Villa Erba a Cernobbio (Como) non è estranea a concorsi d’eleganza e alla bellezza in generale. Ma per Orticolario 2017, edizione numero 9 dell’evento green più famoso d’Italia), davvero la bellezza si è superata.
In uno scenografico e distintivo allestimento di vero design del verde da tutta Europa, il parco della villa di fine 800 amata da Luchino Visconti, si trasforma in questi giorni in un grande museo verde a cielo aperto. Molti dei corner dei creativi sono pura poesia: concetti che per la realizzazione hanno richiesto mesi con l’impiego di designer, agricoltori, comitati scientifici.

nella serra del celebre architetto Mario Bellini troverete (fino al 1 ottobre, apertura prolungata fino a mezzanotte) tutto il mondo del design verde e dell’abbellimento dei giardini. E il forte è all’esterno.
La buona affluenza ha confermato come scelte vincenti il tema dell’anno, la Luna, e il fiore dell’edizione, la Fuchsia. Il pubblico, inoltre, si è rivelato molto interessato ad ascoltare Gilles Clément, paesaggista e filosofo francese che ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2017”.

“Sono molto orgoglioso di avere portato a Orticolario un pensatore rivoluzionario come Gilles Clément, che ci ha costretto a ri-concepire il concetto di giardino”, ha spiegato Moritz Mantero, fondatore e presidente di Orticolario. “Orticolario per un giardinaggio evoluto resta un obiettivo concreto e sempre più confermato”.
Il paesaggista, nel corso di un incontro con il pubblico, ha poi ripreso le sue principali teorie, a partire da quella del Giardino Planetario, e ha poi presentato i suoi ultimi progetti, dai giardini di acclimatazione in Cina con piante in grado di resistere ad ambienti differenti, alla “torre dell’acqua” in Francia, una struttura in pietra alta sette metri realizzata alle sorgenti della Loira che, grazie alla condensazione generata dalla pietra, agevola il ciclo dell’acqua.

Il concorso internazionale “Spazi Creativi” – Erano 10 i concorrenti da tutta Europa a concorrere nella selezione degli spazi ispirati al concetto di luna.

Ad aggiudicarsi il premio “La foglia d’oro del Lago di Como” lo spazio intitolato “Ciclicità lunare”, realizzato da Garden Lignano su progetto di Roberto Landello. Questa la motivazione espressa dalla giuria: “Semplicità ed efficacia, perfetto equilibrio fra gli elementi, fra i vuoti e i pieni, il giardino esprime un pensiero, il rapporto fra la terra e la luna, senza essere banale. Ottima realizzazione del planting, tutto costituito da essenze adatte alla mezz’ombra, coerentemente con le esigenze della pianta protagonista.
A noi è piaciuto molto anche The Dark Side Of The Moon, partorito con ingegno e fantasia dal giovane molisano Marco Rateni della Mr Landart. “My Rock Landart è un progetto di fusione multisensoriale tra giardino e cultura Rock – ci ha detto – Nel corso degli anni ho partecipato a centinaia di concerti e mi è venuto in mente di riprendere le suggestioni delle immagini delle copertine dei dischi e portarle tridimensionalmente in vita”. Ci riesce bene, tanto che qui
Miglior Allestimento
Premio ad Alexandre Thomas, Grignenseville (Francia), per l’emozionante giardino dimostrativo che coniuga sapientemente forme, textures, fogliami e profumi.
Miglior Esposizione Prodotto
Premio The Bis: Monica Bispo, Carpenedolo (Brescia), e Officinando di Sarcinelli Anna (Cremona) per la ricerca nella produzione di ceramiche e di materiali innovativi e per l’allestimento della tavola di ispirazione botanica.
Miglior Esposizione di Piante
Premio Green Service, Vaprio d’Adda (Milano), per la bella proposta di erbacee perenni da foglia e da fiore esposte in aiuole verticali di grande impatto visivo.

MENZIONI
Menzione “Miglior Allestimento” Az. Florovivaistica F.lli Leonelli, Castelletto Sopraticino (No), per l’allestimento che disegna un giardino di bordure erbacee sapientemente composte.
Menzione “Esposizione prodotto” Michael Michaud, Bad Schmiederberg (Germania), per la garbata riproposizione delle bellezze botaniche in forma di eleganti gioielli.
Menzione “Esposizione di Piante” L’Oasi Aromatica, Cona (Venezia), per aver valorizzato la bellezza della Tredescantia, una pianta antica oggi riscoperta nelle sue molteplici varietà.
Menzione Speciale
Alla installazione “Alta Marea: le balene cantano alla Luna” di Stefano Prina e Cristina Mazzucchelli: una realizzazione tanto emozionante che suggerisce l’incontro tra due mondi, valorizzando il genius loci.