24 Ottobre 2021

In Val di Cembra in scena il vino e la sua gente

Caneva in festa e Wine Trekking Gourmet: le passeggiate nella valle del Trentino.

24 Ottobre 2021

In Val di Cembra in scena il vino e la sua gente

Caneva in festa e Wine Trekking Gourmet: le passeggiate nella valle del Trentino.

24 Ottobre 2021

In Val di Cembra in scena il vino e la sua gente

Caneva in festa e Wine Trekking Gourmet: le passeggiate nella valle del Trentino.

Milano. Una bella giornata di sole. Sono le nove del mattino di un sabato di metà ottobre e mentre metto in moto la mia automobile inizio a pregustare quello che mi aspetterà una volta arrivato in Val di Cembra.
Conosco poco questa valle, solo di passaggio per raggiungere altre zone del Trentino, ma una cosa allora mi saltò subito agli occhi al mio transitare: le bellissime distese di viti.
La Val di Cembra è raggiungibile dalla Valle dell’Adige, imboccando a Lavis la Strada Statale 612 che risale la valle dell’Avisio fino a giungere in Val di Fiemme, oppure, all’altezza di San Michele all’Adige la SP 131 Strada del vino/San Michele-Giovo; è raggiungibile anche dalla Valsugana imboccando all’altezza di Civezzano la SP 71 Fersina-Avisio.
La valle è formata da una serie di piccoli centri abitati, adagiati su pendii e spesso caratterizzati da una particolare tipologia abitativa ed architettonica: alcuni paesi cembrani presentano infatti abitazioni raccolte e addossate una accanto all’altra.

“Caneve in festa” una cena itinerante all’aperto con piatti della tradizione abbinati ai vini di montagna della valle in Trentino. Le caneve sono delle stanze a volta a botte con la temperatura costante che non supera i 20 gradi. Nelle case contadine sono posizionate nel sottosuolo e venivano usate per stoccare il cibo.
Fabrizio Lopresti, nostro contributor (secondo da destra) con alcuni ospiti del tour itinerante con i piatti e vini trentini nelle valli.
Momenti conviviali nelle Alpi Trentine con il Consorzio Cembrani Doc di cui fa parte 708 km Grappa Cembrani . Si tratta di un distillato creato dal Consorzio dei Cembrani D.O.C. per celebrare l’unicità del territorio cembrano e la qualità del suo terroir.

Dal punto di vista orografico la valle si trova all’interno delle Dolomiti di Fiemme e divide le Dolomiti Settentrionali di Fiemme dalle Dolomiti Meridionali di Fiemme.
Passando per Segonzano ho trovato dei particolarissimi pinnacoli, degli speciali “camini delle fate” che ho trovato soltanto in Turchia, chiamate le “Piramidi di Segonzano”. Suggestive e molto ammirate, questi pinnacoli sono il risultato della disgregazione delle montagne e dell’azione dell’acqua.
Una volta arrivato a Cembra, poso le valigie in Hotel e raggiungo il punto di incontro per la mia prima degustazione che partirà nel tardo pomeriggio: CANEVE EN FESTA con i Cembrani doc.
Prima però ho un po’ di tempo e posso riprendere contatto con il territorio. Una nuova visita alle piramidi è d’obbligo e mentre le ammiro leggo gli opuscoli che mi hanno messo a disposizione dell’Ente del Turismo della Val di Cembra. Tra l’Altopiano di Pinè e la Val di Cembra sono molteplici le attività sportive che si possono svolgere: pesca, curling, tiro con l’arco, equitazione, mountain bike, palestre di roccia, trekking. Ce n’è per tutti i gusti, soprattutto per le famiglie dove le fattorie didattiche e i parchi sono ben strutturati e funzionali. Cascate panoramiche come quella del Lupo o del Rio Negro, punti panoramici dove sostare per un pic-nic, riserve naturali e tanti, tanti vigneti terrazzati che per me, che sono nato in Liguria, suona un po’ come essere a casa.

Grappoli sotto le foglie ed esposizione a 25 gradi per evitare luce diretta e umidità: questa è la famosa pergola trentina, sistema di allevamento tradizionale nel Trentino, con secoli di utilizzo specifico in queste zone.

Eccomi all’inizio del percorso.
Un itinerario in otto tappe attraverso il paese di Cembra alla scoperta delle sue cantine antiche, le “caneve” appunto, e dei suoi vini. Trento Doc, Thurgau, Gewurztraminer, Lagrain, Pinot Nero, insieme ai vini prodotti in Valtellina. Lungo il percorso trovo una vasta selezione delle migliori cantine della zona tra le quali la cantina Nicolodi, La Cembra, Michele Simoni, Villa Corniole, Zanotelli, Paolazzi e la distilleria Pilzer, oltre a Dirupi, La Spia, la Perla.
Il tutto a far come cornice alle cantine antiche usate come mescita e distribuzione di prodotti del territorio: pizzoccheri, polenta e tosella, formaggio di capra alle erbe, strauben alla marmellata e minestrone di verdure della Valle.
Un’apoteosi del gusto esclamo! Ogni calice di vino è accompagnato da piatti scelti e cucinati con cura, nella migliore tradizione valligiana. Il percorso si snoda perfettamente per fare scoprire al viaggiatore e turista gli angoli più suggestivi del paese, passando per la bellissima chiesetta di San Pietro dove ho ammirato l’affresco monumentale del Giudizio Universale, opera di un allievo del Tiepolo.

Chiesa di San Pietro a Cembra: splendida raffigurazione del Giudizio Universale (XVIII sec.), opera di Valentino Rovisi, appartenente alla scuola del Tiepolo.

Il percorso si “riempie” di ragazzi, di famiglie, di nonni e nonne che si tengono per mano, sia di cembrani “doc” che, col sorriso sulle labbra, non si negano davanti a nessuna spiegazione inmerito al vitigno, alla vendemmia, all’imbottigliamento. Una festa fatta di vino e musica, di cibo e territorio, di antichi racconti, di storia.
Un appuntamento che ripeterò per meglio scoprire, passo dopo passo, una autenticità che credevo perduta. Ma non è finita qui: dopo la festa finale in piazza mi aspetta un’altra degustazione all’indomani: la WINE TREKKING GOURMET.
Un pranzo gourmet/evento a tappe, lungo 5 km ammirando la campagna, in collaborazione con lo chef stellato Alessandro Gilmozzi e gli chef Guglielmo Baron, Marco Bortolotti e Antonio Margagliotta. Un percorso in quattro tappe toccando alcuni punti tra i più caratteristici del paesaggio Cembrano: i suoi vitigni, caratterizzati dalla scenografica “pergola trentina”.
La pergola è il sistema di allevamento tradizionale nel Trentino, tanto da avere assunto caratteristiche peculiari in questo territorio grazie ai secoli di utilizzo di questo sistema. Può assumere diverse conformazioni a seconda delle caratteristiche orografiche del terreno, ma gli aspetti basilari sono pressoché gli stessi. La pergola trentina infatti permette l’esposizione delle foglie del vigneto in un angolo inclinato di circa 25° (ma l’angolo varia a seconda della posizione del vigneto), sfruttando al massimo la luce solare, in modo molto simile ai pannelli solari. I grappoli invece crescono al di sotto dello strato fogliare, protetti dalla luce diretta del sole e pendenti dalla tettoia, quindi distaccati dal contesto fogliare, permettendo così una maggiore areazione (contro l’umidità) e una facilità di raccolta maggiore.
Questa tecnica di allevamento è molto spesso utilizzata in abbinamento a terrazzamenti in pietra. In molte valli del Trentino, in particolare in Val di Cembra, si effettua questo tipo di viticoltura da secoli, spesso in zone ad alta pendenza, tanto da portare a “viticoltura eroica” tali tipi di produzione.
Inizio questo percorso e già alla prima tappa l’antipasto è sensazionale, tanto da farne il bis. E il tris. Salmerino affumicato con zuppa di vino e Schuttelbrot accompagnato da un calice di “708 KM” Trento DOC extra brut del 2016, che ne esalta superlativamente i sapori.
Nella successiva, non dimentichiamo che tutte queste tappe sono si trovano nel verde luccicante della Valle, gusto un riso erborinato di capra e uva fragola, accompagnato da un prezioso calice di 708 KM bianco Cembrani DOC del 2018. Un vino gustoso, fruttato quel tanto che basta per renderlo eccezionale al palato.

Le uve raccolte per la produzione di questo blend rosso Cembriani 708 km fanno parte di più vigneti di proprietà dei consorziati dei Cembrani DOC. Ogni azienda ha selezionato una zona particolare, ne ha vinificato le uve e conferito il vino al Consorzio per la creazione di un blend eccezionale, di quanto di meglio si possa produrre. Questi vini sono l’espressione dei vitigni storici del territorio uniti a quelli che rappresentano il futuro viticolo della Valle di Cembra. I vigneti hanno un’esposizione sud/est e si trovano tra i 300 m/slm e i 550 m/slm nei comuni di Cembra e Giovo.

Proseguendo ritrovo nella tappa tre un piatto della tradizione che già una volta mi soprese per la morbidezza: la guancia di vitello brasata al mosto d’uva, polenta morbida di Storo e polvere di alloro. Questa volta il vino è rosso, del consueto 708 KM Cembrani del 2018. La cottura della guancia è perfetta, si scioglie in bocca e il succo di mosto d’uva compie un piccolo miracolo: amalgamato alla carne la rende così delicata da sciogliersi in un attimo. Non resta altro che felicità. E i miei sensi sentitamente ringraziano.
Tra vitigni e panorami invidiabili sono giunto alla tappa finale del giro WINE TREKKING GOURMET. Trovo lo chef Gilmozzi che propone un dessert fatto di pasta. Si, avete capito bene. Pacotte monograno Felicetti (piccoli paccheri) castagne, erba dolce e riduzione di riesling formano questo piatto un gioiello. Con un calice di Grappa Cembrani DOC completano l’accoppiata vincente.
Un ultimo sguardo alla Valle di Cembra, alla sua gente, solare e sorridente. Ai suoi vitigni, alle sue montagne. In alto i calici! Sei in Val di Cembra, sei in Trentino.


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Fabrizio Lopresti

Fabrizio Lopresti, autore, giornalista e regista, nonché attore della famosa sitcom “Sensualità a Corte”. Viaggiatore di cultura, per la rubrica culturale di The Way Magazine tratta di tutto quello che potrà nutrire l’anima. Festival, rassegne, cinema, mostre, libri, viaggi interspaziali e musicali. Tutto in prima persona, vivendo quel momento per raccontarlo ai lettori. “Perché la cultura sociale ci aiuta a vivere meglio, ci aiuta a diventare persone migliori”, dice.
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