Dalla storica Università Statale, quest’anno mamma Rai si sposta negli studi di via Mecenate per presentare a Milano la prossima stagione televisiva, e il caldo micidiale di un’afosa giornata di fine giugno viene, a conferenza stampa finita, mitigato da un buffet pantagruelico dove, al banco dei dolci che spaziava da tiramisú a scomposte di frutta, mi sono arresa degustando indegnamente e di tutto, a mani basse. Per la cronaca, la location del momento conviviale era lo studio di “Che Tempo Che Fa”.
Il direttore generale della Rai Mario Orfeo ha di fronte una platea molto generosa, tranne quando l’eroina di turno snocciola la domanda che è sulla lingua di ogni giornalista “cosa pensa che accadrà alle prossime designazioni Rai del nuovo governo giallo/verde?“.
Silenzio tombale in sala, e dopo qualche secondo che pesa come lanci di pietre, risponde gagliardo ‘sono daltonico!’ E si becca l’applauso, e in fondo ci sta per come si è tirato fuori dal roveto dove era stato scagliato, con una sola, eppure micidiale, puntura di spina!
I volti che sfilano sono quelli famosi ai telespettatori: l’inavvicinabile Fabio Fazio che sta davanti come compete a chi si vive come il primo della classe. Andrea Bocelli che Orfeo saluta e va via poco dopo con la moglie per un impegno.



Tra colleghi, sono tutti abbracci e sorrisi, ma alcuni si evitano smaccatamente. Su tutti cito Cristina Parodi che si è vista soffiare da Mara Venier il salotto più ambito di “Domenica in” e l’ottima Licia Coló, a cui il parterre tributa un convinto applauso per il ritorno, dopo che 4 anni fa perse le briglie di ‘Alle falde del Kilimangiario’ a favore di Camila Raznovich.
Poi ci sono i simpatici: su tutti il ‘bravo’ presentatore Nino Frassica che si concede a due miei baci sulla guancia visto che siamo entrambi messinesi e Riccardo Rossi che tiene una faccia da ragazzino nonostante i suoi 55 anni.
A seguire, Michele Mirabella, a cui ricordo che, se mi offrì un pranzo a Roma da Vanni, mi bocciò a un provino su parte; poi il coltissimo divulgatore teatrale Pino Strabioli e il misurato Massimo Bernardini di “Tv talk”. Tutti riconfermati su Rai3, perché la cultura, in Italia, non sia mai si proponga sulla rete ammiraglia!
Della serie ‘fighi da paura’ a cui il piccolo schermo non rende giustizia, segnalo Federico Quaranta, che mi racconta la sua “Linea verde” anche se ammetto, ogni tanto sono distratta dalla sua fisica presenza.
Poi ci sono i melanconici Tiberio Timperi, a dispetto della promozione a ‘La vita in diretta’ e Flavio Insinna, che prende ‘L’eredità’ di Fabrizio Frizzi consapevole che è eredità sì, ma difficile!
Chiudo con l’ultima ma non ultima Antonella Clerici, a cui fama e popolarità non hanno scalfito un meraviglioso carattere: batteremo le mani tutti per lei e la sua nuova avventura in ‘Portobello’.