28 Agosto 2020

Lorenzo Galantino, dal coma al racconto

In "Ossigeno", lo scrittore pugliese racconta i suoi sette giorni di altra vita. "Sognavo ma non ho decodificato cosa".

28 Agosto 2020

Lorenzo Galantino, dal coma al racconto

In "Ossigeno", lo scrittore pugliese racconta i suoi sette giorni di altra vita. "Sognavo ma non ho decodificato cosa".

28 Agosto 2020

Lorenzo Galantino, dal coma al racconto

In "Ossigeno", lo scrittore pugliese racconta i suoi sette giorni di altra vita. "Sognavo ma non ho decodificato cosa".

Lo scrittore Lorenzo Galantino, dopo il successo dei suoi romanzi, “Tutto appariva in bianco e nero”, e “Non è poi la fine del mondo”, arriva in libreria, sempre per i tipi di Ensemble, con una raccolta antologica, “Congiunti”, arricchita dal prezioso contributo di un suo racconto, intitolato “Ossigeno”, maturato nel clima cupo di lockdown, purtroppo da tutti vissuto, a causa del coronavirus.

Ancora una volta, la franca limpidezza della scrittura, conduce ad una lettura avvincente e piacevole, che avvalora i premi autoriali ricevuti, e le presentazioni letterarie affollatissime, in tempi non ancora soggetti alle restrizioni attuali.

Gli autori di Edizioni Ensemble, qui Congiunti in due antologie, una di racconti e una di poesie, tracciano un memoriale del grande lockdown del 2020.

Cosa ha significato per te scrivere durante il periodo di isolamento?

In effetti ho avuto un momento di abbandono, in cui stavo dentro un clima di strana attesa, vivendo alla giornata. Mentre per molti colleghi scrivere è stato liberatorio, ero come inibito. È stata la proposta dell’editore che mi ha stimolato, proponendomi di fare parte di questa raccolta antologica intitolata “Congiunti”: ho accettato, e mi sono sbloccato.

Molte case editrici hanno rifiutato testi inediti relativi alla pandemia, affermando che i lettori avessero bisogno di girare pagina e decongestionarsi. Tu che ne pensi?

In realtà, questa antologia è nata a tema libero, e non era necessario rifarsi al coronavirus. Ognuno era libero di scegliere se approcciarsi o no al tema. D’istinto, ho girato le lancette del mio orologio a due anni fa, quando sono entrato in coma per sette giorni.

Cosa ha significato svelare una così traumatica fase della propria vita?

Ha significato liberarsi da un fantasma terribile, nero come la morte, e tingere le pagine bianche con il colore rosso della speranza. Mi sono emozionato scrivendo, e spero di donare al lettore il medesimo impatto emotivo.

Il racconto si chiama “Ossigeno”.

Sette giorni di coma, mi hanno costretto alla rianimazione ed alla respirazione artificiale, da qui il titolo “Ossigeno”. Il coma, oltre all’aspetto della respirazione, si lega ad un continuo dormire, affollato da tanti sogni, che dopo ho cercato invano di decodificare. Una volta fuori, occorre attuare la riabilitazione fisica di un corpo che si è lasciato andare,  e va fortificato.

Qual è la sensazione del tuo ritorno alla vita che è prevalsa?

Il senso reale ed emblematico, di fragilità delle mie braccia, totalmente prive di forza, come se non potessero più riabbracciare la vita.

Immagino vorresti poterlo presentare per condividere la tua esperienza narrativa con i lettori.

Per il momento non sono previste presentazioni, tutto dipende da come evolve la pandemia, ma non si escludono eventi corali a più autori.

Hai all’attivo due romanzi editi con successo: qual è la differenza tra il libro a lungo respiro e il racconto?

A me è congeniale il racconto, e ne ho scritti diversi: permettono di esprimere in modo rapido, una situazione ed un sentimento, con una trama magari meno strutturata, ma se hai un’idea vincente, fa ugualmente centro.

Non posso non chiederti se sei all’opera con qualcosa di nuovo.

Sto scrivendo il terzo romanzo: sono a metà dell’opera, ed i personaggi si  stanno dipanando piano piano. Comincio a sentirli amici, ed è un buon segno!

Pubblicare è difficilissimo: cosa consiglieresti ad un giovane scrittore oggi?

Di coltivare molto bene il proprio lavoro, affidarsi ad un bravo editor per avere un’opera ben curata, partecipare ai concorsi che possono aprire delle strade. L’editoria è un settore difficile, ma bisogna avere tenacia se si è convinti di possedere un prodotto genuino e originale.

Lorenzo Galantino in una passata presentazione pubblica con Cinzia Alibrandi.

In modo lapidario: a cosa equivale per te, scrivere?

Scrivere mi aiuta a sviluppare il pensiero: lo mette in ordine dandomi pace. Se dovessi attribuire un colore a questo meraviglioso percorso, lo tingerei di azzurro, perché è il colore che preferisco, ed il più giusto per viaggiare nell’infinito della fantasia.

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Picture of Cinzia Alibrandi

Cinzia Alibrandi

Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
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