Il Palazzo Cisterna, per esteso Palazzo dal Pozzo della Cisterna, è sede della Città Metropolitana di Torino. Ma è soprattutto uno scrigno prezioso di tesori e opere che vanno dal 1675 agli inizi del 900, quando alcuni ritocchi Liberty lo hanno decorato ancora più sfarzosamente.
Le decorazioni preziose che ci sono pervenute fino a oggi, in legno, stucco e ferro sono frutto delle maestranze cittadine che costituirono lo straordinario movimento artistico del barocco piemontese, che qui perà è mescolato al neoclassicismo delle forme e proporzioni, soprattutto degli interni. Le abbiamo ammirate questo mese, in occasione della costola indipendente di Artissima a Torino, la manifestazione Operae, che ha qui traslocato facendo mostra delle gallerie da tutto il mondo selezionate per venire a Torino.
Partendo dallo scalone d’onore, alla Quadreria fino ad arrivare alla magnificente Sala dei Tondi De Ferrari, la dimora di prorpietà del conte Flaminio Ripa di Giaglione, è stato progettato da Antonio Maurizio Valperga o dal fratello Andrea. Subito passato alla famiglia Dal Pozzo della Cisterna, è sul finire del 700 che vide i restauri e gli splendori maggiori, perché era arrivato alla proprietà del palazzo il principe-mecenate Giuseppe Alfonso Dal Pozzo della Cisterna. Il quale subito avviò i lavori di ampliamento sotto la direzione dell’architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco. La casa di rappresentanza che si ammira ancora oggi è frutto del volere della principessa Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, Diuca d’Aosta, nella seconda metà dell’800.
In ogni secolo, insomma, gli abitanti di Palazzo Cisterna ci hanno messo del loro, abbellendolo, rendendolo ancora più sontuoso. Per questo, visitandolo, si fa una passeggiata indimenticabile in 4 secoli di storia e cultura.
Per info: www.cittametropolitana.torino.it
Per visite guidate urp@cittametropolitana.torino.it
Fotoservizio: Christian D’Antonio per The Way Magazine