Si può trascorrere 70 anni e oltre a perfezionare la propria tecnica artistica e non stancare mai il pubblico. Alex Katz, artista di Brooklyn nato nel 1927 ne è un esempio. L’America che ha accolto la sua famiglia in fuga dalla Russia oltre un secolo fa, gli tributa il giusto onore con una mostra intitolata Alex Katz: Gathering organizzata da Katherine Brinson, curatrice Daskalopoulos, con Terra Warren e Andrea Zambrano. Dal 20 ottobre 2022 fino al 20 febbraio 2023 una retrospettiva di carriera allestita nella città dove Katz ha vissuto e lavorato per tutta la vita, e preparata con la stretta collaborazione dell’artista.
In apertura al pubblico dal 21 ottobre 2022 al 20 febbraio 2023, la mostra è la seconda grande retrospettiva che si svolge a New York: la prima era stata quella al Whitney Museum nel 1986. L’esposzione riempirà la rotonda Frank Lloyd Wright del museo e un’adiacente Tower Gallery con oltre 200 dipinti, schizzi ad olio, collage, disegni, stampe e opere di “ritaglio” indipendenti.
Ci saranno in esposizione gli schizzi intimi dell’artista dei motociclisti sulla metropolitana di New York direttamente dai suoi giorni da studente negli anni ’40 e culminerà nell’estasi e paesaggi immersivi che hanno dominato la sua produzione negli ultimi anni.
Attraverso otto decenni di intensa produzione creativa, Alex Katz (nato nel 1927, Brooklyn, New York) ha cercato di catturare l’esperienza visiva al presente.
Emerso come artista a metà del 20° secolo, Katz ha forgiato una modalità di pittura figurativa che fondeva l’energia e la distillazione delle tele dell’espressionismo astratto con i vernacoli americani di riviste, cartelloni pubblicitari e schermi cinematografici. Si è rivolto ai suoi dintorni diretti nel centro di New York City e sulla costa del Maine come argomento principale per tutta la sua carriera, coinvolgendo i tradizionali soggetti pittorici della ritrattistica, scene di genere della vita quotidiana e paesaggio.
Il titolo della mostra, Gathering (in italiano “lo stare assieme”), fa riferimento allo studio del mondo visibile evocato nella poesia del 1951 “Salute” dell’ammirato amico di Katz, James Schuyler. Allo stesso modo, evoca l’idea di una vita di lavoro assemblata all’interno della struttura di una retrospettiva e il raduno dei soggetti di Katz all’interno dello spazio aperto e unico della rotonda. Che ritraggano individui o gruppi sociali, i ritratti di Katz documentano una comunità in evoluzione di poeti, artisti, ballerini, musicisti e critici che hanno animato un’avanguardia cittadina dalla metà del secolo, tra cui Frank O’Hara, Robert Rauschenberg, Paul Taylor, LeRoi Jones (poi Amiri Baraka), Joe Brainard, Kynaston McShine, Anne Waldman, John Ashbery, Meredith Monk, Allen Ginsberg, Mariko Mori, Bill T. Jones e Joan Jonas. Numerosi soggetti ritratti ricorrono nel corso dell’installazione vagamente cronologica, in particolare Ada Katz, l’affermata biologa ricercatrice e studiosa Fulbright che l’artista sposò nel 1958 e da allora ha rappresentato più di mille volte. Descritta dal poeta Frank O’Hara come “una presenza e allo stesso tempo una presunzione pittorica di stile”, Ada funge da cuore iconografico dell’opera di Katz, una fisionomia e una soggettività studiate attraverso l’arco sia della vita individuale del soggetto che lo sviluppo creativo dell’artista.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo accademico, con 11 saggi di David Breslin, Katherine Brinson, Jennifer Y. Chuong, David Max Horowitz, Arthur Jafa, Katie Kitamura, Wayne Koestenbaum, Ewa Lajer-Burcharth, Kevin Lotery, Prudence Peiffer , e Levi Prombaum.
Una serie di produzioni digitali completeranno la retrospettiva, tra cui un ritratto video intimo e appena catturato dell’artista al lavoro; un’audioguida con le osservazioni dei curatori del Guggenheim e personaggi famosi che appaiono nei dipinti di Katz, tra cui Vincent Katz, Bill T. Jones, Meredith Monk e Anne Waldman; e una collaborazione con la casa di musica West Channel con composizioni originali ispirate ai dipinti di Katz di Rena Anakwe, Peter Bayne, Oli Chang, Elori Saxl, Michael Sempert e Hoshiko Yamane.
Inoltre, Works & Process presenterà la Paul Taylor Dance Company al Guggenheim dal 25 al 26 ottobre per tre esibizioni speciali di Polaris, una collaborazione del 1976 coreografata da Paul Taylor con scenografie e costumi di Alex Katz. Selezionate per la rotonda del museo da Michael Novak, direttore artistico della Paul Taylor Dance Company, queste esibizioni di Polaris offriranno al pubblico un’opportunità unica e senza precedenti per vedere la collaborazione scultorea di Taylor e Katz, normalmente eseguita su un palco di boccascena, a tutto tondo. Il 27 ottobre, un programma speciale che esplora i tre decenni della loro collaborazione si svolgerà presso la New York Library for the Performing Arts, ospitata da Works & Process e dalla Jerome Robbins Dance Division della Biblioteca.
In foto d’apertura: Alex Katz, Yellow Tree 1, 2020 (detail). Oil on linen, 72 × 72 in. (182.9 × 182.9 cm). Private collection, Republic of Korea. © 2022 Alex Katz / Licensed by VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY. Photo: Courtesy the artist and Gladstone Gallery