12 Marzo 2022

Il Teatro Franco Parenti celebra le età della vita con la Compagnia dei Gordi

Fabrizio Lopresti ha visto per noi lo spettacolo che racconta della vita in un ospizio. E ci mette a confronto con una realtà che tendiamo ad allontanare.

12 Marzo 2022

Il Teatro Franco Parenti celebra le età della vita con la Compagnia dei Gordi

Fabrizio Lopresti ha visto per noi lo spettacolo che racconta della vita in un ospizio. E ci mette a confronto con una realtà che tendiamo ad allontanare.

12 Marzo 2022

Il Teatro Franco Parenti celebra le età della vita con la Compagnia dei Gordi

Fabrizio Lopresti ha visto per noi lo spettacolo che racconta della vita in un ospizio. E ci mette a confronto con una realtà che tendiamo ad allontanare.

La vita è una sola e dobbiamo tenercela cara e stretta il più possibile. Le sue differenti età appaiono meravigliose, piene di sogni, di amori, di situazioni, di eventi, di partecipazioni, feste, sesso e viaggi. La vita è costituita da differenti età e tutte segnano lo scandire del tempo fino a quando arriva quell’età che il tempo lo scandisce sempre troppo lentamente, quasi immobile. E ti aggrappi ai ricordi di gioventù, della prima maturità fino a quando non riesci più a crearne di nuovi e la vita che sei costretto a vivere sfiora l’inutilità. A ricordarci quanto la vita sia importante è stato Il Teatro Franco Parenti che coproduce lo spettacolo in scena sul palco della Sala Grande “Visite” del Teatro dei Gordi, giovane compagnia milanese selezionata alla Biennale di Venezia nel 2022, mettere in scena, in una drammaturgia senza parole, le situazioni di una vita. 

Il Teatro dei Gordi, giovane compagnia selezionata alla Biennale di Venezia 2020, torna al Parenti di Milano con il suo piccolo capolavoro, Visite. Foto di Noemi Ardesi.


Una signora anziana ricorda dal letto dell’ospizio tutta la sua esistenza, fatta di avvenimenti importanti, di piccoli dettagli e di amicizie. È la quotidianità che viene portata sul palco, gli amici, la scoperta del sesso, le bevute, la maternità. Questo accade nella prima parte dello spettacolo dove in un turbinio di musica e gesti ci viene presentata la stagione della giovinezza, la seconda parte rappresenta la vecchiaia: qui i Gordi utilizzano delle meravigliose maschere per rappresentare l’età avanzata e la scena si sposta nella camera da letto di un ospizio. Con un cambio scena che ci coglie di sorpresa, anche se si è avuta la sensazione che proprio quello stesse accadendo. È arrivato il momento di fare i conti con la vita, di tirare le somme. Chi di noi non ha mai pensato a quell’immagine di sé varcare l’entrata di un ospizio? Forse i figli non potranno più occuparsi di noi e saranno costretti a portarci in un istituto e vivremo con la speranza che arrivi la domenica successiva per poterli riabbracciare e con loro, poter vedere i nipoti. Tra le due parti dello spettacolo c’è uno stacco netto, che si dilata e rallenta in modo sensibile man mano che ci si avvicina alla fine, forse un po’ troppo o forse è la vecchiaia ad essere veramente così. Chi non ha raggiunto ancora la soglia della vecchiaia vede lontano questi momenti. Chi lo ha già fatto, come un signore elegante e gentile, che si è intrattenuto con me in metropolitana di ritorno dopo lo spettacolo, parlare di quanto potrebbe succedere presto quel maledetto momento.
Rimane accesa la luce del teatro, attraverso la compagnia dei Gordi, che ci ricorda, ci spinge a non dimenticare, ci aiuta a pensare e dirigere le nostre vite nel migliore dei modi affinché, quando quel momento arriverà, potremo non avere rimpianti ed accettare il tempo che è passato.

Visite fa parte del progetto La grande età, rassegna multidisciplinare in collaborazione con Fondazione Ravasi Garzanti ideata per le celebrazioni di #Parenti50, il cinquantesimo anniversario del Teatro Franco Parenti. Spettacoli, letture sceniche, incontri, laboratori e film con l’obiettivo di osservare e mettere in luce tutta la forza e l’energia creativa che contraddistinguono tutte le stagioni della vita, offrendo al tempo stesso l’occasione per un allenamento ad uscire fuori dagli stereotipi.

Foto di apertura di Laila Pozzo
Visite – Teatro dei Gordi, giovane compagnia selezionata alla Biennale di Venezia 2020

ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Maria Vittoria Scarlattei, Matteo Vitanza
dramaturg Giulia Tollis
maschere e costumi Ilaria Ariemme
scenografia Anna Maddalena Cingi
disegno luci Paolo Casati
cura del suono Luca De Marinis
tecnico audio-luci Alice Colla
assistente alla regia Daniele Cavone Felicioni
organizzatrice Camilla Galloni
produzione Teatro Franco Parenti e Teatro dei Gordi
Spettacolo selezionato per NEXT 2018/2019 – Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo dal vivo lombardo

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Fabrizio Lopresti

Fabrizio Lopresti, autore, giornalista e regista, nonché attore della famosa sitcom “Sensualità a Corte”. Viaggiatore di cultura, per la rubrica culturale di The Way Magazine tratta di tutto quello che potrà nutrire l’anima. Festival, rassegne, cinema, mostre, libri, viaggi interspaziali e musicali. Tutto in prima persona, vivendo quel momento per raccontarlo ai lettori. “Perché la cultura sociale ci aiuta a vivere meglio, ci aiuta a diventare persone migliori”, dice.
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