Qual è il filtro che ci permette di cogliere il bello? In che modo percepiamo l’arte, in tutte le sue forme? Un suggestivo percorso per immagini, al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, a Genova, ci guida alla scoperta delle opere della collezione d’arte del CERN di Ginevra.
L’esperimento espositivo fa parte del programma del Festival della Scienza nel capoluogo ligure che si tiene per 10 giorni fino al 4 novembre.
La mostra in questione (a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) si tiene al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce (Via Jacopo Ruffini, 3 – Genova) e parla di come i capolavori, realizzati da celebri artisti internazionali, catturano e fermano nel tempo i temi scientifici più affascinanti della nostra epoca. Ma c’è di più. Il viaggio continua tra le opere prodotte dagli studenti di alcuni licei liguri che, ispirati dalle scoperte narrate dai ricercatori INFN, CNR-SPIN,CNR-IMEM, IIT e dei dipartimenti di Fisica e Chimica dell’Università di Genova, hanno deciso di farne un ritratto. È evidente, dunque, che arte e scienza si avvalgono della creatività e, che, alla base, vi sia un ulteriore comune denominatore: l’intuizione, imprescindibile peculiarità di artisti e scienziati.

Un’edizione del festival nel segno degli Elementi, e dei Paesi Bassi, il paese ospite. Il programma del Festival della Scienza 2019 a Genova, con epicentro a Palazzo Ducale, coinvolge poi 315 scienziati e personalità provenienti dall’Italia e dal mondo. Elementi, parola simbolo, non è stata scelta a caso: l’occasione speciale è l’Anno Internazionale della Tavola Periodica degli Elementi, proclamato per il 150esimo anniversario dalla formulazione del sistema di classificazione di Mendeleev. Il Festival celebra anche i 500 anni dalla morte di Leonardo e i 50 anni dallo sbarco sulla Luna.
Tanti i temi trattati all’insegna di contaminazioni, interdisciplinarietà, commistione di saperi e discipline: ambiente, life sciences, climate change, chimica, matematica, astrofisica, cosmologia, genetica, medicina, intelligenza artificiale, big data e nutraceutica, ma anche food, linguistica, arte, architettura, archeologia, realtà virtuale, fumetti e gaming.