22 Luglio 2022

The Kitchen Company torna col primo testo a Genova

Fabrizio Lopresti ha visto per noi “Piccoli equivoci coniugali”, primo testo scritto dalla compagnia, in scena fino a fine luglio nel bel giardino delle magnolie.

22 Luglio 2022

The Kitchen Company torna col primo testo a Genova

Fabrizio Lopresti ha visto per noi “Piccoli equivoci coniugali”, primo testo scritto dalla compagnia, in scena fino a fine luglio nel bel giardino delle magnolie.

22 Luglio 2022

The Kitchen Company torna col primo testo a Genova

Fabrizio Lopresti ha visto per noi “Piccoli equivoci coniugali”, primo testo scritto dalla compagnia, in scena fino a fine luglio nel bel giardino delle magnolie.

A Genova sta andando in scena in questi giorni la nuova produzione della “The Kitchen Company”, diretta da Massimo Chiesa, poliedrico direttore artistico e regista, figlio di Ivo – persona molto importante che portò il Teatro di Genova alla notorietà internazionale, pioniere e innovatore della scena culturale al quale è stato dedicato il Teatro Nazionale della città.
In questi ultimi anni la “The Kitchen Company” ha messo in scena 54 spettacoli, quasi tutti nati da commedie o farse. Spettacoli spumeggianti, comici, perfette macchine strapparisate dove la bravura degli attori impiegati esaltava la messa in scena totale dell’opera.
Piccoli equivoci coniugali”, primo testo scritto dalla compagnia, è in scena fino a fine luglio nel bel giardino delle magnolie, all’interno della Villetta di Negro, un parco pubblico di Genova (Salita Di Negro 8, sopra Piazza Corvetto, a 20 metri dall’ingresso principale di Piazzale Mazzini).

Un luogo dove ogni anno andrebbe fatto Teatro, come nel resto d’Europa dove nei giardini e negli angoli di parco vengono allestiti spettacoli a diretto contatto con il pubblico. Ecco una delle forze della rappresentazione: il contatto. Gli attori della compagnia recitano a contatto con gli spettatori, ne sentono il respiro e gli spettatori sentono il loro. Si ascoltano le finezze, i fiati, si comprendono gli stati d’animo. Si è proiettati dentro la rappresentazione fino a diventarne parte integrante. I cinque attori – Alessia Donadio, Lorenzo Tolusso, Marco Zanutto, Rita Castaldo e Susanna Valtucci – bravissimi e calibrati in un compito difficilissimo, ci accompagnano per mano in un calembour di situazioni esilaranti, colpi di testa, capovolgimenti di scena.
Ma cosa succede nei piccoli equivoci coniugali? Siamo nella campagna inglese e una coppia di mezza età interpretata da Alessia Donadio e Marco Zanutto, sta trascorrendo serenamente la mattinata della domenica. Il marito, avvocato piuttosto smemorato, ha un unico svago a quanto sembrerebbe: la cura dell’orto e principalmente delle sue “famose” zucchine, mentre la moglie, professoressa universitaria, sta preparando l’arrosto per il pranzo. Il loro matrimonio è di una solidità invidiabile. Ma cosa succederebbe se il giovedì precedente i due, in differenti situazioni alcooliche, dessero sfogo al bicchiere?
In preda ai fumi dell’alcol si sono un po’ “lasciati andare”; lui con la sua nuova segretaria e lei con un amico della sua allieva. Da qui partono una sequela di incidenti domestici, equivoci, bugie, gag che hanno come comun denominatore quella di proiettare al pubblico tutti i malintesi “à la manière de” che solo il pastiche teatrale con i suoi capovolgimenti di situazioni sa rendere altamente comica una farsa. Entrano in scena la giovane segretaria interpretata da Rita Castaldo, il giovane invaghito della bella moglie Lorenzo Tolusso e la giovanissima allieva interpretata da Susanna Valtucci, tutti talentuosi e generosi nel condividere col pubblico l’energia interpretativa.
E il pubblico, a sua volta, ride. Applaude. Partecipa. Posizionati ai quattro lati della scena – quasi spoglia, appena illuminata ma convincente – si fanno testimoni della cifra comica stile The Kitchen Company che, ogni volta che entra in scena, non sbaglia un colpo! Si potrebbe pensare di farne un film stile “Gli amici di Peter”, pellicola (veramente girato ancora in pellicola e non in digitale come si fa oggi) del 1992 diretto da un giovane Kenneth Branagh, mentre la mente mi rimanda alle esilaranti gag di una sitcom, sempre inglese, dal titolo “George e Mildred” nel vedere questi cinque attori in scena. Chi ha superato i quarant’anni non puo’ non ricordarsela!

Le recite proseguiranno fino al 31 Luglio. E non si può dire che potreste rimanere senza.

Chi è senza Teatro, scagli la prima pietra!

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Fabrizio Lopresti

Fabrizio Lopresti, autore, giornalista e regista, nonché attore della famosa sitcom “Sensualità a Corte”. Viaggiatore di cultura, per la rubrica culturale di The Way Magazine tratta di tutto quello che potrà nutrire l’anima. Festival, rassegne, cinema, mostre, libri, viaggi interspaziali e musicali. Tutto in prima persona, vivendo quel momento per raccontarlo ai lettori. “Perché la cultura sociale ci aiuta a vivere meglio, ci aiuta a diventare persone migliori”, dice.
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