LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI di Milano apre per la Milano Art Week 2025 la mostra personale di Federico Ferrarini “TEMPO ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA”. Ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery e da Galleria Ferrero Arte Contemporanea, rientra nella manifestazione “I MARMI DELLA SCALA” organizzata da La Cittadella degli Archivi di Milano, in occasione della Milano Art Week, ed è in collaborazione con il Politecnico di Milano che ha curato una sezione della mostra dedicata al restauro del Teatro alla Scala dell’architetto svizzero Mario Botta.
In mostra una dozzina di opere, tra sculture di grande dimensione e pitture, di Federico Ferrarini, artista contemporaneo noto per la sua esplorazione delle convergenze tra umano e cosmico, naturale e tecnologico. La sua ricerca, avviata nei primi anni 2000, si caratterizza per un approccio multidisciplinare che fonde scultura, pittura e installazione, indagando l’essenza profonda della materia attraverso l’uso di pigmenti puri, marmi e onici. Il rapporto spazio-tempo rimane il fulcro della sua poetica: i monoliti, le fenditure e le superfici scolpite o dipinte non sono semplici rappresentazioni, ma mappe temporali in cui il passato, il presente e il futuro collidono. Ogni opera è un campo di forze, una pressione che lascia cicatrici nella materia, un’interferenza che lacera la percezione. Attualmente, Ferrarini è impegnato nel progetto Heart of Earth, che lo vede scolpire direttamente nel cuore della montagna. In questo contesto, il rapporto con i Maestri di cava diventa fondamentale per un’indagine sulla pietra come memoria geologica. Per l’artista Il marmo non è superficie, ma una tensione compressa, un campo di battaglia in cui lo spazio viene inciso.

“Nella Cittadella degli Archivi, l’idea stessa di archivio viene demolita. Qui non si conserva, si incide. Non si catalogano informazioni, si lascia che il tempo si manifesti nella sua forma più cruda, più violenta, più ineluttabile. La memoria non è un concetto astratto, è una pressione fisica, un impatto, una massa che preme, che pesa, che chiede di essere spezzata -. afferma Beatrice Marciani, Museologa -. Federico Ferrarini non modella, seziona. Non costruisce, erode. La sua arte è un atto di aggressione contro la materia, un tentativo di farle dire ciò che normalmente rimane nascosto. Ogni suo lavoro è un trauma inciso nella pietra, un taglio nello spazio, un’interferenza nella linearità del tempo. Alla Cittadella degli Archivi di Milano, tra memoria scritta e memoria geologica, questa mostra non è un’esposizione, è uno scontro con la pietra, un corpo a corpo con la resistenza della materia. Non lascia scampo, non concede tregua”.









La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno. Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d’Europa. Attraverso l’utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla consultazione. In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio documentale in proprio possesso.
ISORROPIA HOMEGALLERY e GALLERIA FERRERO ARTE CONTEMPORANEA
presentano presso
LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI DI MILANO
Via Gregorovius 15, Milano
TEMPO ATTRATTO – TEMPERATURA EMOTIVA
Mostra personale di Federico Ferrarini
In collaborazione con il Politecnico di Milano
1° aprile – 1° giugno 2025