Ennio Capasa reinventa Costume National. Lo stilista pugliese ha avuto un’ovazione oggi a Milano quando ha mandato in passerella i suoi modelli maschili e femminili ispirati ai new romantic di Covent Garden del 1980. Con colori attualizzati (ma impera il nero) e un tocco di forest green e night blue, Costume National si conferma all’apice della creatività che pesca dal passato per guardare al futuro. I Blitz kids, come venivano chiamati a Londra quando il punk si trasformò in neo-romanticismo, sono stati il grande fenomeno giovanile di una generazione. Ora Ennio Capasa li ha ripescati rivestendoli con organza e ricamo nastro lamé, velluto doppio petto per i maschi, lana e seta doppio crepe per donne. Un trionfo di British influence con accenti di Italian style davvero riuscito.
Ennio Capasa ci ha detto: “Un periodo a cui mi rifaccio che è una fonte di partenza per raccontare un futuro. Io ho lavorato molto in quegli anni, guardavo a questa voglia di romanticismo che si sviluppava al termine di un’epoca molto diversa”.
E sullo stato della moda attuale? “Stanno cambiando i tempi, i calendari. Ma non bisogna illudersi, la moda ha bisogno di continuità. Un designer fece scandalo a Parigi qualche anno fa che rischiava di perdere il posto perché aveva osato. Se uno soddisfa il desiderio vuol dire ammazzare la moda. Tutti lo criticavano, non l’avevano capito. O accontenti il mercato o generi la domanda. Io sono per questa seconda ipotesi perché è la cosa più sana“.