1 Ottobre 2019

Agenda Brasil torna a Torino e si allarga ad altri linguaggi

Alguma coisa assim, con la sua bruciante analisi dei sentimenti della gioventù global, e l’adattamento cinematografico di O Beijo no Asfalto.

1 Ottobre 2019

Agenda Brasil torna a Torino e si allarga ad altri linguaggi

Alguma coisa assim, con la sua bruciante analisi dei sentimenti della gioventù global, e l’adattamento cinematografico di O Beijo no Asfalto.

1 Ottobre 2019

Agenda Brasil torna a Torino e si allarga ad altri linguaggi

Alguma coisa assim, con la sua bruciante analisi dei sentimenti della gioventù global, e l’adattamento cinematografico di O Beijo no Asfalto.

Agenda Brasil – Torino ritorna al Cinema Massimo per la sua seconda edizione, con gli elementi che, fin dall’inizio, hanno caratterizzato l’evento. Il festival è in programma da venerdì 4 ottobre a domenica 6.
Il nucleo della programmazione del 2019 sarà costituito dai film proposti a luglio nell’edizione del Festival a Milano. A Torino, oltre alla preziosa collaborazione del Museo del Cinema, è presente l’attività organizzativa delle associazioni locali, la brasiliana Casa Brasil e la italo-portoghese Tucátulá.

Emergono, allora, ulteriori ambiti del cinema in lingua portoghese, la rassegna si allarga a uno “spazio lusofono” tramite due film: il mozambicano Comboio de sal e açúcar e il timorese A guerra da Beatriz, ambientati nel periodo immediatamente successivo all’indipendenza dal Portogallo e in un contesto tumultuoso in cui risalta il ruolo delle donne.
Tra i film brasiliani che continuano a rappresentare quel Paese-caleidoscopio – dall’eterna anima nordestina alle eccellenze musicali, dal mondo culturale dell’Amazzonia alle battaglie civili e a quelle per l’ambiente – si evidenziano i premi del pubblico e della critica ad Agenda Brasil 2019 – Milano. Rispettivamente, Alguma coisa assim, con la sua bruciante analisi dei sentimenti della gioventù global, e l’adattamento cinematografico di O Beijo no Asfalto, accesso privilegiato all’universo del maggior autore drammatico brasiliano, tuttora inedito in Italia, Nelson Rodrigues.
E compare un forse inatteso omaggio a George Hilton e al cinema italiano di “genere” (western, giallo, thriller) degli anni 60/70.

 

I film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano, eccetto As aventuras do pequeno Colombo, che sarà accompagnato da una voce recitante.

Cinema Massimo – Via Giuseppe Verdi 18
www.cinemamassimotorino.it

 

Venerdì 4 Ottobre

h 16.00 George Hilton: o mundo é dos audazes (Brasile/Italia 2019, 106’) regia di Daniel Camargo. Biografia di George Hilton, una stella del cinema italiano dagli anni ’60 agli anni ’80. Hilton lasciò la sua famiglia benestante in Uruguay, avventurandosi in Italia e diventando protagonista di westerns, gialli e altri generi del cinema popolare.
Presente il regista.

h 18.30 Clementina (Brasil, 2018, 75’) regia di Ana Rieper. Clementina de Jesus spicca nella storia della musica brasiliana per la sua voce eccezionale, per i testi poetici, i tamburi più eloquenti e il repertorio religioso di origine africana. Nipote di schiavi, con il suo canto ha mostrato tutta la gioia, la forza e il dramma della condizione dei neri in Brasile. Vincitore del Trofeo Aruanda per il miglior personaggio femminile del 2018.

 

h 19.30 Brindisi di inaugurazione 

h 20.30 O beijo no asfalto (Brasile, 2018, 98’) regia di Murilo Benício, basato sull’omonima opera di Nelson Rodrigues. Arandir, un giovane impiegato di banca appena sposato, soccorre un uomo investito da un autobus. L’uomo, morente, esprime l’ultimo desiderio: un bacio. Arandir bacia l’uomo, ma il gesto è visto dal suocero Aprígio e fotografato da un reporter a caccia di scoop. Il reporter indaga oltre a incitare la polizia ad investigare su una presunta relazione tra Arandir e il morto. Con Fernanda Montenegro, Lázaro Ramos, Débora Falabella, Augusto Madeira, Otávio Müller, Luiza Tiso, Amir Hadad, Stênio Garcia, Raquel Fabri, Marcelo Flores e Arlindo Lopes. Premio giuria e pubblico Agenda Brasil Milano 2019.

Sabato 5 Ottobre

h 10.30 As aventuras do pequeno Colombo (Brasile 2015, 88’) regia di Rodrigo Gava. Lungometraggio d’animazione ambientato nell’Italia del 1463, dove tre bambini, Cris, Leo e Lisa scoprono i misteri della popolazione dell’Atlantico e si imbattono nella sua bestia più feroce, il temibile Nautilus. Questa creatura distrugge tutte le navi europee che tentano di attraversare l’Oceano Atlantico. Loro troveranno il modo di sconfiggerlo, il che renderà possibile per Cris, in futuro, di trovare la strada per l’America. Questi ragazzi saranno poi noti al mondo come Cristoforo Colombo, Leonardo Da Vinci e Monalisa. Film in lingua originale con voce recitante in italiano a cura di Cristina Palermo.

 

h 16.00 Alguma coisa assim (Brasile / Germania, 2017, 80’) regia di Esmir Filho e Mariana Bastos. Il film racconta la storia di Caio e Mari, due giovani adulti la cui relazione va oltre qualsiasi definizione. La trama attraversa un periodo di 10 anni, in diversi momenti in cui i loro desideri divergono e la loro relazione è messa a dura prova. Una riflessione sulla sessualità, sulle etichette e su come il tempo segni e trasformi gli incontri. Il film è stato sviluppato a partire dall’omonimo cortometraggio, premiato alla 45° Settimana della critica del Festival de Cannes del 2006 ed è realizzato con gli stessi attori del cortometraggio. Con Caroline Abras, André Antunes, Clemens Schick, Juliane Elting. Premio del pubblico Agenda Brasil Milano 2019.

h 18.00 Beiço de estrada (Brasile, 2018, 105’) regia di Elièzer Rolim. Nel Nordest del Brasile, rustico, arido e selvaggio, Madame Lili è la padrona di un antico bordello, Beiço de Estrada, dove ha fatto prostituire le sue tre figlie. Ora è nonna di due nipoti e per loro aspira ad una vita diversa e migliore da quella delle loro madri ma l’arrivo di vecchio frequentatore darà inizio a un nuovo ciclo per il Beiço de Estrada. Con Darlene Glória, Jackson Antunes, Mayana Neiva, Luana Valentim, Rique Messias. Pluripremiato al Festival del Cinema Aruanda-João Pessoa.

h 20.30 Comboio de sal e açúcar (Portogallo/Mozambico/Brasile, 2016, 93’) regia di Licínio Azevedo. Mozambico 1988, in piena guerra civile. Una folla di persone aspetta la partenza del treno, protetto dall’esercito. Il film del cineasta e scrittore brasiliano, mozambicano di adozione, inizia come un western di Sergio Leone per raccontare il viaggio della speranza dei civili verso l’interno del Paese. Tra attacchi del nemico, sabotaggi e violenze degli stessi soldati di scorta, saranno le donne a manifestare grande coraggio. Con Matamba Joaquim, Melanie Rafael, Tiago Justino, António Nipita. Pluripremiato nei Festival del Cinema di Locarno, Il Cairo e Johannesburg.
Presente il regista.

Domenica 6 Ottobre

h 16.00 Ayahuasca, expansão da consciência (Brasile, 2018, 73’), regia di Fausto Noro. La controversa bevanda ‘Ayahuasca’, raccontata attraverso l’esperienza personale del regista. Il documentario fornisce una visione scientifica, spirituale e antropologica dell’utilizzo dell’Ayahuasca’, dalle origini nella Foresta Amazzonica fino all’arrivo nei grandi centri urbani.
Presente André Besen, direttore della fotografia.

h 18.00  A Guerra da Beatriz (Timor Est / Australia, 2013, 100′) regia di Luigi Acquisto e Bety Reis. Nella ex colonia portoghese di Timor, Beatriz e Tomás crescono insieme e si sposano durante l’invasione dell’esercito indonesiano del 1975. Il ragazzo viene catturato durante la brutale repressione della resistenza e Beatriz, nonostante le angherie dei militari, non rinuncia né all’amore per Tomás né a quello per il proprio Paese. Parlato in lingua tetum, il primo film timorense porta lo spettatore in una dimensione storica e scenica inedita. Con Irim Tolentino (anche co-sceneggiatrice), José da Costa e Augusta Soares. Premiato al 44° International Film Festival of India a Goa e con l’Australian Cinematography Award 2013.
Presente il regista Luigi Acquisto.

h 20.30 Nise, o coração da loucura  (Brasile, 2016, 108’)  Regia di Roberto Berliner, v.o. sott. it. Int.: Glória Pires, Simone Mazzer, Julio Adrião, Flavio Bauraqui, Augusto Madeira. Nella Rio de Janeiro degli anni quaranta la dottoressa Nise da Silveira, che lavora in un ospedale psichiatrico, propone un nuovo trattamento per i pazienti che soffrono di schizofrenia, abolendo l’elettrochoc e la lobotomia. I suoi colleghi la ostacolano e la isolano nel settore di Terapia Occupazionale, abbandonato da tempo. Qui dà inizio a un nuovo approccio terapeutico legato all’amore e all’arte.
Premio come Miglior Film nella settima edizione del Cine Fest Brasil; Miglior film Giuria Popolare al Festival di Rio, 2015; Miglior film e migliore attrice al Festival di Tokyo, 2015.

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