Da quel mitico 1980 sono passati 40 anni e molto nell’industria discografica mondiale è cambiato. Gli eroi Pop degli anni Ottanta hanno proprio avuto come battesimo quell’anno di svolta, quando in tutto il mondo, per degli strani e imprevedibili segnali coincidenti, l’informazione musicale si orientò ai teen ager in una sola direzione: il colore. Coloratissimi erano i magazine, settimanali e mensili, che popolavano le edicole. E coloratissimi, come il genere che cantavano, erano i protagonisti dell’epoca. Se si era fortunati li si vedeva passare in promozione in tv. Se si era attenti, li si poteva seguire in programmi generalisti che invitavano questi stravaganti cantanti della “new wave” da ogni parte del mondo. Celebre è la puntata di Domenica In di Corrado nel 1978 con l’intervista impossibile ai Kraftwerk, di cui proprio questa settimana piangiamo la scomparsa del fondatore, Florian Schneider. Altro passaggio cult, i Depeche Mode in pieni anni 80 in un quiz di Mike Bongiorno su Canale 5 dove il conduttore chiede a Martin Gore: “Ma lei è un uomo o una donna?”.
Tanto erano colorati ed esuberanti che in alcuni casi, come in Italia, vennero fondati giornali ex novo per contenere tutte le loro foto e biografie. Insomma, con il loro bagaglio estetico, questi new wavers si fecero protagonisti della fioritura di una nuova industria, sia televisiva che editoriale, che macinava soldi e rallegrava gli spiriti degli allora teen-ager.