17 Giugno 2020

Netflix in quarantena, amore a prima vista

Gli sceneggiati di una volta rivisitati in chiave attuale. Le trame dell'uomo sono sempre le stesse e si ripetono con successo.

17 Giugno 2020

Netflix in quarantena, amore a prima vista

Gli sceneggiati di una volta rivisitati in chiave attuale. Le trame dell'uomo sono sempre le stesse e si ripetono con successo.

17 Giugno 2020

Netflix in quarantena, amore a prima vista

Gli sceneggiati di una volta rivisitati in chiave attuale. Le trame dell'uomo sono sempre le stesse e si ripetono con successo.

In quarantena è stato per me normale scrivere, e questo capitolo sulla passione per Netflix fa parte del mio libro inedito, “A un metro di distanza dal coronavirus“, che per ora non vedrà la luce per due motivi: gli editori vogliono girare pagina e trattare altri argomenti, ed io che amo presentare i miei romanzi, non potrei farlo per le attuali restrizioni. Convinta che le testimonianze siano preziose, specie se di eventi epocali come questo, sono certa che in futuro ci sarà spazio, e tornerò a dialogare con il pubblico dei lettori. 

Sia da docente che da scrittora, mi relaziono in tempi normali ad un’infinità di persone. Insegnare significa gestire una socialità elevata all’ennesima potenza, dove in ogni classe durante le lezioni, ci si confronta con un piccolo auditorio che ascolta e risponde agli stimoli, partecipando e replicando alle suggestioni date.

In misura diversa, ma con eguale intensità di emozioni, lo stesso si verifica davanti ad una platea durante una presentazione letteraria, o se assisto in veste di giornalista, ad una conferenza stampa o a un evento, che va dalla sfilata di moda nel corso di una fashion week, al Festival di Sanremo.

Mentre il mostrarsi al mondo, svanisce come una bolla frantumata dalle dita di un bambino dispettoso, non resta che ripensare a situazioni e contesti, che vanno ridisegnati, pure nell’ambito degli svaghi, che se occupano uno spazio residuale, sono comunque fondamentali nell’essere la molla che ricarica la quotidianità, ed il sale che insaporisce le giornate.

Il leggere e lo scrivere, da sempre compagni fedeli, con cui occupo la giornata già dalle prime ore dell’alba, adesso diventano alleati di ferro. Tuttavia, la mia panacea si chiama Netflix, in tempo di coronavirus.

Il mio profilo era piazzato sullo schermo inutilizzato: se è vero che esiste un momento giusto che si presenta per ogni cosa nella vita, dopo la prima settimana di quarantena, mi risolvo, schiaccio il cursore, ed inizio a navigare nell’oceano dell’intrattenimento di questo sorprendente network.

Guardo un numero non quantificabile di film e documentari, ma mi appassiono con l’entusiasmo della neofita alle serie televisive, ingrossando a dismisura la lista dei miei preferiti: la tecnica è seguire i suggerimenti partendo dalla voce dei contenuti simili, a chiusura di un titolo che ha particolarmente entusiasmato, collezionando presunte perle luminose, alla mia sempre più lunga collana di gradimento.

La riflessione, è che nulla di nuovo brilli sotto il sole: il successo del canale, è dato dall’avere creato, sull’invenzione di internet, una proposta contemporanea a quelli che una volta erano gli sceneggiati televisivi, poi diventati fiction, ripescando inoltre le telenovelas, e facendone man bassa, rivisitandole in chiave attuale.

In momenti in cui occorre divagare, mi appassiono a quelle ambientate oltre oceano: fanno da padrone del mio telecomando, mettendolo sotto scacco, quelle americane, che mi fanno viaggiare tra New York, Atlanta, Los Angeles, Dallas.

Si spalancano sipari di velluto, che regalano scenari di grattacieli, visuali metropolitane, mostre, inaugurazioni, matrimoni, privè di night club, che si danno in pasto, e sono fagocitati, dalla mia mente affamata di evasione.

Indosso assieme ad attrici bellissime e affascinanti, abiti pazzeschi dalle fogge più sofisticate e dai tessuti più ricercati, mi adorno con parure di gioielli preziosi, calzo con la fantasia Louboutin e Jimmy Choo, dai tacchi a stiletto, volteggio in atmosfere in cui lievito beata, sollevandomi parecchi metri da terra, dall’attuale contesto, che racconta purtroppo di paura, tristezza, preoccupazione.

Se lo scopo è astrarsi e favoleggiare un mondo altro, viene assolto brillantemente.

Se il compito è fare compagnia e svagare, mai come adesso risulta concreto.

Sono grata a Netflix, come un caro amico sollecito che distoglie dalle ansie, attrezzando delle ore chiare e frizzanti, in circostanze in cui attorno, è buio pesto.

Se per il mio lavoro, che amo sovranamente, informarmi resta un compito ed obbligo imprescindibile, un nuovo corso della vita, uniformemente grigio, senza odori né sapori, ha soppiantato la malinconia delicata dell’Autunno, il rigore gelido dell’Inverno, il risveglio trionfante della Primavera, la forza calorosa dell’Estate.

Si ha bisogno di picchiettare un cielo opaco, con l’allegria di puntini colorati, immaginando sensazioni, inghiottite nel nulla di un’esistenza che non si acchiappa più, tanto sfugge fluida dalle mani.

Chissà quando torneranno ad alternarsi i cadenzati dodici mesi di sempre, dentro l’arco di quattro cicliche, solite stagioni.

Manca, la rassicurazione di una madre che dona salute.

 

 

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Cinzia Alibrandi

Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
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