#FacceEmozioni. 1500-2020: dalla Fisiognomica agli Emoji, mostra che racconta come il volto sia il più importante luogo di espressione dell’anima dell’essere umano, è ospitata al Museo Nazionale del Cinema di Torino fino al 6 gennaio 2020.
A completare il percorso nelle scorse settimane c’è stato un omaggio a Ettore Scola, uno dei massimi esponenti del cinema italiano del Novecento.
I visitatori hanno potuto vedere su due monitor le sequenze dei film da cui i frame sono tratti. L’esposizione è inoltre arricchita dall’esposizione del vestito di scena indossato da Sophia Loren nel film “Una giornata particolare” corredato del relativo bozzetto (entrambi acquistati all’asta lo scorso anno dal Museo Nazionale del Cinema) e della lettera che formalizza nel 1977 la candidatura all’Oscar di Marcello Mastroianni, sempre per “Una giornata particolare”.
Faces. Primi piani nel cinema di Ettore Scola è il primo passo di una collaborazione del Museo Nazionale del Cinema con la famiglia Scola, che proseguirà con un accordo di comodato a lungo termine dell’archivio di Ettore Scola e con la presentazione, il 23 ottobre alle ore 18:00 nell’Aula del Tempio, del volume Chiamiamo il babbo. Ettore Scola. Una storia di famiglia, a firma di Paola e Silvia Scola, edito da Rizzoli.
Oggi c’è invece Gillo Pontecorvo: lo sguardo umano, l’omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica al grande regista in occasione del centenario dalla sua nascita, allestito dal 20 novembre 2019 al 3 febbraio 2020 nello spazio espositivo sotto i grandi schemi dell’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema e della Mole Antonelliana.
Le 62 immagini in mostra provengono dal ricco Fondo Pontecorvo, donato dalla famiglia nel 2013 al Museo Nazionale del Cinema, e sono relative ai film Giovanna (1955), La grande strada azzurra (1957), Kapò (1960), La battaglia di Algeri (1966), Queimada (1969) e Ogro (1979).
Di grande impatto emotivo, sono nel contempo preziosi documenti per conoscere il processo di lavorazione dei film, dai provini degli attori alle foto di set e di scena. L’omaggio include anche un assaggio del periodo da giornalista e fotografo negli anni ’50.
Completano il percorso due monitor dove scorrono immagini montate da Simone Pontecorvo sui progetti del regista mai portati a termine e una carrellata sugli anni di direzione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Sull’altro monitor invece il suo provino da attore per il film Il sole sorge ancora e quello di alcune attrici per Kapò (tra le altre una giovanissima Claudia Cardinale).
ARCHIVIO GILLO PONTECORVO
Donazione e catalogazione
Il fondo è stato donato al Museo Nazionale del Cinema nel 2013 dalla moglie del regista Maria Adele (detta Picci) Ziino e dall’ultimo dei tre loro figli, Simone. Quest’ultimo aveva già operato sulle carte del padre – prima che venissero trasferite al Museo – un notevole lavoro di riordino, fornendoci tra l’altro tantissime informazioni che ci hanno aiutato nella catalogazione.
La parte del fondo arrivata in archivio comprendeva anche una nutritissima parte di rassegne stampa, che sono state rilevate dalla biblioteca.
L’inventario del fondo d’archivio sarà pubblicato interamente online sul sito web del Museo (con la prospettiva di implementarlo nel tempo con i veri e propri materiali digitalizzati sfogliabili online).
Foto d’apertura dall’esposizione dedicata a Ettore Scola: da sinistra, Alberto Sordi (“I Nuovi Mostri”, 1977), Vittorio Gassman (“La congiuntura”, 1964), Massimo Troisi (“Il viaggio di Capitan Fracassa, 1990).