Che cosa è il Piccolo Grande Cinema? Un cinema piccolo per grandi o un cinema grande per i piccoli?
Per quanto ami il cinema non esistono, secondo me, gerarchie. Personalmente guardo film adatti al pubblico più giovane e giovanissimo come se dovessi prepararmi a vedere il nuovo film di Wim Wenders e il nuovo film del regista tedesco lo vedrei con l’entusiasmo di un ragazzino.
E’ questo entusiasmo che ho riscontrato l’altro giorno al Cinema Arlecchino a Milano, una sede della Cineteca Milanese oltre alla Cineteca Milano Mic.
Il calendario del fest è ricco di eventi, incontri e proiezioni, masterclass, per tutti ma proprio tutti.
Il Festival è un’iniziativa della Cineteca di Milano. Dal 1947, anno della sua costituzione — diventata fondazione dal 1996 — svolge un’ininterrotta attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio filmico e di diffusione della cultura cinematografica sia in Italia sia all’estero. Tre sale cinematografiche dedicate al cinema di qualità, un museo interattivo che è divenuto un luogo privilegiato di formazione legato al cinema, un enorme archivio sotterraneo di pellicole visitabile con strumenti di realtà aumentata, un laboratorio di restauro filmico, una biblioteca dove immergersi nella lettura e nello studio del cinema con volumi rari e preziosi.
La sedicesima edizione di Festival Piccolo Grande Cinema, il Festival delle nuove generazioni è terminato ma non vedo l’ora ricominci l’anno prossimo.
Sedici anni di cinema rivolto agli occhi attenti e interessati dei nostri ragazzi che ha incluso 3 sezioni di concorso (Concorso Internazionale, Concorso Scuole, Concorso Classic Horror Film Club), anteprime esclusive, masterclass e eventi speciali per una settimana di Cinema passata tra le sorprese della magia e i misteri dell’orrore.
Film di animazione, di finzione, documentari oltre all’horror conNosferatu di Murnau, grande classico del cinema muto.
Ma spettacoli dal vivo? Si, li abbiamo trovati! Il grande omaggio alla più sofisticata delle illusioni in una mostra/spettacolo dal titolo A ME Gli OCCHI, che ha indagato in modo sorprendente e interattivo l’indissolubile rapporto tra cinema e magia e il passaggio dalle fantasmagorie ottocentesche alla malìa dell’arte cinematografica fino ai nostri giorni.
Inoltre ospiti importanti come Brando De Sica, ha partecipato e incontrato il pubblico grazie alla proiezione del suo Mimì – Principe delle tenebre, un horror per tutto il pubblico presente.
Un turbinio di visi e voci, ragazzi e adulti insieme come dovrebbe essere: insieme alla scoperta della Settima Arte con una organizzazione appassionata e mai doma. Ho avuto modo di partecipare alla giornata dedicata al documentario, in anteprima, dal titolo La Quercia e i suoi abitanti. Un film francese dove le uniche parole sono state quelle della canzone finale.
No, non è vero. Tutto il film, i protagonisti sono gli animali che vivono intorno e dentro quella quercia secolare, è pieno di parole e musiche, parole importanti perché sono state le parole della Natura a parlare. E di queste parole ce ne sarebbe molto di bisogno.