIA. 

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