29 Marzo 2017

David di Donatello 2017, Alessandro Cattelan mattatore degli Oscar italiani

Negli studi De Paolis di Roma è andato in scena il premio più importante del nostro cinema. Virzì trionfa e Valeria Bruni Tedeschi è la migliore attrice.

29 Marzo 2017

David di Donatello 2017, Alessandro Cattelan mattatore degli Oscar italiani

Negli studi De Paolis di Roma è andato in scena il premio più importante del nostro cinema. Virzì trionfa e Valeria Bruni Tedeschi è la migliore attrice.

29 Marzo 2017

David di Donatello 2017, Alessandro Cattelan mattatore degli Oscar italiani

Negli studi De Paolis di Roma è andato in scena il premio più importante del nostro cinema. Virzì trionfa e Valeria Bruni Tedeschi è la migliore attrice.

I David di Donatello 2017 sono stati consegnati ai meritevoli vincitori in una cerimonia trasmessa in prima sera su Sky, condotta da Alessandro Cattelan che ha regalato anche simpatiche e naturali gag come solo lui sa fare.

Valerio Mastandrea ha aperto le danze del gala romano con il suo discorso corsa contro il tempo (i premiati avevano a disposizione 45 secondi contati a testa) sugli ingredienti precisi per poter vincere un David.

Il miglior film, premiato tra una battuta e l’altra da Carlo Verdone, è per Paolo Virzì che ha diretto la pellicola La pazza gioia, che si aggiudica anche grazie a Valeria Bruni Tedeschi il David per la Migliore attrice protagonista (il quarto della sua carriera). L’attrice sul palco ha regalato al pubblico tutte le emozioni che la travolgevano in un discorso, inizialmente lungo 3 fogli.

Dopo aver chiamato al centro della scena degli Studi De Paolis la compagna di recitazione Micaela Ramazzotti ha detto: “…Ringrazio Franco Basaglia che cambiò radicalmente la percezione della malattia mentale in Italia, ringrazio Paolo Virzì che mi accoglie nei suoi film, ringrazio l’amica d’asilo che mi diede amicizia e focaccia facendomi sentire magicamente non più sola e ringrazio la mia psicanalista e Leopardi, Ungaretti, Pavese e Natalia Ginzburg, De André, Chopin, mia madre, mia sorella, mia zia e ancora Paolo Virzì e tutti i registi che mi hanno accolto nei paesi della loro fantasia. Ringrazio quelli che mi hanno amato, quelli che mi hanno abbandonato perché mi sento fatta di tutti loro, gli sconosciuti che mi hanno fatto un gesto nei momenti più bui e i mie due bambini“.

Tutto questo proclamato tra pianti e risate di felicità con tutta la bravura e lo charme di cui è portatrice.

Foto dei premiati nella nostra gallery tratte da www.daviddidonatello.it

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Francesco D'Agostino

Figlio degli anni 90, spinta digital-social di The Way, si è fatto le ossa nel patinato mondo di To Be Magazine. Per scoprire che il dandy elegant che stava impersonando necessitava di una vetrina all’altezza anche sul web. Senza cercare altrove, se l’è creata da solo. Mette passione solo in quello che gli interessa veramente. Al resto nemmeno ci pensa. Grafica, biz obsession e una giusta dose di involontaria leadership lo proiettano sempre al minuto dopo.
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