1 Aprile 2025

Alla Cittadella degli Archivi di Milano c’è arte

La mostra di Federico Ferrarini prende forma presso gli spazi, autentici eppur avveniristici, nel polo archivistico meccanizzato di circa 70 km lineari che ospita i documenti del Comune di Milano.

1 Aprile 2025

Alla Cittadella degli Archivi di Milano c’è arte

La mostra di Federico Ferrarini prende forma presso gli spazi, autentici eppur avveniristici, nel polo archivistico meccanizzato di circa 70 km lineari che ospita i documenti del Comune di Milano.

1 Aprile 2025

Alla Cittadella degli Archivi di Milano c’è arte

La mostra di Federico Ferrarini prende forma presso gli spazi, autentici eppur avveniristici, nel polo archivistico meccanizzato di circa 70 km lineari che ospita i documenti del Comune di Milano.

LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI di Milano apre per la Milano Art Week 2025 la mostra personale di Federico Ferrarini “TEMPO ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA”. Ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery e da Galleria Ferrero Arte Contemporanea, rientra nella manifestazione “I MARMI DELLA SCALA” organizzata da La Cittadella degli Archivi di Milano, in occasione della Milano Art Week, ed è in collaborazione con il Politecnico di Milano che ha curato una sezione della mostra dedicata al restauro del Teatro alla Scala dell’architetto svizzero Mario Botta.

In mostra una dozzina di opere, tra sculture di grande dimensione e pitture, di Federico Ferrarini, artista contemporaneo noto per la sua esplorazione delle convergenze tra umano e cosmico, naturale e tecnologico. La sua ricerca, avviata nei primi anni 2000, si caratterizza per un approccio multidisciplinare che fonde scultura, pittura e installazione, indagando l’essenza profonda della materia attraverso l’uso di pigmenti puri, marmi e onici. Il rapporto spazio-tempo rimane il fulcro della sua poetica: i monoliti, le fenditure e le superfici scolpite o dipinte non sono semplici rappresentazioni, ma mappe temporali in cui il passato, il presente e il futuro collidono. Ogni opera è un campo di forze, una pressione che lascia cicatrici nella materia, un’interferenza che lacera la percezione. Attualmente, Ferrarini è impegnato nel progetto Heart of Earth, che lo vede scolpire direttamente nel cuore della montagna. In questo contesto, il rapporto con i Maestri di cava diventa fondamentale per un’indagine sulla pietra come memoria geologica. Per l’artista Il marmo non è superficie, ma una tensione compressa, un campo di battaglia in cui lo spazio viene inciso.

Nella Cittadella degli Archivi, l’idea stessa di archivio viene demolita. Qui non si conserva, si incide. Non si catalogano informazioni, si lascia che il tempo si manifesti nella sua forma più cruda, più violenta, più ineluttabile. La memoria non è un concetto astratto, è una pressione fisica, un impatto, una massa che preme, che pesa, che chiede di essere spezzata -. afferma Beatrice Marciani, Museologa -. Federico Ferrarini non modella, seziona. Non costruisce, erode. La sua arte è un atto di aggressione contro la materia, un tentativo di farle dire ciò che normalmente rimane nascosto. Ogni suo lavoro è un trauma inciso nella pietra, un taglio nello spazio, un’interferenza nella linearità del tempo. Alla Cittadella degli Archivi di Milano, tra memoria scritta e memoria geologica, questa mostra non è un’esposizione, è uno scontro con la pietra, un corpo a corpo con la resistenza della materia. Non lascia scampo, non concede tregua”.

“Viva l’Italia antifascista”: da un grido che si levò al Teatro alla Scala dal pubblico, un’opera d’arte contro i soprusi. I supporti si sovrappongono e lo spettatore è chiamato a scoprire quello che non si vede. Federico Ferrarini (Verona, 1976) Formatosi tra le Accademie di Belle Arti di Bologna e Venezia, Ferrarini sviluppa un linguaggio in cui spazio, tempo e gravità si intrecciano come forze cosmiche. Il Sole Stargate diventa l’archetipo centrale della sua ricerca: un passaggio e un ingranaggio che sfidano la percezione lineare del tempo, trasformando la materia in archivio vivo. Nel corso della sua carriera, le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali di prestigio, tra cui il James L. Knight Center di Miami, il Macro di Roma, la Lenny Wilkens Foundation di Seattle, la storica sede della Olivetti a Ivrea e la Vecchia Loggia del Palazzo Scaligero a Verona. La sua evoluzione verso la scultura culmina nel 2018 con Vesseldata, una estroflessione ambientale ispirata al wormhole einsteiniano, e prosegue dal 2021 con la serie Stonestar, dove il marmo diventa simbolo della materia cosmica per eccellenza. Attualmente, Ferrarini è impegnato nel progetto Heart of Earth. Opere come quelle acquisite dal Teatro Ristori e da VeronaFiere — installate rispettivamente nel foyer del teatro e davanti alla nuova entrata Scaligera della fiera — testimoniano l’ambizione di rendere la materia un archivio aperto, in cui il tempo si comprime e si dilata come una forza fisica. La sua ricerca più recente esplora anche il dialogo tra arte e tecnologia: in collaborazione con Kiratech S.p.A., Ferrarini sta sviluppando un’opera che integra intelligenza artificiale, in occasione del ventennale della società, previsto per settembre 2025 alla Fabbrica Italia A.I.. Questo progetto estende la sua indagine cosmologica verso nuove dimensioni, intrecciando archetipo e innovazione in un linguaggio visivo potente e universale.

La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno. Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d’Europa. Attraverso l’utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla consultazione. In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio documentale in proprio possesso.

ISORROPIA HOMEGALLERY GALLERIA FERRERO ARTE CONTEMPORANEA

presentano presso

LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI DI MILANO

Via Gregorovius 15, Milano

TEMPO ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA

Mostra personale di Federico Ferrarini

In collaborazione con il Politecnico di Milano

1° aprile – 1° giugno 2025

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